«Dalla gavetta al Bisceglie. Adesso datemi l'A2»

Montelli: «Ventura mi ha dato fiducia e sono cresciuto grazie a lui. L'A2 era un sogno. Ora la considero un punto di partenza»

mercoledì 13 maggio 2015 15.55
A cura di Nicola Miccione
«Sono entrato a far parte del Futsal Bisceglie con la voglia di mettermi in gioco per affrontare una nuova sfida».

Vincenzo Montelli, (nella foto gentilmente concessa dall'ufficio stampa del club nerazzurro, ndr), ha lasciato in estate il Giovinazzo C5 e si è messo in testa un'idea meravigliosa. «Dove mi vedo ad aprile? A lottare per i primi posti del campionato di serie B anche se, ad essere sincero, ad inizio stagione non mi aspettavo di centrare la promozione in A2 finendo addirittura sul gradino più alto del podio». La convinzione del laterale classe '89 deriva dalla sua storia personale che passa da Giovinazzo a Modugno (tra B e A2) sino alla Nazionale italiana under 21.

A 25 anni in serie A2, la prima promozione conquistata sul campo. Come hai vissuto la stagione? «Sono stato accolto benissimo dalla nuova squadra ed ho ben presto stabilito un bel rapporto di amicizia con tutti i miei compagni. Francesco Ventura, poi, è un grande allenatore: mi ha dato fiducia e sono cresciuto grazie a lui. Abbiamo lavorato sodo durante tutti gli allenamenti e le soddisfazioni non sono tardate ad arrivare. Abbiamo scalato la classifica di B partita dopo partita senza farci intimidire da nessun avversario. Sempre più convinti della nostra bravura e della voglia di crescere. E soprattutto non abbiamo dato a nessuno il piacere di batterci».

Forse in A2 Montelli poteva arrivarci prima, per i risultati. C'è chi con meno c'è riuscito. Ma adesso il carattere (un po' testardo) è cambiato? «Ho giocato con molta più maturità, cosciente di avere una bella responsabilità sulle spalle. Il mio carattere impaziente e testardo mi ha aiutato a superare le prime difficoltà e a puntare sempre più in alto. Sono orgoglioso dei miei risultati, ma sono convinto che ho ancora molto da imparare e migliorare. L'A2 col Futsal Bisceglie è stato un bel traguardo, ma spero di raggiungerne ancora molti altri». Il gol più bello dell'anno? «Quello segnato contro il Giovinazzo C5, nel girone d'andata. Nonostante qualche dissapore ad inizio partita, dopo la rete ho ricevuto gli applausi di tutto il Palasport».

Che cos'è il club di Antonio Carlucci per te? «Il Giovinazzo C5 resterà sempre la mia prima squadra, quella che mi ha fatto vivere le prime esperienze e le prime emozioni». Angelo Piscitelli? «È stato, con la vecchia guardia, il colpo in più a disposizione del tecnico Paolo Bavaro. Spero di giocarci presto insieme». Francesco Bonvino? La sua Virtus Rutigliano proprio sabato scorso, soccombendo a Porto San Giorgio, è stata estromessa a sorpresa dai play-off per l'A2. «È un grande, dentro e fuori dal campo. Ha disputato una gran bella stagione».

Che cos'è il Futsal Bisceglie per te? «Una società da ringraziare non solo per avermi regalato questo immenso appagamento sportivo, ma anche per avermi incoraggiato come atleta e supportato come persona. Mi sono sentito parte di una vera famiglia e non ho alcuna intenzione, per il momento, di abbandonarla». Dove t'immagini a settembre? «Sempre a Bisceglie, in serie A2. Penso di essermi guadagnato la riconferma sul campo segnando anche 16 reti e quindi spero di essere confermato con la maglia del Futsal. Mi piacerebbe continuare quest'avventura. L'A2 per me era un sogno: ora la considero un punto di partenza».