Mantova C5 e Pino Milella nella storia: promossi in serie A
Impresa storica della squadra del tecnico di Giovinazzo, che liquida 6-2 l'Atletico Cassano e conquista la promozione
sabato 25 maggio 2019
12.37
Il Mantova di Pino Milella (in squadra c'è anche Nicola Palermo) conquista la promozione in serie A e lo fa nella maniera più trionfale: infliggendo anche in gara-2 il ko all'Atletico Cassano, che dopo il 2-1 subito in casa sabato scorso, cede con un netto 6-2 pur giocandosi la partita a viso aperto per tutti i quaranta minuti.
Una spietata fase difensiva, che ha impedito agli attaccanti pugliesi di rendersi veramente pericolosi, unita a una concretezza allarmante, che ha avuto in Manzali uno spietato esecutore; ma soprattutto un Ricordi che veramente quelli dell'Atletico si... ricorderanno a lungo, che ha messo le toppe nelle situazioni più pericolose. E dove non è arrivato ci hanno pensato i legni a fermare Cutrignelli e compagni.
Ma stavolta, rispetto alla partita di andata, il Mantova ha esibito la sua forza gestendo tutti e 40 i minuti soffrendo relativamente il gioco offensivo proposto da un Cassano che aveva solo un risultato utile a disposizione: la vittoria. Le strategie di Milella, che ha serrato le fila difensive per tenere lontani gli incursionisti avversari, sono state premiate: e alla fine il successo c'è tutto.
Atletico Cassano subito avanti a testa bassa, incitato a gran voce dai suoi supporters saliti fino a Mantova credendo in un'impresa che non c'è stata. Moraes fa gridare al gol, ma Ricordi vola e devia in angolo con l'aiuto del palo, poi si ripete opponendosi con un braccio sempre a Moraes infilatosi nelle maglie difensive virgiliane.
Una palla persa in attacco permette a Manzali di ripartire, appoggio sulla sinistra per Ziberi e colpo di prima intenzione che batte Dibenedetto: 1-0 a dieci secondi da metà tempo. Il Cassano non demorde: Cutrignelli ha la palla buona, ma Ricordi si oppone. Fronte opposto, dall'angolo Ortega per Leleco che spara verso la porta barese, Manzali devia il pallone che si insacca sotto l'incrocio: 2-0 e siamo all'11'.
15': palla a Manzali, niente da fare per Dibenedetto bucato sul primo palo: 3-0 e partita segnata. Si va al riposo con il Mantova con sempre più certezze e l'Atletico obbligato a triplicare gli sforzi. Al rientro in campo dagli spogliatoi un'azione convulsa sotto la porta di Ricordi trova Alemao pronto a toccare in fondo alla rete: 1-3 dopo nemmeno un minuto.
Ma è una falsa aspettativa: non passano quaranta secondi che il Mantova usufruisce di un calcio di rigore per un'entrata di Dibenedetto (ammonito) su Manzali, che lo stesso Arrepiu trasforma con la solita freddezza. Ma l'Atletico rimette mani al cuore: al 3' la deviazione di Lutta mette fuori causa Ricordi ed è il 2-4 che riaccende le speranze della squadra di Parrilla. Pina centra una clamorosa traversa e i pugliesi possono imprecare contro la cattiva sorte.
Pochi secondi prima dell'8', Dibenedetto si prende in maniera avventata il secondo giallo e va sotto la doccia: Manzali colpisce il palo, Di Guida si divora un gol a porta vuota, ma l'Atletico resiste e appena ritrovata la parità numerica Parrilla mette dentro Pina come quinto di movimento. Ricordi è monumentale respingendo col in corpo due tiri consecutivi da distanza ravvicinata di Pina e, sulla seconda ribattuta, opponendosi al colpo di testa di Alemao.
Forcing dell'Atletico: ci provano ancora Moraes e Manzali, ma niente da fare, il Mantova difende il 4-2 e sfiora il gol con Lutta, che dalla sua area manda la sfera a baciare il montante. La squadra di Parrilla prova il tutto per tutto, Alemao ostacola Ricordi per impedirgli il tiro con la porta vuota, ammonizione e tiro libero che Leleco piazza nell'angolo alla destra di Casati.
Con la forza della disperazione gli ospiti tentano di limare il passivo, ma ancora Ziberi viene pescato solo davanti alla porta sguarnita e non può che appoggiare il pallone nel sacco. È il 6-2: per il Mantova dei giovinazzesi Pino Milella e Nicola Palermo comincia la festa, questa volta meritata.
Una spietata fase difensiva, che ha impedito agli attaccanti pugliesi di rendersi veramente pericolosi, unita a una concretezza allarmante, che ha avuto in Manzali uno spietato esecutore; ma soprattutto un Ricordi che veramente quelli dell'Atletico si... ricorderanno a lungo, che ha messo le toppe nelle situazioni più pericolose. E dove non è arrivato ci hanno pensato i legni a fermare Cutrignelli e compagni.
Ma stavolta, rispetto alla partita di andata, il Mantova ha esibito la sua forza gestendo tutti e 40 i minuti soffrendo relativamente il gioco offensivo proposto da un Cassano che aveva solo un risultato utile a disposizione: la vittoria. Le strategie di Milella, che ha serrato le fila difensive per tenere lontani gli incursionisti avversari, sono state premiate: e alla fine il successo c'è tutto.
Atletico Cassano subito avanti a testa bassa, incitato a gran voce dai suoi supporters saliti fino a Mantova credendo in un'impresa che non c'è stata. Moraes fa gridare al gol, ma Ricordi vola e devia in angolo con l'aiuto del palo, poi si ripete opponendosi con un braccio sempre a Moraes infilatosi nelle maglie difensive virgiliane.
Una palla persa in attacco permette a Manzali di ripartire, appoggio sulla sinistra per Ziberi e colpo di prima intenzione che batte Dibenedetto: 1-0 a dieci secondi da metà tempo. Il Cassano non demorde: Cutrignelli ha la palla buona, ma Ricordi si oppone. Fronte opposto, dall'angolo Ortega per Leleco che spara verso la porta barese, Manzali devia il pallone che si insacca sotto l'incrocio: 2-0 e siamo all'11'.
15': palla a Manzali, niente da fare per Dibenedetto bucato sul primo palo: 3-0 e partita segnata. Si va al riposo con il Mantova con sempre più certezze e l'Atletico obbligato a triplicare gli sforzi. Al rientro in campo dagli spogliatoi un'azione convulsa sotto la porta di Ricordi trova Alemao pronto a toccare in fondo alla rete: 1-3 dopo nemmeno un minuto.
Ma è una falsa aspettativa: non passano quaranta secondi che il Mantova usufruisce di un calcio di rigore per un'entrata di Dibenedetto (ammonito) su Manzali, che lo stesso Arrepiu trasforma con la solita freddezza. Ma l'Atletico rimette mani al cuore: al 3' la deviazione di Lutta mette fuori causa Ricordi ed è il 2-4 che riaccende le speranze della squadra di Parrilla. Pina centra una clamorosa traversa e i pugliesi possono imprecare contro la cattiva sorte.
Pochi secondi prima dell'8', Dibenedetto si prende in maniera avventata il secondo giallo e va sotto la doccia: Manzali colpisce il palo, Di Guida si divora un gol a porta vuota, ma l'Atletico resiste e appena ritrovata la parità numerica Parrilla mette dentro Pina come quinto di movimento. Ricordi è monumentale respingendo col in corpo due tiri consecutivi da distanza ravvicinata di Pina e, sulla seconda ribattuta, opponendosi al colpo di testa di Alemao.
Forcing dell'Atletico: ci provano ancora Moraes e Manzali, ma niente da fare, il Mantova difende il 4-2 e sfiora il gol con Lutta, che dalla sua area manda la sfera a baciare il montante. La squadra di Parrilla prova il tutto per tutto, Alemao ostacola Ricordi per impedirgli il tiro con la porta vuota, ammonizione e tiro libero che Leleco piazza nell'angolo alla destra di Casati.
Con la forza della disperazione gli ospiti tentano di limare il passivo, ma ancora Ziberi viene pescato solo davanti alla porta sguarnita e non può che appoggiare il pallone nel sacco. È il 6-2: per il Mantova dei giovinazzesi Pino Milella e Nicola Palermo comincia la festa, questa volta meritata.