De Pergola, Azzollini sbotta: «Torneremo al San Pio»

Dichiarazioni esplosive dai vertici societari: «Il calcio giovinazzese non è tutelato»

sabato 10 ottobre 2015 13.14
Quella del 4 ottobre scorso (finita 0-1 per il Real Siti) è stata l'ultima gara disputata dal Giovinazzo del tecnico Amedeo Savoni sulla terra battuta del Raffaele De Pergola.

L'annuncio arriva direttamente dal presidente Corrado Azzollini, che in un'intervista rilasciata alla giornalista Marianna La Forgia sulla Gazzetta del Mezzogiorno, quest'oggi in edicola, si è detto pronto a riportare la squadra sul rettangolo verde del San Pio, l'impianto barese che ospita le partite casalinghe delle principali formazioni del settore giovanile dell'FC Bari 1908: «Torneremo a San Pio», dichiara.

L'imprenditore molfettese, a capo della Draka Production, società di produzione cinematografica e discografica, sottolinea: «Il calcio, a Giovinazzo, non è tutelato». E punta l'indice contro lo stato di precarietà in cui si trova tuttora l'impianto che sorge a ridosso della zona artigianale D1.1: «Torneremo a Bari finché il campo sportivo di Giovinazzo non sarà messo in regola con tutte le autorizzazioni che servono».

Al momento, infatti, il Raffaele De Pergola è senza agibilità, quindi non può ospitare spettatori. Nessun problema sulla conformità statica della tribuna: «Ciò che manca - hanno spiegato dagli uffici comunali - è il certificato di agibilità e il successivo nulla osta della commissione di pubblico spettacolo» atto a consentire l'accesso al pubblico.

Di qui il disco verde all'omologazione dell'impianto sportivo da parte degli ispettori del Comitato Regionale Puglia della Federazione Italiana Giuoco Calcio «unicamente finalizzata al regolare svolgimento delle partite organizzate dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, dalla Lega Nazionale Dilettanti e dal Comitato Regionale Puglia, da svolgere in assenza di pubblico ed esclusivamente riferita allo stato dei luoghi sì come verificati».

«Ma l'obbligo di giocare le partite a porte chiuse - continua Azzollini sempre sul quotidiano regionale - non fermerà chi, come domenica scorsa, è entrato comunque all'interno dell'impianto sportivo penalizzandoci e facendoci pagare una multa di 800 euro. Noi non abbiamo alcuna intenzione di rimetterci per un calcio che, a Giovinazzo, non è tutelato nè dall'Amministrazione comunale nè dalla forza pubblica che, pur se interpellata, non ha ritenuto di essere presente».

Sempre secondo Azzollini «per avere l'ok da parte della commissione di pubblico spettacolo la legge prevede che ci sia un gestore e al momento il Comune di Giovinazzo è solo proprietario del campo, ma non lo gestisce. E non lo gestisce - va avanti sempre il patron biancoverde - perché non c'è un dipendente diretto che è il custode. Una figura che non c'è mai stata, come non ci sono i responsabili della sicurezza e quelli dell'antincendio».

Il primo cittadino Tommaso Depalma, dal canto suo, ha assicurato che entro la fine del 2015 esternalizzerà, mediante un affidamento in concessione, la gestione del campo sportivo comunale. Una procedura ad evidenza pubblica che spianerebbe la strada al via libera, tra le altre, della commissione di pubblico spettacolo. Fondamentale per poter disputare eventi di qualsiasi tipo sul terreno di gioco del Raffaele De Pergola.

Intanto Corrado Azzollini ha già trovato la soluzione. Forzata, ma necessaria. Il Giovinazzo tornerà a giocare al San Pio di Bari, a partire già dal prossimo match interno con lo Sporting Ordona: «La proposta del sindaco è quella di dare al Giovinazzo la gestione pro tempore della struttura. Proposta respinta, naturalmente, per questioni economiche e per le responsabilità che ne conseguono. Vado a giocare fuori - ha concluso -, i costi sono decisamente inferiori rispetto alla gestione proposta».

Insomma, a Giovinazzo, la questione campo sportivo resta un rebus, aspettando buone notizie da Palazzo di Città.