Il Giovinazzo sfida al San Pio la regina Gravina
Attacco spuntato per l’undici di Amedeo Savoni: ancora out Uva e Petaroscia
sabato 28 febbraio 2015
19.11
Sulla carta è una partita proibitiva, quella di domani pomeriggio al San Pio (fischio d'inizio alle ore 15.00, biglietto d'ingresso fissato a 5 euro) contro il Gravina, aprifila indiscussa del campionato di Promozione e formazione che già all'andata (vittoriosa 3-2) dimostrò tutto il suo valore.
Sull'erba artificiale dell'impianto barese, nel ventitreesimo turno del torneo regionale, mancheranno gli infortunati Petaroscia, Porfido e Uva e gli squalificati (entrambi under) Longo e Trillo. Il Giovinazzo che affronta la capolista, quindi, non è quello delle migliori condizioni. «Il mio unico rammarico - conferma il tecnico Amedeo Savoni - è che avrei voluto affrontare il Gravina con l'organico al completo e invece siamo qui a fare la conta delle assenze». Al San Pio il club dei presidenti Corrado Azzollini e Fiorello Folino Gallo proseguirà un mini ciclo di ferro che, dopo il rovescio di Corato, deve cercare in qualche modo di poter muovere la classifica, anche se non è affatto facile.
«È vero - continua Savoni - siamo reduci dalla sconfitta di Corato, ma non siamo per nulla ridimensionati. La squadra, nonostante il passivo, ha mostrato carattere e gioco con notevoli margini di miglioramento. Certo, affrontare la corazzata Gravina è tutt'altra storia: siamo consapevoli del valore della nostra avversaria che sfideremo con il dovuto rispetto - conclude l'allenatore bitontino caricando un po' la squadra - ma, certamente, senza paura».
Nessun commento ufficiale, intanto, sulla telenovela legata ai lavori di ripristino del campo di gioco del Raffaele De Pergola di cui ci occupiamo in un altro articolo. «La società - si limita ad affermare il diesse Marco Milano - necessita assolutamente ed al più presto di un campo sportivo su cui poter disputare le partite di campionato non solo della prima squadra, che disputa un ambizioso torneo in Promozione, ma anche di tutte le formazioni del settore giovanile. Per cui - conclude - ci auguriamo che i lavori terminino entro pochi giorni per tornare nella "nostra casa" e per portare finalmente il campionato di Promozione a Giovinazzo ed ai giovinazzesi, dopo diversi anni di attesa».
Sull'erba artificiale dell'impianto barese, nel ventitreesimo turno del torneo regionale, mancheranno gli infortunati Petaroscia, Porfido e Uva e gli squalificati (entrambi under) Longo e Trillo. Il Giovinazzo che affronta la capolista, quindi, non è quello delle migliori condizioni. «Il mio unico rammarico - conferma il tecnico Amedeo Savoni - è che avrei voluto affrontare il Gravina con l'organico al completo e invece siamo qui a fare la conta delle assenze». Al San Pio il club dei presidenti Corrado Azzollini e Fiorello Folino Gallo proseguirà un mini ciclo di ferro che, dopo il rovescio di Corato, deve cercare in qualche modo di poter muovere la classifica, anche se non è affatto facile.
«È vero - continua Savoni - siamo reduci dalla sconfitta di Corato, ma non siamo per nulla ridimensionati. La squadra, nonostante il passivo, ha mostrato carattere e gioco con notevoli margini di miglioramento. Certo, affrontare la corazzata Gravina è tutt'altra storia: siamo consapevoli del valore della nostra avversaria che sfideremo con il dovuto rispetto - conclude l'allenatore bitontino caricando un po' la squadra - ma, certamente, senza paura».
Nessun commento ufficiale, intanto, sulla telenovela legata ai lavori di ripristino del campo di gioco del Raffaele De Pergola di cui ci occupiamo in un altro articolo. «La società - si limita ad affermare il diesse Marco Milano - necessita assolutamente ed al più presto di un campo sportivo su cui poter disputare le partite di campionato non solo della prima squadra, che disputa un ambizioso torneo in Promozione, ma anche di tutte le formazioni del settore giovanile. Per cui - conclude - ci auguriamo che i lavori terminino entro pochi giorni per tornare nella "nostra casa" e per portare finalmente il campionato di Promozione a Giovinazzo ed ai giovinazzesi, dopo diversi anni di attesa».