Discarica di calce e vernici sulla strada per San Pietro Pago
Ennesima vergogna nell'agro di Giovinazzo
martedì 9 maggio 2023
iReport
Domenica 7 maggio è stata finalmente una giornata festiva accompagnata da bel tempo e temperature autenticamente primaverili. Tantissime le famiglie che si sono riversate nell'agro giovinazzese.
Alcuni lettori ci hanno segnalato una discarica abusiva di calce e vernici, con ogni evidenza scarti di lavori edili, presenti sulla strada per San Pietro Pago, all'interno di una piccola piazzola di sosta. Ci siamo recati sul posto ed abbiamo fotografato lo scempio, a due passi da ulivi e da coltivazioni. Presenti anche mattoni rotti, rifiuto indifferenziato, plastica, come si vede bene in foto. A terra, una lunga scia di calcestruzzo calpestata da pneumatici.
«Avvisare le autorità competenti - ci hanno spiegato alcuni agricoltori ed hobbisti - sta diventando routine che non porta frutti. Attraverso i vostri canali, cercate di aiutarci a diffondere questo nostro malessere», ci hanno detto.
E quanto vedete pubblicato oggi non ha bisogno di commento alcuno, ma di interventi seri. Propagandiamo in tutto il mondo le nostre eccellenze della tavola, i nostri prodotti spesso coltivati senza alcun intervento della chimica additiva, poi ci troviamo di fronte a scempi come questo. E le parole, anche a noi che con esse lavoriamo, d'un botto finiscono.
Alcuni lettori ci hanno segnalato una discarica abusiva di calce e vernici, con ogni evidenza scarti di lavori edili, presenti sulla strada per San Pietro Pago, all'interno di una piccola piazzola di sosta. Ci siamo recati sul posto ed abbiamo fotografato lo scempio, a due passi da ulivi e da coltivazioni. Presenti anche mattoni rotti, rifiuto indifferenziato, plastica, come si vede bene in foto. A terra, una lunga scia di calcestruzzo calpestata da pneumatici.
«Avvisare le autorità competenti - ci hanno spiegato alcuni agricoltori ed hobbisti - sta diventando routine che non porta frutti. Attraverso i vostri canali, cercate di aiutarci a diffondere questo nostro malessere», ci hanno detto.
E quanto vedete pubblicato oggi non ha bisogno di commento alcuno, ma di interventi seri. Propagandiamo in tutto il mondo le nostre eccellenze della tavola, i nostri prodotti spesso coltivati senza alcun intervento della chimica additiva, poi ci troviamo di fronte a scempi come questo. E le parole, anche a noi che con esse lavoriamo, d'un botto finiscono.