Giovinazzo C5, derby a Molfetta. Mongelli sfida il suo passato
Per il laterale la sfida con la squadra della sua città: «I miei amici faranno il tifo per me»
sabato 27 ottobre 2018
2.13
Per Michele Mongelli quello di oggi pomeriggio (con fischio d'inizio fissato alle ore 16.00) non sarà solo il derby fra le Aquile Molfetta e il Giovinazzo C5, ma un match dal sapore particolare.
Il laterale giovinazzese, infatti, è nato e vive a Molfetta ed ha indossato la maglia biancorossa, dapprima sponda Real, in serie B, poi con le Aquile in serie C1. «Tutti i miei amici ed i miei familiari faranno il tifo per me e, sotto sotto, anche per il Giovinazzo C5, la squadra in cui gioco - ammette Mongelli -. Sarà una partita bellissima, sarà motivo d'orgoglio per tutto il movimento pugliese, ma al contempo sarà una gara difficile che ci farà capire come stiamo e se siamo sulla strada giusta».
Ma il Giovinazzo C5 è il Giovinazzo C5, e il laterale biancoverde è deciso a non fare sconti a nessuno: «La classifica dice che il girone F del campionato di serie B è molto equilibrato - prosegue - e dunque non possiamo permetterci passi falsi e distrazioni di alcun tipo. In un derby attesissimo come quello di oggi (l'ultimo andò in scena nel lontano 2013, ndr) saranno i dettagli a fare la differenza ed il nostro unico obiettivo sarà quello di vincere».
Sarà una partita che richiamerà al PalaPoli il pubblico delle grandi occasioni (non meno di 200 i tifosi attesi da Giovinazzo, a cui sarà garantito un intero settore, ndr), con le Aquile Molfetta del giovinazzese Giuseppe Barbolla che attenderanno la banda del tecnico Roberto Chiereghin, reduce da tre risultati utili di fila, e che si presenterà a Molfetta al gran completo.
«Avere in campo gente come Rafinha, Josè David, Piscitelli, Morgade e capitan Depalma ti rassicura. Loro sono dei grandissimi campioni e qui vedo un gruppo coeso, con giocatori che sono prima di tutto uomini veri ed una società che mi piace e che non ho nessuna intenzione di cambiare», assicura Mongelli, l'ex che uno scherzetto lo sogna davvero.
«Spero di far bene e dare un contributo alla mia squadra, soprattutto in una partita così importante come quella di domani. Il PalaPoli può farmi esultare? A Molfetta ci sono cresciuto e ringrazio davvero chi ha creduto in me, ma questo non lo so, è un gesto istintivo legato alla sensazione del momento. Non importa chi segnerà. Io sono pronto, l'importante è la vittoria».
Il laterale giovinazzese, infatti, è nato e vive a Molfetta ed ha indossato la maglia biancorossa, dapprima sponda Real, in serie B, poi con le Aquile in serie C1. «Tutti i miei amici ed i miei familiari faranno il tifo per me e, sotto sotto, anche per il Giovinazzo C5, la squadra in cui gioco - ammette Mongelli -. Sarà una partita bellissima, sarà motivo d'orgoglio per tutto il movimento pugliese, ma al contempo sarà una gara difficile che ci farà capire come stiamo e se siamo sulla strada giusta».
Ma il Giovinazzo C5 è il Giovinazzo C5, e il laterale biancoverde è deciso a non fare sconti a nessuno: «La classifica dice che il girone F del campionato di serie B è molto equilibrato - prosegue - e dunque non possiamo permetterci passi falsi e distrazioni di alcun tipo. In un derby attesissimo come quello di oggi (l'ultimo andò in scena nel lontano 2013, ndr) saranno i dettagli a fare la differenza ed il nostro unico obiettivo sarà quello di vincere».
Sarà una partita che richiamerà al PalaPoli il pubblico delle grandi occasioni (non meno di 200 i tifosi attesi da Giovinazzo, a cui sarà garantito un intero settore, ndr), con le Aquile Molfetta del giovinazzese Giuseppe Barbolla che attenderanno la banda del tecnico Roberto Chiereghin, reduce da tre risultati utili di fila, e che si presenterà a Molfetta al gran completo.
«Avere in campo gente come Rafinha, Josè David, Piscitelli, Morgade e capitan Depalma ti rassicura. Loro sono dei grandissimi campioni e qui vedo un gruppo coeso, con giocatori che sono prima di tutto uomini veri ed una società che mi piace e che non ho nessuna intenzione di cambiare», assicura Mongelli, l'ex che uno scherzetto lo sogna davvero.
«Spero di far bene e dare un contributo alla mia squadra, soprattutto in una partita così importante come quella di domani. Il PalaPoli può farmi esultare? A Molfetta ci sono cresciuto e ringrazio davvero chi ha creduto in me, ma questo non lo so, è un gesto istintivo legato alla sensazione del momento. Non importa chi segnerà. Io sono pronto, l'importante è la vittoria».