Ancora ciclisti imprudenti sulla ex 16 Adriatica
La segnalazione di una nostra lettrice porta alla ribalta un problema sin qui taciuto
mercoledì 6 settembre 2017
06.00
iReport
La realizzazione della ciclovia per Santo Spirito ha ridotto di molto la carreggiata a disposizione della auto sulla ex strada statale 16 Adriatica. Il fatto è noto ed è oggetto da almeno due anni di aspre polemiche politiche. In tanti, soprattutto da Palazzo di Città, ripetono spesso che quella è a tutti gli effetti una strada urbana e che il limite di velocità da rispettare è sempre di 50 km/h.
Quello stesso limite continuamente eluso da tantissimi automobilisti ed anche dagli autisti degli autobus delle linee extraurbane. Una situazione più volte segnalata, anche da associazioni e gruppi politici giovinazzesi, affatto convinti della bontà di quel progetto ciclopedonale.
Ma grazie alla foto che vi mostriamo (che risale a circa due giorni fa), inviataci da un'attenta lettrice, vogliamo evidenziare anche un altro problema che si verifica sovente lungo quella lingua d'asfalto che corre verso sud per 4,7 chilometri. Spesso alcuni ciclisti preferiscono percorrere la strada sulla carreggiata (già stretta) riservata ai mezzi a motore. Ed il pericolo per se stessi e gli automobilisti appare evidente.
Lo scatto non avrebbe bisogno di commenti ulteriori. C'è necessità di un'autodisciplina anche degli amanti della bici, che non possono mettere a repentaglio la propria e l'altrui sicurezza con tanta faciloneria.
Anche in questo caso si tratta di comportamenti che andrebbero sanzionati, non foss'altro che quelle sanzioni potrebbero fungere da valido deterrente.
La prudenza, questa sconosciuta, a volte ha bisogno, diciamo così, di una spintarella per essere incorraggiata.
Quello stesso limite continuamente eluso da tantissimi automobilisti ed anche dagli autisti degli autobus delle linee extraurbane. Una situazione più volte segnalata, anche da associazioni e gruppi politici giovinazzesi, affatto convinti della bontà di quel progetto ciclopedonale.
Ma grazie alla foto che vi mostriamo (che risale a circa due giorni fa), inviataci da un'attenta lettrice, vogliamo evidenziare anche un altro problema che si verifica sovente lungo quella lingua d'asfalto che corre verso sud per 4,7 chilometri. Spesso alcuni ciclisti preferiscono percorrere la strada sulla carreggiata (già stretta) riservata ai mezzi a motore. Ed il pericolo per se stessi e gli automobilisti appare evidente.
Lo scatto non avrebbe bisogno di commenti ulteriori. C'è necessità di un'autodisciplina anche degli amanti della bici, che non possono mettere a repentaglio la propria e l'altrui sicurezza con tanta faciloneria.
Anche in questo caso si tratta di comportamenti che andrebbero sanzionati, non foss'altro che quelle sanzioni potrebbero fungere da valido deterrente.
La prudenza, questa sconosciuta, a volte ha bisogno, diciamo così, di una spintarella per essere incorraggiata.