Ancora un ratto morto a Ponente
Gli ultimi bagnanti: «Non è un bello spettacolo per chi viene da fuori». L'Assessore: «Comune segue costantemente i protocolli di profilassi. Serve aiuto anche dei privati»
giovedì 19 settembre 2019
iReport
Ancora un ratto morto ritrovato sul litorale di Ponente, nella zona del largo che celebra con una stele il mai troppo compianto Fedele Marrano.
Lo scatto che vi mostriamo risale a lunedì mattina 16 settembre, quando il roditore è stato rinvenuto e ci è stata fatta la segnalazione. Sul posto ci siamo andati anche noi è il ratto era di medie dimensioni, probabilmente arrivato da alcuni appezzamenti di terra non lontani.
La situazione di topi e ratti in libera uscita a Ponente è già ampiamente nota agli amministratori dall'inizio dell'estate, con tantissime segnalazioni che arrivavano soprattutto dalla zona adiacente l'ex carcere e l'ex mattatoio, a due passi dai chiringuitos.
«Non è il primo. Non è affatto un bello spettacolo soprattutto per chi viene da fuori. Settembre offre un mare bellissimo a Giovinazzo, ma un po' di decoro in più aiuterebbe», ci hanno detto alcuni bagnanti.
La risposta degli amministratori è stata altrettanto chiara: «I topi e ratti morti sono diminuiti rispetto alla scorsa estate - ci hanno detto - quando abbiamo affrontato una vera e propria emergenza. Va specificato a beneficio della cittadinanza - ha continuato l'Assessore al Decoro Urbano, Gaetano Depalo - che il Comune segue costantemente i protocolli di profilassi previsti dalla normativa vigente. Ad inizio settembre c'è stata l'ultima derattizzazione delle scuole giovinazzesi e altre derattizzazioni sono previste in città in tutto l'anno, ma la sequenza dev'essere cadenzata secondo le norme per non arrecare danno ad altri animali ed alla popolazione.
I topi ed i ratti morti sono spesso l'esito di una fuga dall'asfissia indotta dai trattamenti o semplicemente si tratta di roditori che giungono sul litorale attratti di notte dal cibo lasciato da tante, troppe persone che non hanno a cuore l'ambiente.
Tengo anche a precisare - ha spiegato Depalo - che lungo la costa vengono periodicamente installate le cosiddette "scatolette" che fungono da deterrente. Purtroppo abbiamo notato che l'ignoranza porta alcuni proprietari di cani a distruggerle, convinti che i loro amici a quattro zampe possano avvelenarsi: non è così, perché le aziende le costruiscono in modo che i cani non possano infilarci il muso in alcun modo. Sono testate e seguono indicazioni ben precise».
Infine Depalo fa appello anche ai privati proprietari di aree rurali e di esercizi, affinché «si adoperino per la loro attività di derattizzazione sulle zone non pubbliche», su cui l'Ente comunale non può nulla.
Quanto alla zona dell'ex carcere, si tratta di un'area che va completamente non solo sanificata, ma addirittura bonificata e questo è compito dell'Amministrazione, che in questi giorni, tra l'altro, sta discutendo del nuovo Piano Urbanistico Generale, atto che dovrebbe modificare la destinazione d'uso di molte aree prospicienti la costa a partire dai prossimi anni.
Chi ci è entrato, in quel rudere, Assessori compresi, ci raccontano di uno spettacolo per stomaci forti a cui va posto rimedio.
Lo scatto che vi mostriamo risale a lunedì mattina 16 settembre, quando il roditore è stato rinvenuto e ci è stata fatta la segnalazione. Sul posto ci siamo andati anche noi è il ratto era di medie dimensioni, probabilmente arrivato da alcuni appezzamenti di terra non lontani.
La situazione di topi e ratti in libera uscita a Ponente è già ampiamente nota agli amministratori dall'inizio dell'estate, con tantissime segnalazioni che arrivavano soprattutto dalla zona adiacente l'ex carcere e l'ex mattatoio, a due passi dai chiringuitos.
«Non è il primo. Non è affatto un bello spettacolo soprattutto per chi viene da fuori. Settembre offre un mare bellissimo a Giovinazzo, ma un po' di decoro in più aiuterebbe», ci hanno detto alcuni bagnanti.
La risposta degli amministratori è stata altrettanto chiara: «I topi e ratti morti sono diminuiti rispetto alla scorsa estate - ci hanno detto - quando abbiamo affrontato una vera e propria emergenza. Va specificato a beneficio della cittadinanza - ha continuato l'Assessore al Decoro Urbano, Gaetano Depalo - che il Comune segue costantemente i protocolli di profilassi previsti dalla normativa vigente. Ad inizio settembre c'è stata l'ultima derattizzazione delle scuole giovinazzesi e altre derattizzazioni sono previste in città in tutto l'anno, ma la sequenza dev'essere cadenzata secondo le norme per non arrecare danno ad altri animali ed alla popolazione.
I topi ed i ratti morti sono spesso l'esito di una fuga dall'asfissia indotta dai trattamenti o semplicemente si tratta di roditori che giungono sul litorale attratti di notte dal cibo lasciato da tante, troppe persone che non hanno a cuore l'ambiente.
Tengo anche a precisare - ha spiegato Depalo - che lungo la costa vengono periodicamente installate le cosiddette "scatolette" che fungono da deterrente. Purtroppo abbiamo notato che l'ignoranza porta alcuni proprietari di cani a distruggerle, convinti che i loro amici a quattro zampe possano avvelenarsi: non è così, perché le aziende le costruiscono in modo che i cani non possano infilarci il muso in alcun modo. Sono testate e seguono indicazioni ben precise».
Infine Depalo fa appello anche ai privati proprietari di aree rurali e di esercizi, affinché «si adoperino per la loro attività di derattizzazione sulle zone non pubbliche», su cui l'Ente comunale non può nulla.
Quanto alla zona dell'ex carcere, si tratta di un'area che va completamente non solo sanificata, ma addirittura bonificata e questo è compito dell'Amministrazione, che in questi giorni, tra l'altro, sta discutendo del nuovo Piano Urbanistico Generale, atto che dovrebbe modificare la destinazione d'uso di molte aree prospicienti la costa a partire dai prossimi anni.
Chi ci è entrato, in quel rudere, Assessori compresi, ci raccontano di uno spettacolo per stomaci forti a cui va posto rimedio.