Giro d'Italia 2020: si corre dal 3 al 25 ottobre

Lo ha deciso la Federazione Ciclistica Internazionale

martedì 5 maggio 2020 18.47
A cura di Gianluca Battista
Era solo rimandato, non annullato. Lo aveva precisato anche il Sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, ad inizio di questa pandemia. E così è stato.

Il Giro d'Italia 2020 si correrà dal 3 al 25 ottobre prossimi. Lo ha deciso l'UCI, la Federazione Ciclistica Internazionale, che ha ricalibrato il calendario dell'intera stagione agonistica.

Da capire quale possa essere la data della tappa Giovinazzo-Vieste, che dalle nostre parti avrebbe dovuto svolgersi il prossimo 17 maggio. Gli organizzatori del Gruppo RCS infatti stanno ridisegnando il percorso, visto che con ogni probabilità l'Ungheria ha definitivamente rinunciato alle sue tre tappe iniziali.

Buone notizie per altre gare che si svolgeranno sul territorio italiano, come la Milano-Sanremo, prevista per l'8 agosto, e la Tirreno-Adriatico che si svolgerà dal 7 al 14 settembre.

Le altre grandi classiche, la Liegi-Bastogne-Liegi, l'Amstel Gold Race, e il Giro delle Fiandre saranno quindi disputate dopo la Corsa Rosa, così come la Vuelta de España che si accavallerà con il Giro per qualche giorno, essendo in programma dal 20 ottobre all'8 novembre 2020.

LE DICHIARAZIONI DI DEPALMA

Per i ciclisti si tratterà, dunque, di fare delle scelte. Lo ha spiegato anche Tommaso Depalma, un ruolo nella Federciclismo pugliese e motore dell'organizzazione della tappa che andrà dalla perla del basso Adriatico a quella del Gargano: «C'è soddisfazione nell'ambiente ciclistico nazionale per questa scelta - ci ha detto -, perché è un segnale di speranza che anche eventi di massa possano pian piano, e vedremo con quali accorgimenti e regole, tornare a svolgersi. Questa notizia ha un valore simbolico enorme in questo difficile periodo - ha quindi sottolineato il primo cittadino di Giovinazzo - perché per noi è ora importante riprendere con le nostre attività economiche. Penso a quelle strutture ricettive che si sono viste disdire tante prenotazioni e che la grande carovana rosa aiuterà a lavorare in quel periodo non di certo di alta stagione. Un segnale - appunto - di ritorno graduale alla vita sociale ed economica. Spiace certamente per l'assenza quasi sicura di alcuni campioni, penso a Sagan (anche se spero di no), che dovranno fare una scelta tra i giri e le classiche in linea.
Sulla data della tappa giovinazzese - ha quindi concluso - non posso ancora dire nulla perché gli organizzatori sono al lavoro per rimodulare l'intero calendario della rassegna. Sarà in ogni caso bello, dopo quanto ci è accaduto in questi mesi»
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