Il Giovinazzo C5 "chiama" Sardella

È il primo colpo del ds Lasorsa. L'ex Capurso ha le caratteristiche richieste da Chiereghin

sabato 11 giugno 2016 14.04
A cura di Nicola Miccione
Ha accettato con entusiasmo di rimanere sulla panchina del Giovinazzo C5. E adesso ha ricevuto il primo regalo. Il giocatore che Roberto Chiereghin ha fortemente voluto ha un nome e un cognome: Sabino Sardella, pivot barese classe '84.

Il direttore sportivo Gianni Lasorsa, in realtà, si è mosso ben prima dell'ufficializzazione del rinnovo: tramite i suoi contatti nei giorni scorsi ha provato a sondare la disponibilità del giocatore. Ha fatto arrivare all'ex attaccante del Futsal Capurso (autore, lo scorso anno, di ben 18 gol tra serie B e Coppa Italia, ndr) un messaggio chiaro: l'anno prossimo vorresti venire al Giovinazzo C5?

E lui non ci ha pensato su due volte: «Sì, - ammette - mi è bastato poco per capire che Giovinazzo doveva esser la mia nuova società: la scorsa stagione, quando sono venuto a giocare li da voi col Futsal Capurso, sono rimasto impressionato dal pubblico presente. A me è sempre piaciuto giocare nei Palazzetti affollati e da subito ho espresso il desiderio di poter giocare lì, con la vostra maglia. Poi è arrivata la telefonata e ho detto subito di sì», ha detto Sardella, attaccante minuto quanto esplosivo, dotato di un sinistro mortifero quanto delicato.

Insomma, esattamente il profilo che cercava Chiereghin: «Se mi spaventa questa responsabilità? Assolutamente no - risponde -. Non ho mai avuto paura delle nuove esperienze, anzi mi sono sempre piaciuti i nuovi stimoli». Molto del futuro di Sardella è scritto a Giovinazzo, sul parquet del PalaPansini: «Sì – sorride – ma non credo sia un giocatore che possa militare nel futsal che conta. Però, mai dire mai».

Sardella ha giocato con Sammichele, Mola di Bari, Virtus Rutigliano, Five Bari e Futsal Capurso, tra serie C2 e B, segnando ovunque gol a grappoli. Adesso l'avventura a Giovinazzo, per diventare un punto fermo dello scacchiere tattico di Chiereghin e per inseguire qualcosa di importante: «Mi aspetto una grande annata con un pubblico da far invidia a tutte le nostre rivali. La squadra ha tutti i potenziali per far bene, ma non voglio sbilanciarmi molto anche perché non sono abituato a far pronostici sulla mia stagione. Spero solo di fare bene e dare una gran mano alla squadra per raggiungere gli obiettivi societari! Del resto ho sempre fatto i miei gol».

Infine la promessa: «Prima o poi vedrete le mie reti, ma abbiate pazienza se non dovessero arrivare sin da subito». Parola di Sardella, un giocatore schivo che ha fatto parlare soprattutto il suo piede sinistro. Un mancino con cui s'è permesso di tutto: la vittoria di numerosi trofei in C1 e C2, la qualificazione, per ben due volte, ai play-off di serie B, i 66 gol nel biennio di Mola, i 53 nei due anni a Capurso.

Dati e numeri che bastano per far viaggiare la memoria di chi ha avuto la fortuna di ammirarlo.