Nicola Biancofiore, è lui il nuovo allenatore del Giovinazzo
Il 45enne di Bari due anni fa ha salvato il Carbonara: «Lavorerò per giocare un buon calcio»
sabato 20 agosto 2016
La notizia era nell'aria già da alcuni giorni, ma adesso è ufficiale: Nicola Biancofiore, uno che conosce a fondo queste categorie, è il nuovo allenatore del Giovinazzo, club che militerà in Prima Categoria.
Il tecnico di Bari, preferito dal presidente Fiorello Folino Gallo e dal direttore generale Pasquale Misurelli al coratino Gennaro Vernice, che era in pole position per la panchina biancoverde, è reduce dalla burrascosa interruzione della sua esperienza sulla panchina del Modugno, in Promozione, ma due anni prima, in Prima Categoria, salito in corsa sulla panchina del Carbonara, è riuscito nell'impresa di traghettare il Football fino all'insperato porto chiamato salvezza.
In principio, infatti, furono 5 punti in 15 partite. Il Carbonara non riusciva a trovare la dritta. Sino a gennaio quando il presidente Beppe Magrone chiama in panchina Nicola Biancofiore. Casualità o no, il Carbonara comincia il nuovo ciclo battendo il Talsano 2-0. Esito finale: salvezza guadagnata con due turni di anticipo, grazie ai 30 punti conquistati nelle restanti 17 gare disputate: roba da play-off, insomma.
Il 45enne trainer, dunque, ha realizzato la grande impresa di raggiungere addirittura una salvezza anticipata in un sodalizio che prima del suo arrivo sembrava spacciato. Ma a Giovinazzo, in un club piombato in Prima Categoria dopo un triennio in Promozione, evita i proclami e le promesse: «Retrocedere non fa mai bene - le prime parole di Biancofiore - però dobbiamo fare del nostro meglio per disputare una stagione positiva e riscattarci».
Il nuovo allenatore, che vanta una militanza pluridecennale avendo allenato anche il Putignano in Eccellenza, la Grumese in Promozione e poi anche l'Acquaviva, il Toritto, il Turi, il Sammichele, la Grumese e il Football Carbonara in Prima Categoria, antepone il profilo basso alle parole roboanti. Evidentemente, preferisce che a parlare per lui sia solo il campo: «Lavorerò per giocare un buon calcio e dare una organizzazione tattica alla squadra».
Dopo una retrocessione c'è bisogno di lavorare sulle motivazioni. Lo farà anche Biancofiore? «Fare bene sarà la nostra motivazione principale. Noi dobbiamo lavorare sodo e dobbiamo farlo per il bene del Giovinazzo - continua - perché solo così facendo i risultati non dovrebbero mancare. Folino Gallo e Misurelli? Li ho trovati molto determinati e con la voglia di fare bene e questo mi ha spinto ancora di più ad accettare».
Sull'attuale organico e sui rinforzi che dovranno necessariamente arrivare, Biancofiore ha sottolineato: «Stiamo lavorando per confermare qualche giocatore dell'anno scorso e fare altri innesti che possano dare un contributo importante alla causa del Giovinazzo. Al momento, però, i nomi sono tanti quindi meglio aspettare prima di poter dare l'ufficialità di qualche atleta».
Infine una battuta: «Giovinazzo è una bella cittadina e per me è la prima volta che alleno la squadra di una città di mare. Speriamo che questo mi porti fortuna».
Il tecnico di Bari, preferito dal presidente Fiorello Folino Gallo e dal direttore generale Pasquale Misurelli al coratino Gennaro Vernice, che era in pole position per la panchina biancoverde, è reduce dalla burrascosa interruzione della sua esperienza sulla panchina del Modugno, in Promozione, ma due anni prima, in Prima Categoria, salito in corsa sulla panchina del Carbonara, è riuscito nell'impresa di traghettare il Football fino all'insperato porto chiamato salvezza.
In principio, infatti, furono 5 punti in 15 partite. Il Carbonara non riusciva a trovare la dritta. Sino a gennaio quando il presidente Beppe Magrone chiama in panchina Nicola Biancofiore. Casualità o no, il Carbonara comincia il nuovo ciclo battendo il Talsano 2-0. Esito finale: salvezza guadagnata con due turni di anticipo, grazie ai 30 punti conquistati nelle restanti 17 gare disputate: roba da play-off, insomma.
Il 45enne trainer, dunque, ha realizzato la grande impresa di raggiungere addirittura una salvezza anticipata in un sodalizio che prima del suo arrivo sembrava spacciato. Ma a Giovinazzo, in un club piombato in Prima Categoria dopo un triennio in Promozione, evita i proclami e le promesse: «Retrocedere non fa mai bene - le prime parole di Biancofiore - però dobbiamo fare del nostro meglio per disputare una stagione positiva e riscattarci».
Il nuovo allenatore, che vanta una militanza pluridecennale avendo allenato anche il Putignano in Eccellenza, la Grumese in Promozione e poi anche l'Acquaviva, il Toritto, il Turi, il Sammichele, la Grumese e il Football Carbonara in Prima Categoria, antepone il profilo basso alle parole roboanti. Evidentemente, preferisce che a parlare per lui sia solo il campo: «Lavorerò per giocare un buon calcio e dare una organizzazione tattica alla squadra».
Dopo una retrocessione c'è bisogno di lavorare sulle motivazioni. Lo farà anche Biancofiore? «Fare bene sarà la nostra motivazione principale. Noi dobbiamo lavorare sodo e dobbiamo farlo per il bene del Giovinazzo - continua - perché solo così facendo i risultati non dovrebbero mancare. Folino Gallo e Misurelli? Li ho trovati molto determinati e con la voglia di fare bene e questo mi ha spinto ancora di più ad accettare».
Sull'attuale organico e sui rinforzi che dovranno necessariamente arrivare, Biancofiore ha sottolineato: «Stiamo lavorando per confermare qualche giocatore dell'anno scorso e fare altri innesti che possano dare un contributo importante alla causa del Giovinazzo. Al momento, però, i nomi sono tanti quindi meglio aspettare prima di poter dare l'ufficialità di qualche atleta».
Infine una battuta: «Giovinazzo è una bella cittadina e per me è la prima volta che alleno la squadra di una città di mare. Speriamo che questo mi porti fortuna».