Colonna di fumo dalle campagne, una lettrice protesta per i continui roghi di rifiuti
Il fenomeno sembrerebbe non essersi arrestato nemmeno con l'emergenza sanitaria
lunedì 20 aprile 2020
1.02
iReport
Venerdì 17 aprile 2020, ore 9.10 circa: una colonna di fumo si alza nell'agro di Giovinazzo, non lontano dalla provinciale 107 che porta a Terlizzi. Fumo acre, a tratti denso, che arriva nelle case dei giovinazzesi anche in zona stazione ferroviaria.
A segnalarcelo è stata una lettrice, cittadina attenta alle problematiche ambientali, che ci ha anche riferito che non si tratta di un fenomeno isolato. Tutt'altro. I roghi di pneumatici, di rifiuti indifferenziati, di scarti di ogni specie continuano dunque nell'agro di Giovinazzo, come testimoniano altre segnalazioni giunteci nelle scorse settimane anche dal versante che porta a Bitonto.
Un pessimo rituale, che non si arresta nemmeno in piena emergenza sanitaria.
Da qui le nostre domande: chi è sfuggito ai controlli in uscita da o in entrata nel territorio comunale? La Polizia Locale, lo sappiamo, è oberata di lavoro in questo periodo, ma le Guardie Campestri hanno segnalato nelle ultime settimane presenze e spostamenti anomali che non riguardavano produttori agricoli, gli unici ad essere autorizzati ad andare in campagna (almeno sino all'ordinanza di Emiliano)?
Interrogativi che giriamo alle istituzioni cittadine, comprendendo che si tratti di un momento storico complicatissimo. Quando si tornerà ad una parvenza di normalità, bisognerà riprendere ad affrontare quelli che restano reati odiosi, che avvelenano il nostro agro ed entrano nelle case di tanti giovinazzesi sotto forma di esalazioni nocive.
A segnalarcelo è stata una lettrice, cittadina attenta alle problematiche ambientali, che ci ha anche riferito che non si tratta di un fenomeno isolato. Tutt'altro. I roghi di pneumatici, di rifiuti indifferenziati, di scarti di ogni specie continuano dunque nell'agro di Giovinazzo, come testimoniano altre segnalazioni giunteci nelle scorse settimane anche dal versante che porta a Bitonto.
Un pessimo rituale, che non si arresta nemmeno in piena emergenza sanitaria.
Da qui le nostre domande: chi è sfuggito ai controlli in uscita da o in entrata nel territorio comunale? La Polizia Locale, lo sappiamo, è oberata di lavoro in questo periodo, ma le Guardie Campestri hanno segnalato nelle ultime settimane presenze e spostamenti anomali che non riguardavano produttori agricoli, gli unici ad essere autorizzati ad andare in campagna (almeno sino all'ordinanza di Emiliano)?
Interrogativi che giriamo alle istituzioni cittadine, comprendendo che si tratti di un momento storico complicatissimo. Quando si tornerà ad una parvenza di normalità, bisognerà riprendere ad affrontare quelli che restano reati odiosi, che avvelenano il nostro agro ed entrano nelle case di tanti giovinazzesi sotto forma di esalazioni nocive.