Giovinazzo C5, caccia all'impresa col Barletta
Biancoverdi al PalaPansini contro la capolista Cristian. Ma sarà ancora emergenza
venerdì 8 gennaio 2016
11.51
Si riparte dall'infausto match di Putignano «per noi s'è trattato di un passo indietro rispetto alle ultime uscite», ha ammesso a caldo Roberto Chiereghin, ma in casa Giovinazzo C5 c'è comunque fiducia.
Il club di Antonio Carlucci vuol crederci fino all'ultima sirena, nonostante il pesante gap tecnico tra le due squadre, nonostante le numerose assenze che condizioneranno le scelte del tecnico. Domani pomeriggio, al PalaPansini contro il Cristian Barletta dell'ex Binetti (inizio alle ore 16.00), il Giovinazzo C5 vuol giocarsi le proprie chance, facendo affidamento sulla spinta del proprio pubblico: «Per noi è un onore giocare contro una squadra così forte - confessa Chiereghin -. Hanno raccolto tanto, 31 punti su 33 disponibili, avendo pareggiato una sola partita, e detengono il primato della difesa meno battuta del girone F di serie B con sole 23 reti subite».
Serve un miracolo, lo sanno tutti, ma crederci fino alla fine non costa niente. «Sin dal mio arrivo abbiamo intrapreso un cammino di crescita composto da tanti gradini. E quello di sabato sarà un gradino un po' più alto degli altri», continua l'allenatore lo scorso anno proprio sulla panca del Cristian: «L'annata scorsa fa parte del passato, ormai non conta più. Rimangono però tanti bei ricordi di una stagione entusiasmante, ricca di soddisfazioni, ma conclusa male. Non sarò emozionato, penso di aver accumulato tanti anni dietro di me che mi hanno garantito una corteccia dura».
L'apporto dei tifosi biancoverdi (da Barletta è previsto un vero e proprio esodo, nda) che sono tornati ad innamorarsi del futsal giovinazzese potrebbe risultare decisivo in un pomeriggio complicato non soltanto per l'oggettivo valore della formazione biancorossa: «I giocatori del Cristian, a livello individuale, sono in grado di creare superiorità numerica e dunque di cambiare le sorti della partita. Quale giocatore toglierei al Barletta? Sicuramente Garrote - risponde senza esitazioni Chiereghin, - a cui sono molto affezionato perché l'ho allenato l'anno scorso».
Dal canto suo, l'allenatore del Giovinazzo C5 (che recupererà Giancola dopo il turno di squalifica) dovrà fare a meno di quattro pedine: oltre agli infortunati Marzella (Gaetano) e Piscitelli, mancheranno anche Catucci (alle prese con una lombalgia) e l'influenzato De Palma (Michele). Ma nonostante ciò la squadra è carica, l'ex Chiereghin scalpita: «Affrontiamo una grossa squadra, ma ci stiamo preparando per metterli in difficoltà».
Tutto è pronto, caccia all'impresa.
Il club di Antonio Carlucci vuol crederci fino all'ultima sirena, nonostante il pesante gap tecnico tra le due squadre, nonostante le numerose assenze che condizioneranno le scelte del tecnico. Domani pomeriggio, al PalaPansini contro il Cristian Barletta dell'ex Binetti (inizio alle ore 16.00), il Giovinazzo C5 vuol giocarsi le proprie chance, facendo affidamento sulla spinta del proprio pubblico: «Per noi è un onore giocare contro una squadra così forte - confessa Chiereghin -. Hanno raccolto tanto, 31 punti su 33 disponibili, avendo pareggiato una sola partita, e detengono il primato della difesa meno battuta del girone F di serie B con sole 23 reti subite».
Serve un miracolo, lo sanno tutti, ma crederci fino alla fine non costa niente. «Sin dal mio arrivo abbiamo intrapreso un cammino di crescita composto da tanti gradini. E quello di sabato sarà un gradino un po' più alto degli altri», continua l'allenatore lo scorso anno proprio sulla panca del Cristian: «L'annata scorsa fa parte del passato, ormai non conta più. Rimangono però tanti bei ricordi di una stagione entusiasmante, ricca di soddisfazioni, ma conclusa male. Non sarò emozionato, penso di aver accumulato tanti anni dietro di me che mi hanno garantito una corteccia dura».
L'apporto dei tifosi biancoverdi (da Barletta è previsto un vero e proprio esodo, nda) che sono tornati ad innamorarsi del futsal giovinazzese potrebbe risultare decisivo in un pomeriggio complicato non soltanto per l'oggettivo valore della formazione biancorossa: «I giocatori del Cristian, a livello individuale, sono in grado di creare superiorità numerica e dunque di cambiare le sorti della partita. Quale giocatore toglierei al Barletta? Sicuramente Garrote - risponde senza esitazioni Chiereghin, - a cui sono molto affezionato perché l'ho allenato l'anno scorso».
Dal canto suo, l'allenatore del Giovinazzo C5 (che recupererà Giancola dopo il turno di squalifica) dovrà fare a meno di quattro pedine: oltre agli infortunati Marzella (Gaetano) e Piscitelli, mancheranno anche Catucci (alle prese con una lombalgia) e l'influenzato De Palma (Michele). Ma nonostante ciò la squadra è carica, l'ex Chiereghin scalpita: «Affrontiamo una grossa squadra, ma ci stiamo preparando per metterli in difficoltà».
Tutto è pronto, caccia all'impresa.