Mitrotta saluta il Giovinazzo C5: «Un arrivederci, non un addio»
Il portiere classe ’98 in prestito al Dream Team Palo del Colle
giovedì 6 dicembre 2018
08.00
«Questo non è un addio, ma un arrivederci». Cataldo Mitrotta, portiere classe '98, lascia il Giovinazzo C5 e passa, con la formula del prestito annuale, al Dream Team Palo del Colle, sodalizio militante in serie C1.
«Vorrei ringraziare tutti i dirigenti biancoverdi – le sue parole - perché è grazie a loro se ho ottenuto questo traguardo. Spero che questo sia un trampolino di lancio, il mio, infatti, non è un addio. Mi piacerebbe tornare ad indossare in futuro la maglia del Giovinazzo C5, difendere i colori della mia città sarebbe un sogno: calcare il parquet del PalaPansini anche per pochi minuti è stato fantastico anche perché il pubblico giovinazzese è davvero caloroso».
«Lascio una famiglia unica: un ringraziamento speciale va ai miei amici e compagni di squadra che mi hanno fatto crescere tantissimo a livello calcistico e umano. Infine, ma non per ultimi, tutti gli allenatori che mi hanno seguito in questi anni, sino a Roberto Chiereghin, i vari preparatori dei portieri, compreso Gianluca Annese, ed un saluto speciale - conclude - ad Ernesto Di Capua che mi ha seguito fin dall'inizio».
«Vorrei ringraziare tutti i dirigenti biancoverdi – le sue parole - perché è grazie a loro se ho ottenuto questo traguardo. Spero che questo sia un trampolino di lancio, il mio, infatti, non è un addio. Mi piacerebbe tornare ad indossare in futuro la maglia del Giovinazzo C5, difendere i colori della mia città sarebbe un sogno: calcare il parquet del PalaPansini anche per pochi minuti è stato fantastico anche perché il pubblico giovinazzese è davvero caloroso».
«Lascio una famiglia unica: un ringraziamento speciale va ai miei amici e compagni di squadra che mi hanno fatto crescere tantissimo a livello calcistico e umano. Infine, ma non per ultimi, tutti gli allenatori che mi hanno seguito in questi anni, sino a Roberto Chiereghin, i vari preparatori dei portieri, compreso Gianluca Annese, ed un saluto speciale - conclude - ad Ernesto Di Capua che mi ha seguito fin dall'inizio».