Alla "San Tommaso" ci sono ancora i bozzoli di processionaria
Una foto rende giustizia alle preoccupazioni di docenti e genitori
mercoledì 8 febbraio 2017
iReport
Andrà effettuato un altro intervento presso la Scuola per l'Infanzia "San Tommaso" per estirpare definitivamente il pericolo della processionaria dai pini del cortile.
Sabato mattina, una squadra comunale aveva, munita di carrello, eliminato i bozzoli presenti su un pino, esattamente di fronte all'ingresso della Casa di Riposo San Francesco. Genitori e docenti dei piccolissimi alunni erano sembrati sollevati, ma da lunedì mattina sono tornate alle nostra redazione alcune segnalazioni.
Nella foto che pubblichiamo, sulla sinistra si vede nitidamente un altro nido (quella palla filamentosa) da cui poi si potrebbe propagare l'infestazione, nociva per le piante, ma pericolosissima per l'essere umano che ne venisse fortuitamente a contatto. E ve ne sono sugli alberi anche altri.
La processionaria, è bene ricordarlo, è un lepidottero appartenente alla famiglia dei Notodontidi, che vive per lo più nella zona mediterranea. Pino nero e pino silvestre le sue vittime preferite, anche se più raramente infesta altre specie, tra cui larici e cedri. La sua proliferazione è sicuramente favorita dalle temperature miti di questo febbraio, dopo il gelo del mese scorso.
Agli amministratori il compito di chiudere la vicenda e disinfestare tutto in maniera adeguata.
Sabato mattina, una squadra comunale aveva, munita di carrello, eliminato i bozzoli presenti su un pino, esattamente di fronte all'ingresso della Casa di Riposo San Francesco. Genitori e docenti dei piccolissimi alunni erano sembrati sollevati, ma da lunedì mattina sono tornate alle nostra redazione alcune segnalazioni.
Nella foto che pubblichiamo, sulla sinistra si vede nitidamente un altro nido (quella palla filamentosa) da cui poi si potrebbe propagare l'infestazione, nociva per le piante, ma pericolosissima per l'essere umano che ne venisse fortuitamente a contatto. E ve ne sono sugli alberi anche altri.
La processionaria, è bene ricordarlo, è un lepidottero appartenente alla famiglia dei Notodontidi, che vive per lo più nella zona mediterranea. Pino nero e pino silvestre le sue vittime preferite, anche se più raramente infesta altre specie, tra cui larici e cedri. La sua proliferazione è sicuramente favorita dalle temperature miti di questo febbraio, dopo il gelo del mese scorso.
Agli amministratori il compito di chiudere la vicenda e disinfestare tutto in maniera adeguata.