Amianto ed eternit abbandonati al confine con Molfetta e Terlizzi
Il ritrovamento sulla strada vicinale Cappuccini
mercoledì 23 settembre 2015
9.32
iReport
Le foto che vedrete, nella galleria fotografica sotto il nostro articolo, non hanno bisogno di ulteriori commenti.
Si tratta di tettoie e rifiniture edili in eternit ed amianto abbandonate nell'agro tra Giovinazzo, Molfetta e Terlizzi, nei pressi di quella che in gergo i giovinazzesi chiamano Torre Arsa o Disperata, al bivio fra la strada vicinale Cappuccini e quella definita strada vicinale Mino, in località Madonna della Rosa.
Siamo al confine tra i tre territori comunali e qualcuno (più d'uno evidentemente) ha pensato bene di disfarsi di tettoie e rifiniture oggi fuori legge. E lo ha fatto violando proprio la legge, trasformando in discarica un posto a pochi metri dalle coltivazioni. Così si vuol bene al territorio, salvo poi riempirci tutti la bocca con parole quali turismo ed ecosostenibilità.
Siamo qui a a denunciare, tuttavia, una prassi diffusa: per poche centinaia di euro c'è chi si offre (lavoratori edili su tutti) di smantellare queste coperture e di smaltirle in questo modo. E, secondo quanto ci raccontano molti lettori, la prassi è diffusissima. Noi documentiamo e denunciamo quanto sta accadendo. È l'ennesima situazione in cui latitano i controlli (provvedesse il Comune di competenza) ed in cui i cittadini si comportano in maniera vergognosa. E noi non staremo mai in silenzio fin quando non si provvederà a ristabilire l'ordine delle cose.
Se l'intervento spetti ai corpi di Polizia Locale o ad alcuni reparti specializzati delle Armi, riguarda chi deve agire. A noi va il compito di informare, perché chi commette questi reati deve essere punito e gli altri, che intendono comportarsi allo stesso modo, devono iniziare ad aver paura di essere denunciati. Stato di polizia? No, solo ripristino delle regole.
A voi lettori il compito di rivolgervi alle Autorità competenti. A tutti noi di non girarci dall'altra parte.
Si tratta di tettoie e rifiniture edili in eternit ed amianto abbandonate nell'agro tra Giovinazzo, Molfetta e Terlizzi, nei pressi di quella che in gergo i giovinazzesi chiamano Torre Arsa o Disperata, al bivio fra la strada vicinale Cappuccini e quella definita strada vicinale Mino, in località Madonna della Rosa.
Siamo al confine tra i tre territori comunali e qualcuno (più d'uno evidentemente) ha pensato bene di disfarsi di tettoie e rifiniture oggi fuori legge. E lo ha fatto violando proprio la legge, trasformando in discarica un posto a pochi metri dalle coltivazioni. Così si vuol bene al territorio, salvo poi riempirci tutti la bocca con parole quali turismo ed ecosostenibilità.
Siamo qui a a denunciare, tuttavia, una prassi diffusa: per poche centinaia di euro c'è chi si offre (lavoratori edili su tutti) di smantellare queste coperture e di smaltirle in questo modo. E, secondo quanto ci raccontano molti lettori, la prassi è diffusissima. Noi documentiamo e denunciamo quanto sta accadendo. È l'ennesima situazione in cui latitano i controlli (provvedesse il Comune di competenza) ed in cui i cittadini si comportano in maniera vergognosa. E noi non staremo mai in silenzio fin quando non si provvederà a ristabilire l'ordine delle cose.
Se l'intervento spetti ai corpi di Polizia Locale o ad alcuni reparti specializzati delle Armi, riguarda chi deve agire. A noi va il compito di informare, perché chi commette questi reati deve essere punito e gli altri, che intendono comportarsi allo stesso modo, devono iniziare ad aver paura di essere denunciati. Stato di polizia? No, solo ripristino delle regole.
A voi lettori il compito di rivolgervi alle Autorità competenti. A tutti noi di non girarci dall'altra parte.