Giovinazzo, Cifaratti: «Unico obiettivo vincere»
Il difensore biancoverde vuol tornare al successo contro il San Marco in Lamis
sabato 13 febbraio 2016
1.02
«Non è l'ultima spiaggia, mancano nove partite e ci sono tanti scontri diretti. Ci aspetta una partita importante contro il San Marco in Lamis; una partita importante per il nostro prosieguo del campionato, per il morale e per la classifica. E abbiamo solo un obiettivo e un compito: quello di cercare di vincere assolutamente».
Idee chiare per il difensore biancoverde Giovanni Cifaratti che vuole lasciarsi alle spalle la batosta contro lo Sporting Ordona e tornare a vincere, sul prato sintetico del San Pio di Bari (fischio d'inizio fissato alle ore 17.30, ndr), contro il San Marco in Lamis: «Siamo passati dal 2-1 alla Virtus Bitritto al 3-0 di Ordona a causa dell'assenza di concentrazione e di grinta che non s'è vista contro l'Ordona, ma che abbiamo avuto con la Virtus Bitritto e che sicuramente non mancherà col San Marco in Lamis».
Al cospetto dei dauni, sesti in classifica a sole due lunghezze di ritardo dalla griglia play-off, ma che lontano dal Tonino Parisi stentano ad ingranare (un solo successo sul campo dell fanalino di coda Quartieri Uniti Bari, tre pareggi e ben sei sconfitte su dieci gare esterne, ndr) il tecnico del Giovinazzo, il barese Gianni De Bellis, ritroverà Marolla e Roselli e sarà costretto a rinunciare al solo Fiorentino (squalificato per un turno).
Il sodalizio giovinazzese, dunque, vuole tornare alla vittoria. Vuol farlo per regalare ai propri tifosi una classifica migliore, per iniettare fiducia nello spogliatoio e per proseguire lungo la strada che i biancoverdi hanno intrapreso prima della gara persa ad Ordona. Il Giovinazzo avrà tonnellate di motivazioni, come quelle che hanno portato Cifaratti, nella prima parte di stagione a Barletta, in Eccellenza, dopo aver militato nell'Atletico Corato e nel Bitonto, ad accettare la proposta di Corrado Azzollini e Fiorello Folino Gallo.
«Ho accettato Giovinazzo principalmente grazie al portiere Gigi Moschetto, perché mi ha chiamato chiedendomi di dare una mano, ma anche grazie al diggì Pasquale Misurelli. Il Giovinazzo è penultimo, è vero, ma a me piacciono particolarmente le sfide difficili e sono sicuro - conclude Cifaratti - che ne usciremo fuori».
Idee chiare per il difensore biancoverde Giovanni Cifaratti che vuole lasciarsi alle spalle la batosta contro lo Sporting Ordona e tornare a vincere, sul prato sintetico del San Pio di Bari (fischio d'inizio fissato alle ore 17.30, ndr), contro il San Marco in Lamis: «Siamo passati dal 2-1 alla Virtus Bitritto al 3-0 di Ordona a causa dell'assenza di concentrazione e di grinta che non s'è vista contro l'Ordona, ma che abbiamo avuto con la Virtus Bitritto e che sicuramente non mancherà col San Marco in Lamis».
Al cospetto dei dauni, sesti in classifica a sole due lunghezze di ritardo dalla griglia play-off, ma che lontano dal Tonino Parisi stentano ad ingranare (un solo successo sul campo dell fanalino di coda Quartieri Uniti Bari, tre pareggi e ben sei sconfitte su dieci gare esterne, ndr) il tecnico del Giovinazzo, il barese Gianni De Bellis, ritroverà Marolla e Roselli e sarà costretto a rinunciare al solo Fiorentino (squalificato per un turno).
Il sodalizio giovinazzese, dunque, vuole tornare alla vittoria. Vuol farlo per regalare ai propri tifosi una classifica migliore, per iniettare fiducia nello spogliatoio e per proseguire lungo la strada che i biancoverdi hanno intrapreso prima della gara persa ad Ordona. Il Giovinazzo avrà tonnellate di motivazioni, come quelle che hanno portato Cifaratti, nella prima parte di stagione a Barletta, in Eccellenza, dopo aver militato nell'Atletico Corato e nel Bitonto, ad accettare la proposta di Corrado Azzollini e Fiorello Folino Gallo.
«Ho accettato Giovinazzo principalmente grazie al portiere Gigi Moschetto, perché mi ha chiamato chiedendomi di dare una mano, ma anche grazie al diggì Pasquale Misurelli. Il Giovinazzo è penultimo, è vero, ma a me piacciono particolarmente le sfide difficili e sono sicuro - conclude Cifaratti - che ne usciremo fuori».