Il Giovinazzo C5 riparte da Foletto: il pivot torna da allenatore

Il tecnico, reduce dal double di Sala Consilina, guiderà i biancoverdi nel torneo di serie A2

venerdì 4 giugno 2021
A cura di Nicola Miccione
Chi lo ha visto giocare con la maglia del Giovinazzo C5, fra il 2006 e il 2008, se lo ricorda bene. Per il talento, grazie al quale avrebbe avuto una luminosa carriera, ma anche perché i biancoverdi approdarono in serie A2, grazie ai gol a grappoli (27 nel primo anno, 11 nel secondo) del pivot brasiliano.

Il nome di Darci Foletto, nato 40 anni fa a Porto Alegre, è uno di quelli che fa venire i lacrimoni: Giovinazzo l'ha conosciuto bomber implacabile, pivot estroso, amico d'infanzia di Ronaldinho Gaucho. 15 anni dopo lo ritrova allenatore esperto, affamato e già vincente, reduce dal double (vittoria del campionato di serie C1, della Coppa Italia regionale e del campionato di serie B) sulla panchina dello Sporting Sala Consilina dopo le esperienze con le Aquile Molfetta (in serie C1) e la Dolce Vita (in serie C2).

«Nella vita, così come nello sport - spiega il nuovo allenatore del Giovinazzo C5 -, viviamo di cicli e il mio era arrivato all'epilogo. Sono fiero di aver vinto due campionati di fila e di essere entrato nella storia del club». Ora a lui, il presidente Antonio Carlucci, chiede di riaccendere la fiamma dell'entusiasmo in riva all'Adriatico.

Il nome di Darci Foletto è legato agli anni migliori del sodalizio di via Sanseverino: arrivato in maglia biancoverde dal Domus de Maria nell'inverno 2006 vi è rimasto fino alla primavera del 2008, prima di passare al Biancazzurro Fasano. In carriera ha collezionato 275 presenze nei campionati italiani e ben 337 reti segnate con le maglie di Verona, Brescia, Milano, Cinecittà, Domus de Maria, Giovinazzo, Fasano, Sala Consilina, Catania, Manfredonia e Molfetta.

Adesso la Puglia, regione in cui le sue magie hanno incantato per anni gli appassionati di futsal, lo ritrova allenatore in un impianto sportivo, il PalaPansini, dove ha fatto gioire e innamorare migliaia di tifosi. Si ritorna sempre dove si è stati bene. E a Giovinazzo, a testimonianza dell'affetto immutato e del vivo ricordo di quegli anni, non esiste persona che non lo abbia almeno una volta nella vita sentito nominare.

«Il primo contatto con il presidente Antonio Carlucci - racconta Foletto - mi ha fatto subito capire che non era necessario ascoltare altre offerte e che era arrivato il momento di tornare a Giovinazzo, città dove è sbocciato un amore, l'amore per il mondo del futsal, un amore che a distanza di anni non si è mai interrotto», dice il tecnico che giura di aver ricevuto centinaia di messaggi di sostegno da parte dei tifosi di fede biancoverde.

«A Giovinazzo - ricorda Foletto - ho vissuto uno dei momenti più belli in assoluto della mia carriera da atleta. Non ho mai visto tanti tifosi in un Palasport come quello di Giovinazzo, il derby infuocato con il Modugno di Massimiliano Bellarte, la curva ribollente di tifo e entusiasmo, i post-gara con tanti amici e l'amore di un'intera città per il futsal e per un gruppo di giocatori che ha sempre e solo lottato per la maglia. E poi i tifosi, la gente di Giovinazzo… immagini e ricordi che porterò dentro di me per sempre».

E poi c'è lui, il presidente Carlucci, che dopo il divorzio con Miki Grassi ha fatto prevalere il lato romantico ed un suo vecchio amore sportivo. «Carlucci, prima di tutto, è un grande amico che mi ha voluto tanto bene da calciatore e che con una sola chiamata mi ha fatto ritrovare in un battito di ciglia una voglia matta di lavorare per il suo club sportivo. L'ho già ringraziato e lo ringrazio ancora una volta per l'opportunità gigantesca di guidare il suo Giovinazzo e di tornare a casa».

Da oggi, dunque, inizia una nuova, entusiasmante, avventura condivisa. 15 anni fa Giovinazzo lo ha idolatrato da bomber, oggi lo accoglie, forte di un accordo annuale, da mister. «È ancora molto presto per capire come sarà il prossimo campionato di serie A2 - dice Foletto -. Noi daremo sempre il massimo per questa maglia, dagli allenamenti sino alle gare ufficiali. Mercato? È molto presto per parlarne, i campionati non sono ancora terminati. Tuttavia l'organico ha già una buona ossatura, nei prossimi giorni ci incontreremo e capiremo come rinforzarlo».

Per il neo tecnico dei biancoverdi, reduce dal double di Sala Consilina, sarà la prima volta in serie A2: «Sì, come allenatore sono un esordiente, ma ho disputato tanti campionati di serie A2 da calciatore. Inoltre ho studiato per questo, mi sono laureato in Scienze Motorie (in Brasile è un insegnante di Educazione Fisica, nda), ho proseguito gli studi in Management e Organizzazione Sportiva sino ad ottenere, in Spagna, la laurea specialistica in Allenamento ad Alte Prestazioni di Futbol Sala».

«Insomma - conclude Foletto -, sono pienamente consapevole della mie condizioni e delle mie capacità per affrontare la prossima serie A2 e dimostrare il valore della mia squadra. È bellissimo tornare, non vedo l'ora di iniziare».