Notte magica, Roma conquistata

All'Atlantico Live, Fabio Scaravilli si sbarazza di Giordano Spalletti alla terza ripresa

domenica 12 marzo 2017 13.49
A cura di Nicola Miccione
Fabio Scaravilli non ha tradito le aspettative: il 25enne giovinazzese s'è regalato una notte magica, conquistando l'Atlantico Live di Roma, dove ha sconfitto Giordano Spalletti, nel match di MMA valido per la categoria Pesi Welter 170 libbre (compresa tra i 71 e i 77 chilogrammi).

L'MMA, sigla del termine inglese mixed martial arts le arti marziali miste, non è boxe, non è wrestling, ma la fusione di varie discipline dalla lotta libera, alla thai boxe fino al pugilato e si combatte in una gabbia senza esclusioni di colpi. Proprio lì, nella gabbia del Magnum FC 1, il fighter di casa nostra ha infatti dominato l'avversario, 26enne romano della Legio's Team Roma, sbarazzandosene alla terza ripresa con un verdetto unanime da parte dei giudici di gara.

«È stato un match splendido, combattuto fino all'ultimo secondo, anche se il mio avversario è partito meglio - ammette Scaravilli -. Evidentemente m'ha tenuto d'occhio durante le mie recentissime apparizioni. Aveva studiato i miei movimenti. Io, invece, non ho avuto la possibilità di farlo e quindi ho dovuto preparare il match nel modo migliore possibile in pochi secondi e sfruttando tutte le mie capacità. In ogni modo non rimpiango nulla, ma è chiaro che avrei potuto fare di più».

Ma questo gli è servito per capire finalmente chi è davvero e dove può arrivare Scaravilli, capeggiato da Raffaele Pastanella, allenato da Saverio Candelabro per quanto riguarda la parte atletica, da Mimmo Vestito per la lotta a terra e da Danilo Pastanella e Lello Bocassini per quella in piedi: «Sono entrato nella gabbia e per me, quello di ieri, è stato il mio primo grande combattimento di un certo livello dopo l'exploit del PalaMartino di Bari».

Infine, una chiosa sul futuro: «Adesso potrei firmare un contratto per quattro combattimenti in eventi prestigiosi come quello di Roma, ma il mio sogno è quello di provare ad andare più lontano possibile in questo sport. Forse ancora non tutti lo conoscono ma questo è davvero lo sport del futuro. Estremo, ma molto spettacolare».