Equitazione, il salto di Gabriel Maria Marino vale la medaglia d'oro

Il 12enne cavaliere di Giovinazzo sale sul gradino più alto del podio al Trofeo Pony alla Fiera Cavalli di Verona

venerdì 17 novembre 2023 16.42
A cura di La Redazione
È Gabriel Maria Marino, cavaliere di Giovinazzo, a conquistare la medaglia d'oro alla 125esima edizione di Fiera Cavalli, l'evento che si svolge ogni anno a Verona: il 12enne, in sella al cavallo Zibro, ha sbaragliato la concorrenza, forte di 45 cavalieri e di amazzoni giunti da tutt'Italia, conquistando il gradino più alto del podio.

Un successo, quello del giovane talento giovinazzese, che ha fatto segnare 88 punti nella sua categoria, l'individuale del Trofeo Pony, con gli ostacoli alti 1 metro, che riempie la Puglia equestre intera di una gioia immensa. Un tributo a chi in questo ragazzino, che ha cominciato a cavalcare meno di un anno fa, come a tutti quelli della scuderia Giovanni De Trizio di Bitonto, ci aveva creduto con tutto il suo impegno, nel ricordo del suo istruttore Davide Cantatore, scomparso da poco.

Il salto di Gabriel Maria Marino vale la medaglia d'oro
Il salto di Gabriel Maria Marino vale la medaglia d'oro
Il salto di Gabriel Maria Marino vale la medaglia d'oro
Il salto di Gabriel Maria Marino vale la medaglia d'oro
Il salto di Gabriel Maria Marino vale la medaglia d'oro
Il salto di Gabriel Maria Marino vale la medaglia d'oro

Un vuoto che, in un'arena gremita, Maide Candido, sua compagna di vita e lavoro, è riuscita a colmare, portando Marino a vincere. Lei, con coraggio, è partita, con la famiglia e il suo intero team per concludere la stagione con Fiera Cavalli, una manifestazione a cui partecipa soltanto il meglio dell'equitazione internazionale, con ricchi montepremi per le categorie superiori, proprio come sognava l'istruttore di Bitonto, a cui il cavaliere di Giovinazzo ha voluto dedicare la propria vittoria.

«Ci siamo fatti forza e abbiamo deciso - il racconto di Candido - di portare a termine la stagione, nonostante le difficoltà. Marino aveva la guerra in testa e voleva vincere per lui, per Davide - ha continuato - è scoppiato in pianto dopo la ricognizione e dopo aver vinto. Ha dedicato la sua firma sul muro dei vincitori a Davide».