Giovinazzo, le difficoltà della difesa contro la Virtus Andria
Non ci saranno Iusco e Tesoro, in dubbio Pipitone. Tricarico: «Abbiamo bisogno di punti»
sabato 3 marzo 2018
21.31
Hai voglia a dire che «la miglior difesa è l'attacco». Bello, ci mancherebbe. E sicuramente vero. «Se la palla l'abbiamo noi, gli altri non possono segnare», diceva Nils Erik Liedholm. Un concetto quasi banale. Peccato che applicarlo non sia così semplice. Anzi.
Ci vogliono classe e personalità, giocatori dai piedi buoni e capacità di palleggio. E comunque, in novanta minuti, anche la squadra più forte del mondo, prima o poi, si troverà costretta a difendere. Ecco. Domani pomeriggio alle ore 15.00, sulla terra battuta del Raffaele De Pergola, al Giovinazzo capiterà spesso. E sarà dura contro la Virtus Andria, settima nel raggruppamento A di Prima Categoria, a -3 dagli ambitissimi play-off.
Se poi aggiungiamo le difficoltà biancoverdi (certificate una volta di più dalla goleada di Orta Nova, con l'Atletico), le sicure assenze di Iusco e Tesoro (il primo infortunato, il secondo squalificato) ed il dubbio legato alle precarie condizioni di Pipitone (senza dimenticare i vari Sette e Suglia, quest'ultimo con la febbre), è fin troppo semplice capire quanto quello contro la Virtus Andria rappresenti un test terribile.
«Ma noi abbiamo bisogno di punti - spiega Angelo Tricarico -. I giocatori sentono questo bisogno e, a questo punto, il nome dell'avversario conta poco, anche se quella di domani sarà una gara difficile sotto tutti gli aspetti. A noi però servono punti per lasciare il prima possibile l'ultima posizione».
Ci vogliono classe e personalità, giocatori dai piedi buoni e capacità di palleggio. E comunque, in novanta minuti, anche la squadra più forte del mondo, prima o poi, si troverà costretta a difendere. Ecco. Domani pomeriggio alle ore 15.00, sulla terra battuta del Raffaele De Pergola, al Giovinazzo capiterà spesso. E sarà dura contro la Virtus Andria, settima nel raggruppamento A di Prima Categoria, a -3 dagli ambitissimi play-off.
Se poi aggiungiamo le difficoltà biancoverdi (certificate una volta di più dalla goleada di Orta Nova, con l'Atletico), le sicure assenze di Iusco e Tesoro (il primo infortunato, il secondo squalificato) ed il dubbio legato alle precarie condizioni di Pipitone (senza dimenticare i vari Sette e Suglia, quest'ultimo con la febbre), è fin troppo semplice capire quanto quello contro la Virtus Andria rappresenti un test terribile.
«Ma noi abbiamo bisogno di punti - spiega Angelo Tricarico -. I giocatori sentono questo bisogno e, a questo punto, il nome dell'avversario conta poco, anche se quella di domani sarà una gara difficile sotto tutti gli aspetti. A noi però servono punti per lasciare il prima possibile l'ultima posizione».