Facciamo un po' come ci pare
Rifiuti in strada all'angolo tra via Lupis e I Traversa via Toselli
venerdì 11 dicembre 2015
0.19
iReport
Un misto tra rabbia, impotenza, schifo, vergogna...per loro!
Sono queste le sensazioni provate quando, lunedì 7 dicembre, ci siamo imbattuti nello scempio che vedete in foto. Eravamo in compagnia del Vicesindaco, Michele Sollecito, per questioni di lavoro, quando ci siamo imbattuti in questo spettacolo poco edificante.
L'angolo è quello tra via Bisanzio Lupis e I Traversa via Toselli. Cartoni per contenere pizze, buste di rifiuti indifferenziati, fasce elastiche in plastica, polistirolo, perfino bottiglie di vetro. Tutte fuori dai bidoni affatto saturi. Ed a 20 metri c'era anche l'isola ecologica di via Toselli, pronta a ricevere qualsiasi tipo di rifiuto.
Sollecito ha scosso la testa, visto che quello è il suo quartiere, San Giuseppe, e sconsolato ci ha detto: «La gara d'ambito per la raccolta differenziata spinta è terminata, ma mi chiedo se servirà in casi come questo di inciviltà assoluta. È giunto il tempo di mutare prima la nostra mentalità». Di lì a poco, un operatore ecologico della Daneco ha provveduto a ripulire tutto, perché in servizio da quelle parti. Ma non deve essere così, non può essere sempre così. A Giovinazzo come in altre città del Sud Italia.
Noi abbiamo ribadito il nostro punto di vista: se entro il 24 dicembre non arriveranno ricorsi per quella gara espletata con altri 6 Comuni dell'ARO Ba 2, bisognerà implementare il servizio di vigilanza e letteralmente "stangare" chiunque venga colto a violare la legge. Tanto, lo ripeteremo fino alla nausea, da queste parti se colpisci le tasche, finisci per educarli poiché in tanti, troppi, non comprendono altro.
Continueremo a documentarvi diverse situazioni analoghe, sia in città, sia nell'agro giovinazzese. L'impegno delle istituzioni non può bastare se il senso civico resta un concetto astratto in buona parte della popolazione (non in una parte residuale, badate, in BUONA parte!!!).
Sono queste le sensazioni provate quando, lunedì 7 dicembre, ci siamo imbattuti nello scempio che vedete in foto. Eravamo in compagnia del Vicesindaco, Michele Sollecito, per questioni di lavoro, quando ci siamo imbattuti in questo spettacolo poco edificante.
L'angolo è quello tra via Bisanzio Lupis e I Traversa via Toselli. Cartoni per contenere pizze, buste di rifiuti indifferenziati, fasce elastiche in plastica, polistirolo, perfino bottiglie di vetro. Tutte fuori dai bidoni affatto saturi. Ed a 20 metri c'era anche l'isola ecologica di via Toselli, pronta a ricevere qualsiasi tipo di rifiuto.
Sollecito ha scosso la testa, visto che quello è il suo quartiere, San Giuseppe, e sconsolato ci ha detto: «La gara d'ambito per la raccolta differenziata spinta è terminata, ma mi chiedo se servirà in casi come questo di inciviltà assoluta. È giunto il tempo di mutare prima la nostra mentalità». Di lì a poco, un operatore ecologico della Daneco ha provveduto a ripulire tutto, perché in servizio da quelle parti. Ma non deve essere così, non può essere sempre così. A Giovinazzo come in altre città del Sud Italia.
Noi abbiamo ribadito il nostro punto di vista: se entro il 24 dicembre non arriveranno ricorsi per quella gara espletata con altri 6 Comuni dell'ARO Ba 2, bisognerà implementare il servizio di vigilanza e letteralmente "stangare" chiunque venga colto a violare la legge. Tanto, lo ripeteremo fino alla nausea, da queste parti se colpisci le tasche, finisci per educarli poiché in tanti, troppi, non comprendono altro.
Continueremo a documentarvi diverse situazioni analoghe, sia in città, sia nell'agro giovinazzese. L'impegno delle istituzioni non può bastare se il senso civico resta un concetto astratto in buona parte della popolazione (non in una parte residuale, badate, in BUONA parte!!!).