Complanari e non solo invase dai rifiuti a Pozzo Rosso
Le foto di un lettore scattate al confine tra Giovinazzo e Molfetta
venerdì 21 agosto 2020
9.17
iReport
Le località rurali Cola Olidda e Pozzo Rosso rappresentano il confine tra i comuni di Giovinazzo e di Molfetta. E sono da tempo luogo di degrado, di abbandono sistematico ed indiscriminato di rifiuti che non può più essere tollerato.
In questo nostro report vi mostriamo le foto scattate da un cittadino indignato scattate proprio nell'agro tra le due zone. Uno scempio, che provoca indignazione che sfocia nel disgusto. Materiale edile, scarti di lavorazioni di interni, elettrodomestici, ferri vecchi di ogni foggia e misura, plastica, vetro, rifiuti indifferenziati: c'è di tutto, in un panorama che diviene desolante a due passi dalla strada statale 16 bis e da tante proprietà private.
E non sempre sono i singoli a fare tutto quanto vi raccontiamo, ma operai di ditte che si disfano nell'agro di materiale di risulta, oltre ai soliti incivili. Dice: è insito nel carattere del giovinazzese considerare non proprio il prezioso patrimonio comune. Ok, ma chi dovrebbe controllare queste macabre situazioni e comminare le sanzioni relative? Basterebbero controlli serrati, magari con l'ausilio delle fototrappole, e si individuerebbero responsabilità anche gravi.
Questa barbara incuria, purtroppo, finisce per vanificare gli sforzi di un'intera comunità. Agli Enti comunali va il compito d'intercettare fondi per la pulizia dell'agro. Ai cittadini, a quelli che leggono, il compito di riflettere profondamente su quanto sta accadendo nelle nostre campagne violentate.
In questo nostro report vi mostriamo le foto scattate da un cittadino indignato scattate proprio nell'agro tra le due zone. Uno scempio, che provoca indignazione che sfocia nel disgusto. Materiale edile, scarti di lavorazioni di interni, elettrodomestici, ferri vecchi di ogni foggia e misura, plastica, vetro, rifiuti indifferenziati: c'è di tutto, in un panorama che diviene desolante a due passi dalla strada statale 16 bis e da tante proprietà private.
E non sempre sono i singoli a fare tutto quanto vi raccontiamo, ma operai di ditte che si disfano nell'agro di materiale di risulta, oltre ai soliti incivili. Dice: è insito nel carattere del giovinazzese considerare non proprio il prezioso patrimonio comune. Ok, ma chi dovrebbe controllare queste macabre situazioni e comminare le sanzioni relative? Basterebbero controlli serrati, magari con l'ausilio delle fototrappole, e si individuerebbero responsabilità anche gravi.
Questa barbara incuria, purtroppo, finisce per vanificare gli sforzi di un'intera comunità. Agli Enti comunali va il compito d'intercettare fondi per la pulizia dell'agro. Ai cittadini, a quelli che leggono, il compito di riflettere profondamente su quanto sta accadendo nelle nostre campagne violentate.