Futsal Giovinazzo: terminerà quest’anno il purgatorio in C2?
La formazione di Depalma punta ad un piazzamento nella griglia play-off
venerdì 24 ottobre 2014
13.52
Il Futsal Giovinazzo vuol insediarsi nei piani alti del raggruppamento A di serie C2. Il sogno di vivere un torneo ad alta quota è del presidente Pino Germinario che non ha per nulla perso l'abitudine a vincere.
La lezione dello scorso anno è stata pienamente assimilata e accantonata dalla rinnovata voglia di volare. La squadra, registrata dalla lucida regia di Giuseppe Abbattista e vivacizzata dalle reti di Francesco Papapicco e Giuseppe Pipitone, iscrive di diritto il quintetto di Paolo Depalma nell'elenco dei collettivi desiderosi di centrare l'obiettivo della C1. L'organico annovera anche i portieri Luigi Messere, Giuseppe Piscitelli, Alessandro Bologna e Angelo Giovanni Bonvino, i difensori Daniele Debiase, Michele Marrano e Mimmo Caccavo, i laterali Antonio Labianca, Francesco Cuccinella, Guglielmo Grosso e Giuseppe Degennaro e i pivot Alessandro Guerra, Federico Fiorentino, Francesco Piscitelli, Vito Fornari e Alessio Depalo. All'alba del campionato di C2 (si parte sabato pomeriggio alle ore 16.00 con la trasferta di Bisceglie al cospetto del Nettuno) a parlare è il tecnico Paolo Depalma: «Che ruolo avrà il Giovinazzo? Beh questo sarà il campo a dirlo. Io posso assicurare che in noi c'è l'ambizione giusta per fare bene. Però dobbiamo ancora dimostrare quello che siamo capaci di fare». Ma il Futsal Giovinazzo s'è posto un obiettivo? «Certamente. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la classifica delle ultime stagioni e di inserirci nelle zone alte. Io ritengo che le condizioni ci siano tutte e che ci siano anche i mezzi per farlo».
Il Giovinazzo degli ultimi anni si è piazzato sempre nelle zone basse della C2. È azzardato dire che adesso puntate ai primi posti della classifica? «Lavoriamo per migliorare quanto fatto in passato e per non ripetere gli errori commessi in precedenza. Conquistare una posizione di prestigio è nei miei piani. Lottiamo per l'alta classifica, anche con l'apporto di gente navigata come Giuseppe Abbattista, ma io non sono abituato a fare dei proclami. Le parole, rispetto a quello che dice il campo, non contano nulla».
La lezione dello scorso anno è stata pienamente assimilata e accantonata dalla rinnovata voglia di volare. La squadra, registrata dalla lucida regia di Giuseppe Abbattista e vivacizzata dalle reti di Francesco Papapicco e Giuseppe Pipitone, iscrive di diritto il quintetto di Paolo Depalma nell'elenco dei collettivi desiderosi di centrare l'obiettivo della C1. L'organico annovera anche i portieri Luigi Messere, Giuseppe Piscitelli, Alessandro Bologna e Angelo Giovanni Bonvino, i difensori Daniele Debiase, Michele Marrano e Mimmo Caccavo, i laterali Antonio Labianca, Francesco Cuccinella, Guglielmo Grosso e Giuseppe Degennaro e i pivot Alessandro Guerra, Federico Fiorentino, Francesco Piscitelli, Vito Fornari e Alessio Depalo. All'alba del campionato di C2 (si parte sabato pomeriggio alle ore 16.00 con la trasferta di Bisceglie al cospetto del Nettuno) a parlare è il tecnico Paolo Depalma: «Che ruolo avrà il Giovinazzo? Beh questo sarà il campo a dirlo. Io posso assicurare che in noi c'è l'ambizione giusta per fare bene. Però dobbiamo ancora dimostrare quello che siamo capaci di fare». Ma il Futsal Giovinazzo s'è posto un obiettivo? «Certamente. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la classifica delle ultime stagioni e di inserirci nelle zone alte. Io ritengo che le condizioni ci siano tutte e che ci siano anche i mezzi per farlo».
Il Giovinazzo degli ultimi anni si è piazzato sempre nelle zone basse della C2. È azzardato dire che adesso puntate ai primi posti della classifica? «Lavoriamo per migliorare quanto fatto in passato e per non ripetere gli errori commessi in precedenza. Conquistare una posizione di prestigio è nei miei piani. Lottiamo per l'alta classifica, anche con l'apporto di gente navigata come Giuseppe Abbattista, ma io non sono abituato a fare dei proclami. Le parole, rispetto a quello che dice il campo, non contano nulla».