Umiltà Chiereghin: «Testa bassa e lavorare»

Parla il tecnico del Giovinazzo C5 in vista della sfida col San Rocco Ruvo

venerdì 5 febbraio 2016 0.33
Nel girone F, in casa Giovinazzo C5, la crisi c'è (appena due punti nelle ultime sei partite) ma non si vede, con la squadra che per tutta la settimana ha lavorato in maniera intensa, e senza nessuna faccia strana, per preparare la sfida di domani pomeriggio alle ore 16.00, sul parquet del PalaPansini, contro il San Rocco Ruvo.

«Da questo momento - ha detto Roberto Chiereghin mandando un messaggio forte alla sua squadra - possiamo uscire da questo momento di crisi solamente continuando a lavorare sodo, ad allenarci ed a sperare che i progressi fatti dal punto di vista del gioco possano finalmente tramutarsi in realtà». Quello contro il team dell'ex biancoverde Bonvino, però, sarà un Giovinazzo C5 ancora falcidiato dalle assenze.

Non ci saranno gli squalificati Cilli e Depalma (entrambi fermati per un turno dal giudice sportivo dopo la sfida di Valenzano col Futsal Capurso, ndr), mentre brutte notizie arrivano da Piscitelli: il laterale difensivo giovinazzese, a causa di un riacutizzarsi dello stiramento muscolare al retto femorale della coscia destra, sarà costretto a seguire la partita dagli spalti.

Resta in dubbio Catucci, mentre per Giancola, quella col San Rocco Ruvo, sarà l'ultima partita con la maglia del Giovinazzo C5: il laterale molfettese lascerà il gruppo per impegni personali e professionali. «Purtroppo è un anno maledetto - confessa Chiereghin - e non riusciamo davvero a venirne fuori. Piscitelli, ad esempio, rischiamo di perderlo per tutto il campionato».

Intanto, abbandonati ufficialmente i propositi play-off, è tempo, da qui alla fine del torneo, di mettere in cascina i punti necessari per archiviare il prima possibile la sesta permanenza di fila in B: «Noi andremo in campo per vincere (l'ultima vittoria casalinga risale al 21 novembre dello scorso anno, 3-1 agli Azzurri Conversano, ndr) sperando che da lassù qualcuno rivolga uno sguardo verso di noi».

«Quella di sabato pomeriggio - termina Chiereghin - è a tutti gli effetti una sfida salvezza: mettiamo da parte voli pindarici e cerchiamo di raggiungere quanto prima i 21 punti che servono per salvarci».