Che bomba dal Brasile: Felipe Alves ha scelto il Giovinazzo C5
È il nuovo laterale e pivot. La sua volontà ha favorito il passaggio alla corte di Magalhaes
venerdì 2 agosto 2019
6.30
È il sud America, in queste afose settimane d'estate, il centro della prestigiosa campagna acquisti del Giovinazzo C5 di Antonio Carlucci. Dopo l'arrivo di Douglas Alvaralhão dos Santos, Manuel Nazzareno Gómez e Luca Priori, il club di via Sanseverino ha sganciato dal Brasile una bomba che stravolgerà ben presto il futsal mercato italiano.
Il direttore generale Sabino Samele, infatti, ha stupito tutti mettendo gli occhi e ben presto le mani sull'italo brasiliano Felipe Alves. L'idea, decisamente suggestiva, è stata quella di approfittare di un classe '99, ma con tecnica, fisico e carattere da big, per fare un colpo utilissimo alla causa biancoverde. Si parla spesso di duttilità, il tecnico Marcelo Magalhaes è stato chiaro. Atleti bravi, capaci di giocare in più posizioni del campo. Ecco come si spiega la bomba di mercato arrivata dal Brasile.
Se si parla di duttilità, nel panorama italiano il primo nome è quello del laterale e pivot nato a Jaraguá do Sul, in Brasile, lo scorso anno in serie A2 con la maglia del Futsal Marigliano, dopo aver militato nel Jaraguá Futsal, aver calcato i parquet della Liga Nacional de Futsal, sempre in Brasile, ed essere arrivato, nel 2017, in Italia: qui, con l'under 18 della Virtus Romanina, è giunto sul gradino più alto del podio nel campionato regionale, mentre con la rappresentativa del Lazio ha trionfato nel Trofeo delle Regioni prima di transitare nella Roma C5.
«Ricopro i ruoli di laterale ma soprattutto di pivot - afferma il 20enne, coetaneo e amico di Luca Priori -. Mi piace stare davanti e fare tanti gol (ne ha segnati 40 nelle ultime due stagioni, nda). E poi non riesco a star fermo neanche quando sto fermo - ride -. Cerco sempre di scegliere l'opzione giusta per la squadra. Sono un ragazzo che non molla mai e se sono qui è perché voglio vincere e basta».
Già, perché Felipe Alves ha scelto il Giovinazzo C5? «Sono stato convinto dalla serietà del progetto, dalla professionalità dell'intera dirigenza e dalla presenza dell'allenatore. Con lui, nel mio primo anno in Italia, con l'under 18 della Virtus Romanina, ho imparato tanto, grazie a lui ho acquisito molto», dice ancora l'atleta, molto caratteriale.
«Sì, è vero - conferma -. Sono uno che vuole vincere sempre e sono convinto di essere nel posto giusto. E poi Giovinazzo è bella: ci sono stato solo un giorno e mi ricorda alcuni scorci del mio Brasile, col suo mare calmo e limpido, spiagge meravigliose ed una vita tranquilla. Sono sicuro che mi sentirò a mio agio».
E il Giovinazzo C5 lo aspetta. La sfida non è assolutamente facile, ma il progetto e le ambizioni societarie lo stuzzicano. Giovinazzo è una piazza sedotta dal futsal e mai abbandonata dal suo presidente, da 18 anni ininterrottamente al timone del club e recentemente premiato a Roma.
«I miei obiettivi - conclude Felipe Alves - sono gli stessi della società: centrare la promozione in serie A2 e qualificarsi alla Final Eight di Coppa Italia e farò di tutto, insieme ai miei compagni, per raggiungere il double serie A2-Final Eight. Lo merita la squadra e lo staff tecnico, lo merita la società, lo meritano i tifosi, da sempre il vero sesto uomo in campo. Io non posso far altro che promettere il massimo impegno, la maglia sudata e tanti gol». Soprattutto, tanti gol.
Il direttore generale Sabino Samele, infatti, ha stupito tutti mettendo gli occhi e ben presto le mani sull'italo brasiliano Felipe Alves. L'idea, decisamente suggestiva, è stata quella di approfittare di un classe '99, ma con tecnica, fisico e carattere da big, per fare un colpo utilissimo alla causa biancoverde. Si parla spesso di duttilità, il tecnico Marcelo Magalhaes è stato chiaro. Atleti bravi, capaci di giocare in più posizioni del campo. Ecco come si spiega la bomba di mercato arrivata dal Brasile.
Se si parla di duttilità, nel panorama italiano il primo nome è quello del laterale e pivot nato a Jaraguá do Sul, in Brasile, lo scorso anno in serie A2 con la maglia del Futsal Marigliano, dopo aver militato nel Jaraguá Futsal, aver calcato i parquet della Liga Nacional de Futsal, sempre in Brasile, ed essere arrivato, nel 2017, in Italia: qui, con l'under 18 della Virtus Romanina, è giunto sul gradino più alto del podio nel campionato regionale, mentre con la rappresentativa del Lazio ha trionfato nel Trofeo delle Regioni prima di transitare nella Roma C5.
«Ricopro i ruoli di laterale ma soprattutto di pivot - afferma il 20enne, coetaneo e amico di Luca Priori -. Mi piace stare davanti e fare tanti gol (ne ha segnati 40 nelle ultime due stagioni, nda). E poi non riesco a star fermo neanche quando sto fermo - ride -. Cerco sempre di scegliere l'opzione giusta per la squadra. Sono un ragazzo che non molla mai e se sono qui è perché voglio vincere e basta».
Già, perché Felipe Alves ha scelto il Giovinazzo C5? «Sono stato convinto dalla serietà del progetto, dalla professionalità dell'intera dirigenza e dalla presenza dell'allenatore. Con lui, nel mio primo anno in Italia, con l'under 18 della Virtus Romanina, ho imparato tanto, grazie a lui ho acquisito molto», dice ancora l'atleta, molto caratteriale.
«Sì, è vero - conferma -. Sono uno che vuole vincere sempre e sono convinto di essere nel posto giusto. E poi Giovinazzo è bella: ci sono stato solo un giorno e mi ricorda alcuni scorci del mio Brasile, col suo mare calmo e limpido, spiagge meravigliose ed una vita tranquilla. Sono sicuro che mi sentirò a mio agio».
E il Giovinazzo C5 lo aspetta. La sfida non è assolutamente facile, ma il progetto e le ambizioni societarie lo stuzzicano. Giovinazzo è una piazza sedotta dal futsal e mai abbandonata dal suo presidente, da 18 anni ininterrottamente al timone del club e recentemente premiato a Roma.
«I miei obiettivi - conclude Felipe Alves - sono gli stessi della società: centrare la promozione in serie A2 e qualificarsi alla Final Eight di Coppa Italia e farò di tutto, insieme ai miei compagni, per raggiungere il double serie A2-Final Eight. Lo merita la squadra e lo staff tecnico, lo merita la società, lo meritano i tifosi, da sempre il vero sesto uomo in campo. Io non posso far altro che promettere il massimo impegno, la maglia sudata e tanti gol». Soprattutto, tanti gol.