Giovinazzo, sfida infrasettimanale al Cobà. Grassi è fiducioso: «Ci credo»
Biancoverdi di nuovo in campo, oggi pomeriggio, a Porto San Giorgio. Si gioca alle ore 15.00
martedì 16 febbraio 2021
Miki Grassi spiega le insidie della gara esterna sul campo del Futsal Cobà. È già tempo di campionato, in casa Giovinazzo C5, coi biancoverdi che si apprestano a disputare oggi pomeriggio, alle ore 15.00, la seconda gara in soli tre giorni, stavolta a Porto San Giorgio, nel recupero del sesto turno del girone C di serie A2.
Il tecnico dei giovinazzesi, reduce dal ko interno con la capolista Manfredonia, è voglioso di riprendere ad inanellare risultati positivi, ma sottolinea le insidie che si nascondono dietro alla trasferta in terra marchigiana (non ci sarà Alves, squalificato) e ad un calendario tanto serrato. «Il Futsal Cobà, dopo alcune debacle del Cus Molise - analizza il trainer biancoverde - diventa l'unica antagonista al Manfredonia, roster costruito per stare lì in cima, e in virtù di questo ha subito dato una sterzata al proprio campionato cambiando l'allenatore dopo alcuni risultati che avevano frenato la loro corsa».
«Insomma, ci aspetta una partita sulla falsariga di quella giocata con il Manfredonia, ma fuori casa. Resto fiducioso - dice - su cosa può fare la mia squadra ed i miei ragazzi: il mese forzato di stop ci ha fatto fare dei passi indietro sul piano tecnico-tattico e fisico e su questo dobbiamo lavorare, velocemente, per tornare dove eravamo prima. Ce lo meritiamo».
Avrebbe meritato qualcosa di più, il Giovinazzo, anche sabato scorso, nell'infausto derby casalingo col Manfredonia. «Lo penso anch'io, anche se Di Capua - continua Grassi - ha fatto una delle sue miglior partite e sono contento per lui, ma focalizzerei l'attenzione anche su alcune parate determinanti di Lupinella. Il Manfredonia è una squadra forte, ben messa in campo, ma tranne ad inizio gara e sul finire del primo tempo dove abbiamo sbandato, la partita è stata giocata alla pari da parte nostra».
«Certo, potevamo pareggiare prima con Alves, ma anche nel primo tempo, sull'1-1, potevamo far male, quando - ricorda il tecnico Grassi - abbiamo avuto qualche occasione per poter passare in vantaggio. È ovvio che con una squadra così forte non puoi sbagliare niente e noi, purtroppo, qualcosa abbiamo sbagliato».
L'ex Palermo è stato il primo ed unico colpo del mercato invernale: «Sì, ma di comune accordo con la società e data la stagione particolare - precisa Grassi -. abbiamo deciso di lasciare la squadra così com'è. È un anno particolare, basta vedere la classifica per capire che non è un anno normale e credo sia stata giusta la scelta, completamente appoggiata da me, da parte della società».
«Un voto al Giovinazzo? Al momento - risponde - è difficile valutare il nostro cammino, credo sia una stagione da vivere gara dopo gara, non bisogna abbattersi quando si perdono alcune partite, magari di seguito come fu per Cus Molise e Manfredonia nel girone di andata, tantomeno cantare vittoria e illudersi dopo diversi risultati utili consecutivi. Lavoriamo e viviamo partita dopo partita: alla fine, a parità di gare con tutte le altre squadre, valuteremo quanto fatto. L'auspicio è che non ci siano più soste forzate».
Il tecnico dei giovinazzesi, reduce dal ko interno con la capolista Manfredonia, è voglioso di riprendere ad inanellare risultati positivi, ma sottolinea le insidie che si nascondono dietro alla trasferta in terra marchigiana (non ci sarà Alves, squalificato) e ad un calendario tanto serrato. «Il Futsal Cobà, dopo alcune debacle del Cus Molise - analizza il trainer biancoverde - diventa l'unica antagonista al Manfredonia, roster costruito per stare lì in cima, e in virtù di questo ha subito dato una sterzata al proprio campionato cambiando l'allenatore dopo alcuni risultati che avevano frenato la loro corsa».
«Insomma, ci aspetta una partita sulla falsariga di quella giocata con il Manfredonia, ma fuori casa. Resto fiducioso - dice - su cosa può fare la mia squadra ed i miei ragazzi: il mese forzato di stop ci ha fatto fare dei passi indietro sul piano tecnico-tattico e fisico e su questo dobbiamo lavorare, velocemente, per tornare dove eravamo prima. Ce lo meritiamo».
Avrebbe meritato qualcosa di più, il Giovinazzo, anche sabato scorso, nell'infausto derby casalingo col Manfredonia. «Lo penso anch'io, anche se Di Capua - continua Grassi - ha fatto una delle sue miglior partite e sono contento per lui, ma focalizzerei l'attenzione anche su alcune parate determinanti di Lupinella. Il Manfredonia è una squadra forte, ben messa in campo, ma tranne ad inizio gara e sul finire del primo tempo dove abbiamo sbandato, la partita è stata giocata alla pari da parte nostra».
«Certo, potevamo pareggiare prima con Alves, ma anche nel primo tempo, sull'1-1, potevamo far male, quando - ricorda il tecnico Grassi - abbiamo avuto qualche occasione per poter passare in vantaggio. È ovvio che con una squadra così forte non puoi sbagliare niente e noi, purtroppo, qualcosa abbiamo sbagliato».
L'ex Palermo è stato il primo ed unico colpo del mercato invernale: «Sì, ma di comune accordo con la società e data la stagione particolare - precisa Grassi -. abbiamo deciso di lasciare la squadra così com'è. È un anno particolare, basta vedere la classifica per capire che non è un anno normale e credo sia stata giusta la scelta, completamente appoggiata da me, da parte della società».
«Un voto al Giovinazzo? Al momento - risponde - è difficile valutare il nostro cammino, credo sia una stagione da vivere gara dopo gara, non bisogna abbattersi quando si perdono alcune partite, magari di seguito come fu per Cus Molise e Manfredonia nel girone di andata, tantomeno cantare vittoria e illudersi dopo diversi risultati utili consecutivi. Lavoriamo e viviamo partita dopo partita: alla fine, a parità di gare con tutte le altre squadre, valuteremo quanto fatto. L'auspicio è che non ci siano più soste forzate».