Il Giovinazzo si rilancia nella corsa salvezza
Biancoverdi impegnati a Modugno, De Bellis junior: «Vogliamo i tre punti»
sabato 5 marzo 2016
11.28
Raggiunti i play-out (adesso il distacco dalla quintultima è inferiore a 6 punti, ndr), la lunga rincorsa è iniziata: la fondamentale vittoria di domenica sul Real Noci ha rilanciato le ambizioni di quella che sarebbe una vera e propria impresa sportiva, se dovesse essere centrata a fine stagione.
Il Giovinazzo trova per la quinta volta in questa annata i tre punti e brinda alla possibile svolta: «Nelle ultime partite - ammette Maurizio De Bellis, figlio del tecnico barese - il Giovinazzo è cambiato innanzitutto nella consapevolezza dei propri mezzi, poi nell'approccio agli allenamenti e quindi alle partite. Adesso abbiamo maggiore fiducia in noi stessi e sappiamo che possiamo giocarcela con tutte. Ottimista? Sì, io ci credo perché abbiamo sviluppato la capacità di reagire, anche durante le situazioni più spiacevoli».
All'orizzonte, però, c'è una sfida difficilissima: domani pomeriggio, alle ore 15.00, l'undici di Gianni De Bellis, senza gli infortunati Perfetto e Regina e lo squalificato Vernice, sarà ospite del Modugno, in piena corsa play-off: «Per salvarsi bisogna vincere, a prescindere da dove si gioca. Andiamo a giocare su un campo ostico come quello di Modugno, - continua De Bellis junior - ma sempre per i tre punti, carichi e motivati anche grazie alla vittoria in rimonta con il Real Noci».
«Papà, oggi gioco? Maurizio De Bellis lo ha mai chiesto a papà Gianni da quando siete insieme a Giovinazzo, uno giocatore e l'altro allenatore?», gli chiediamo. «No, non gliel'ho mai chiesto, non mi risponderebbe neanche - risponde -. Se gioco lo vengo a sapere come tutti gli altri, nello spogliatoio prima della partita». Gianni ha grande fiducia in lui e puntualmente lo schiera in avanti, al fianco di Giovannielli, alle spalle di Cissè. E Maurizio lo ripaga con tanto impegno.
Maurizio è il figlio di Gianni, che ha cominciato a correre dietro ad un pallone ancora bambino sui campetti di Bari, diventando in seguito uno dei calciatori più amati del settore giovanile biancorosso. Correndo ha segnato gol a grappoli con le maglie di Castellana, Rutigliano e Giovinazzo. Insomma la sua è una vera famiglia di calciatori.
Il Giovinazzo trova per la quinta volta in questa annata i tre punti e brinda alla possibile svolta: «Nelle ultime partite - ammette Maurizio De Bellis, figlio del tecnico barese - il Giovinazzo è cambiato innanzitutto nella consapevolezza dei propri mezzi, poi nell'approccio agli allenamenti e quindi alle partite. Adesso abbiamo maggiore fiducia in noi stessi e sappiamo che possiamo giocarcela con tutte. Ottimista? Sì, io ci credo perché abbiamo sviluppato la capacità di reagire, anche durante le situazioni più spiacevoli».
All'orizzonte, però, c'è una sfida difficilissima: domani pomeriggio, alle ore 15.00, l'undici di Gianni De Bellis, senza gli infortunati Perfetto e Regina e lo squalificato Vernice, sarà ospite del Modugno, in piena corsa play-off: «Per salvarsi bisogna vincere, a prescindere da dove si gioca. Andiamo a giocare su un campo ostico come quello di Modugno, - continua De Bellis junior - ma sempre per i tre punti, carichi e motivati anche grazie alla vittoria in rimonta con il Real Noci».
«Papà, oggi gioco? Maurizio De Bellis lo ha mai chiesto a papà Gianni da quando siete insieme a Giovinazzo, uno giocatore e l'altro allenatore?», gli chiediamo. «No, non gliel'ho mai chiesto, non mi risponderebbe neanche - risponde -. Se gioco lo vengo a sapere come tutti gli altri, nello spogliatoio prima della partita». Gianni ha grande fiducia in lui e puntualmente lo schiera in avanti, al fianco di Giovannielli, alle spalle di Cissè. E Maurizio lo ripaga con tanto impegno.
Maurizio è il figlio di Gianni, che ha cominciato a correre dietro ad un pallone ancora bambino sui campetti di Bari, diventando in seguito uno dei calciatori più amati del settore giovanile biancorosso. Correndo ha segnato gol a grappoli con le maglie di Castellana, Rutigliano e Giovinazzo. Insomma la sua è una vera famiglia di calciatori.