Tonio Carrozzo, nemo propheta in patria
Un anno che l'allenatore giovinazzese difficilmente dimenticherà. Dalla Coppa Puglia, al salto in serie C
giovedì 21 maggio 2015
9.17
«Tecnico di capacità supreme, stratega in campo e fuori, sempre attento e professionale». Parole d'amore e di stima per Tonio Carrozzo, il signore del volley capace d'imporsi con successo oltreconfine.
Per il tecnico di Giovinazzo, allenare lontano dal vecchio Palasport è diventata una filosofia di vita. Dopo essere arrivato con la Volley è Vita oltre la rete, oltre le sue stesse illusioni a contendere contro l'armata della Roma un posto tra i santi del paradiso del volley, dopo aver coltivato il suo giardino (quello delle giovanili, sempre più verde) e dopo aver condotto le ragazze del Bari Volley in serie B2 ha sfidato nuovamente l'innato provincialismo che ci caratterizza e attratto da nuove sfide, ha messo in valigia le sue idee tecnico-tattiche ed è partito alla volta di Bitetto, sulla panchina delle ragazze del Pianeta Sport, in serie D.
«L'arrivo di coach Carrozzo - dichiarò il presidente Cosimo Delzotto - testimonia ancora una volta la nostra grande voglia di fare bene anche nella prossima stagione. La sua esperienza nei vari campionati regionali è una garanzia per noi e, con i miei dirigenti, siamo sicuri che, con coach Carrozzo, con la sua grande professionalità e voglia di fare bene, raggiungeremo traguardi prestigiosi». Da quel giorno d'estate sono passati dieci mesi.
In mezzo la vittoria della Coppa Puglia (3-0 al Gabbiano Livingston Minervino) ed il secondo posto finale nel raggruppamento A ad un solo punto dall'Aquila Azzurra Trani. Il Pianeta Sport prova allora a raggiungere la serie C dalla porta secondaria, quella dei play-off. Dopo aver fatto fuori l'Atletico Sport Centre Noicattaro anche l'Agibet Surbo cade ai piedi del sestetto barese (0-3 nel Salento, 3-1 nella palestra del liceo scientifico Edoardo Amaldi). Il Bitetto è in serie C, mentre Carrozzo conquista una storica doppietta. «Una cosa mai avvenuta nella storia - ha dichiarato il presidente Dalzotto - quella di portare a Bitetto la Coppa Puglia e la serie C di pallavolo femminile».
Merito di quell'omone del volley sempre gentile in ogni momento, sempre sorridente. Sì proprio lui, arrivato nel paese del Beato Giacomo a luglio, quando il progetto Pianeta Sport era soltanto una bozza. Mai si sarebbe aspettato, dieci mesi dopo, di festeggiare la promozione in serie C e alzare al cielo la Coppa Puglia. Tonio Carrozzo, uno che non si è mai unito al coro dei tanti, non ha mai fatto proclami, ha alzato sempre le spalle, ha sempre decantato la bravura del collettivo «di questo sport fantastico dall'intelligenza veloce».
Vincere al primo anno rappresenta un sogno, bissare il successo un'utopia che si realizza. Una possibilità che capita raramente nella propria carriera, di uomo ed allenatore. Con ogni probabilità, l'avventura bitettese di Carrozzo è destinata a continuare. Il signore del volley non è stufo di girovagare in lungo e in largo per fare ciò che più gli piace. In cuor nostro, ci piacerebbe poterlo ammirare di nuovo sulla gomma del vecchio Palasport. Sì perché la terra di Bari è bella, ma Giovinazzo lo aspetta.
Per riaccoglierlo tra le sue braccia, come succede a tutti quei giovinazzesi che l'hanno lasciata a malincuore per realizzare i loro sogni.
Per il tecnico di Giovinazzo, allenare lontano dal vecchio Palasport è diventata una filosofia di vita. Dopo essere arrivato con la Volley è Vita oltre la rete, oltre le sue stesse illusioni a contendere contro l'armata della Roma un posto tra i santi del paradiso del volley, dopo aver coltivato il suo giardino (quello delle giovanili, sempre più verde) e dopo aver condotto le ragazze del Bari Volley in serie B2 ha sfidato nuovamente l'innato provincialismo che ci caratterizza e attratto da nuove sfide, ha messo in valigia le sue idee tecnico-tattiche ed è partito alla volta di Bitetto, sulla panchina delle ragazze del Pianeta Sport, in serie D.
«L'arrivo di coach Carrozzo - dichiarò il presidente Cosimo Delzotto - testimonia ancora una volta la nostra grande voglia di fare bene anche nella prossima stagione. La sua esperienza nei vari campionati regionali è una garanzia per noi e, con i miei dirigenti, siamo sicuri che, con coach Carrozzo, con la sua grande professionalità e voglia di fare bene, raggiungeremo traguardi prestigiosi». Da quel giorno d'estate sono passati dieci mesi.
In mezzo la vittoria della Coppa Puglia (3-0 al Gabbiano Livingston Minervino) ed il secondo posto finale nel raggruppamento A ad un solo punto dall'Aquila Azzurra Trani. Il Pianeta Sport prova allora a raggiungere la serie C dalla porta secondaria, quella dei play-off. Dopo aver fatto fuori l'Atletico Sport Centre Noicattaro anche l'Agibet Surbo cade ai piedi del sestetto barese (0-3 nel Salento, 3-1 nella palestra del liceo scientifico Edoardo Amaldi). Il Bitetto è in serie C, mentre Carrozzo conquista una storica doppietta. «Una cosa mai avvenuta nella storia - ha dichiarato il presidente Dalzotto - quella di portare a Bitetto la Coppa Puglia e la serie C di pallavolo femminile».
Merito di quell'omone del volley sempre gentile in ogni momento, sempre sorridente. Sì proprio lui, arrivato nel paese del Beato Giacomo a luglio, quando il progetto Pianeta Sport era soltanto una bozza. Mai si sarebbe aspettato, dieci mesi dopo, di festeggiare la promozione in serie C e alzare al cielo la Coppa Puglia. Tonio Carrozzo, uno che non si è mai unito al coro dei tanti, non ha mai fatto proclami, ha alzato sempre le spalle, ha sempre decantato la bravura del collettivo «di questo sport fantastico dall'intelligenza veloce».
Vincere al primo anno rappresenta un sogno, bissare il successo un'utopia che si realizza. Una possibilità che capita raramente nella propria carriera, di uomo ed allenatore. Con ogni probabilità, l'avventura bitettese di Carrozzo è destinata a continuare. Il signore del volley non è stufo di girovagare in lungo e in largo per fare ciò che più gli piace. In cuor nostro, ci piacerebbe poterlo ammirare di nuovo sulla gomma del vecchio Palasport. Sì perché la terra di Bari è bella, ma Giovinazzo lo aspetta.
Per riaccoglierlo tra le sue braccia, come succede a tutti quei giovinazzesi che l'hanno lasciata a malincuore per realizzare i loro sogni.