Volley è Vita, si torna a seminare

Al via domani il campionato di Prima Divisione. In panca ci sarà Dino Fiorella

venerdì 31 ottobre 2014 10.05
A cura di Nicola Miccione
La crisi che attanaglia il mondo della palla bianca su scala regionale non si è di certo fermata a Giovinazzo dove, da un biennio, il termometro dell'umore è fermo allo zero. Nel nostro piccolo centro che si affaccia sull'Adriatico è presente una società, l'A.S.D. Volley è Vita Giovinazzo, che dal 1989 mastica pane e volley. Ed ha un solo comune denominatore: la crescita dei giovani.

«Il mantenimento della categoria e lo sviluppo e la consacrazione a discreti livelli dei nostri ragazzi sono gli obiettivi che ci prefissiamo quest'anno», afferma il neo tecnico Dino Fiorella. Il presente si chiama Prima Divisione: il gruppo è giovane e non ha troppa esperienza, ma si tratta di un'opzione obbligata. «Non possiamo e non dobbiamo avere paura. Punto sull'impegno dei miei ragazzi, sulla voglia, l'entusiasmo e la mentalità», dice il tecnico che con il suo vice Andrea Fiore ed un team di giocatori giovani (l'età media della squadra si aggira intorno ai 19 anni) vuol puntare ad un campionato tranquillo. Il torneo provinciale partirà domani sera alle ore 18.30 sul campo del Volley Ball Mola di Bari. La rosa include i palleggiatori Fernando Balsamo (ex Aeronautica Militare Bari di serie D), Edoardo Antonaci e Giuseppe Camporeale, i centrali Francesco Nacci, Claudio Bernardi e Davide Annese, i liberi Francesco Maino (proveniente dall'Equesnet Bari di serie C), Andrea Fiore e Daniele Acquaviva, i laterali Michele Depalo, Giuseppe Guastadisegni, Domenico Panunzio, Matteo Piscitelli e Angelo Depalo (tornato alla casa madre dopo una stagione con la maglia della Pallavolo Molfetta in Prima Divisione), e gli opposti Maurizio Turturro, Vincenzo Marinelli e l'albanese Glerdit Bajrakurtaj. Le attenzioni della società della presidentessa Antonella Vero sono altresì rivolte sul florido campo giovanile. Under 13, Under 15 e la Prima Divisione Giovani saranno la base di lavoro per i prossimi anni in una realtà che va valutata con affetto e ammirazione da tutti gli amanti della pallavolo.

Una società piccola, con poche disponibilità finanziarie, che continua la sua opera di sviluppo è sempre una boccata d'ossigeno in un mondo, quello del volley, soffocato dai soldi. Troppi e sempre più determinanti.