Benemerenze sportive: premiato Antonio Carlucci
Il presidente del Giovinazzo Calcio a 5 e dirigente federale celebrato a Roma per i suoi 20 anni di attività
mercoledì 26 giugno 2019
Un premio alla passione di Antonio Carlucci, da 18 anni ininterrottamente al timone del Giovinazzo Calcio a 5, un uomo che, nell'epoca del disincanto, riesce ad innamorarsi (ancora) di qualcosa. E ciò si colora ancor di più di un significante splendido associandolo alla "dimensione futsal" della Puglia.
Un amore passionale, intenso, a volte anche folle verso il club da lui stesso fondato nel 2001. È questa la sintesi del prestigioso riconoscimento consegnato, in qualità di dirigente federale per i suoi 20 anni di attività, al presidente del Giovinazzo C5, durante la cerimonia delle Benemerenze della Lega Nazionale Dilettanti tenutasi nella sala Olimpico dell'Holiday Inn Eur Parco dei Medici di Roma, abituale teatro dell'appuntamento.
Un riconoscimento consegnato dal numero uno della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, dal presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina, insieme al presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito Roberto Tisci, ai dirigenti federali con almeno 20 anni di attività, ai dirigenti di società con almeno 20 anni di attività ed alle società con almeno 75 e 100 di attività che negli anni hanno lavorato al servizio del futsal con passione e professionalità.
Tra questi anche Antonio Carlucci, mosso esclusivamente dall'amore per la sua città e per il futsal. «Amor mi mosse…». Verso dantesco. Un amor, giustappunto. Che ha portato i biancoverdi sino alla serie A2 (correva l'anno 2007). Ma che non ci fa mai dimenticare la risposta a due fatidiche domande, tristemente perdute nel futsal di oggi, fatto di cambi di casacca interessati e fallimenti premeditati: chi siamo? Da dove veniamo?
Il Giovinazzo C5, nato dalle ceneri della gloriosa San Tarcisio grazie ad un gruppo di giovani animatori (parrocchiali) della chiesa San Giuseppe, è partito – nel 2001 – dal campionato di serie C. Che ricordi, il sabato pomeriggio, su quei campi dove si giocava a calci più che a calcio. Una dimensione di futsal autentica e genuina. E poi la gavetta serve. Sempre e in ogni ambito. Antonio Carlucci è partito dal basso.
Che poi, in realtà, guardando i numeri…
Tre campionati di serie A2 (l'ultimo nel 2009/10), dodici di serie B (campionato in cui i giovinazzesi gareggeranno anche nella prossima regular season) e tre tornei di serie C. Ed ancora: semifinalista di Coppa Italia di serie A2 nel 2008/09, tre partecipazioni ai play-off (nel 2010/11, nel 2011/12 e nel 2016/17), quattro alla Coppa Italia di serie B (nel 2010/11, nel 2016/17, nel 2017/18 e nel 2018/19) e due alla Coppa Divisione (nel 2017/18 e nel 2018/19).
Un sorriso sincero quello di Antonio Carlucci. Senza maschere, senza filtri. In un saggio trait d'union di oculatezza e sano realismo. Sognare è bello e giusto. Dobbiamo sognare. Ma senza mai perder di vista ciò che abbiamo davanti. Altrimenti il nostro più bel sogno diverrà la nostra più terribile ossessione. A Roma è stata dunque premiata l'attività di un dirigente dalla storia lunghissima, a coronamento di un lungo percorso fatto di attaccamento e di impegno.
Il Diploma di Benemerenza è la più importante onorificenza della Federazione Italiana Giuoco Calcio e della Lega Nazionale Dilettanti ed è un riconoscimento di alto valore simbolico, ma è soprattutto una testimonianza sull'importanza del ruolo delle società che costituiscono la base e la colonna portante del sistema calcio italiano. Un premio alla passione ed alla tenacia, ma anche alla fedeltà ed al senso di appartenenza.
Antonio Carlucci, il presidente di una solida realtà. Perché l'astratto è importante, essenziale. Ma è poi la concretezza a materiare ciò che (e chi) siamo. Splende un bel sole nel futsal di Giovinazzo, grazie a lui. La spontaneità di tener fede alle proprie radici da 18 anni. La bellezza di un vessillo, il PalaPansini riboccante di tifo e di entusiasmo, le note dell'inno ufficiale che scalda il cuore, i colori biancoverdi, il sorriso di un bambino per un gol. È qui il futsal.
È questa la sua intrinseca e naturale dimensione. La grande bellezza è nel far le cose semplici, nel sorridere insieme, nel gioire insieme, nel mangiare e nel bere insieme. E il (sacrosanto) merito va dato al presidente Antonio Carlucci ed al suo grande lavoro, un instancabile impegno che è stato premiato a Roma con una meritatissima copertina.
Perché Antonio Carlucci a Giovinazzo (dove il futsal - l'unica palla che rotola in paese - incontra la vita vera, dove lo sport è ancora vita vera), rappresenta il bello del futsal, la spina dorsale che sostiene tutto con la gente che ti chiama "Presidente" per le vie del paese. Con, per e tra la gente. Da 20 anni…
Un amore passionale, intenso, a volte anche folle verso il club da lui stesso fondato nel 2001. È questa la sintesi del prestigioso riconoscimento consegnato, in qualità di dirigente federale per i suoi 20 anni di attività, al presidente del Giovinazzo C5, durante la cerimonia delle Benemerenze della Lega Nazionale Dilettanti tenutasi nella sala Olimpico dell'Holiday Inn Eur Parco dei Medici di Roma, abituale teatro dell'appuntamento.
Un riconoscimento consegnato dal numero uno della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, dal presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina, insieme al presidente del Settore Giovanile e Scolastico Vito Roberto Tisci, ai dirigenti federali con almeno 20 anni di attività, ai dirigenti di società con almeno 20 anni di attività ed alle società con almeno 75 e 100 di attività che negli anni hanno lavorato al servizio del futsal con passione e professionalità.
Tra questi anche Antonio Carlucci, mosso esclusivamente dall'amore per la sua città e per il futsal. «Amor mi mosse…». Verso dantesco. Un amor, giustappunto. Che ha portato i biancoverdi sino alla serie A2 (correva l'anno 2007). Ma che non ci fa mai dimenticare la risposta a due fatidiche domande, tristemente perdute nel futsal di oggi, fatto di cambi di casacca interessati e fallimenti premeditati: chi siamo? Da dove veniamo?
Il Giovinazzo C5, nato dalle ceneri della gloriosa San Tarcisio grazie ad un gruppo di giovani animatori (parrocchiali) della chiesa San Giuseppe, è partito – nel 2001 – dal campionato di serie C. Che ricordi, il sabato pomeriggio, su quei campi dove si giocava a calci più che a calcio. Una dimensione di futsal autentica e genuina. E poi la gavetta serve. Sempre e in ogni ambito. Antonio Carlucci è partito dal basso.
Che poi, in realtà, guardando i numeri…
Tre campionati di serie A2 (l'ultimo nel 2009/10), dodici di serie B (campionato in cui i giovinazzesi gareggeranno anche nella prossima regular season) e tre tornei di serie C. Ed ancora: semifinalista di Coppa Italia di serie A2 nel 2008/09, tre partecipazioni ai play-off (nel 2010/11, nel 2011/12 e nel 2016/17), quattro alla Coppa Italia di serie B (nel 2010/11, nel 2016/17, nel 2017/18 e nel 2018/19) e due alla Coppa Divisione (nel 2017/18 e nel 2018/19).
Un sorriso sincero quello di Antonio Carlucci. Senza maschere, senza filtri. In un saggio trait d'union di oculatezza e sano realismo. Sognare è bello e giusto. Dobbiamo sognare. Ma senza mai perder di vista ciò che abbiamo davanti. Altrimenti il nostro più bel sogno diverrà la nostra più terribile ossessione. A Roma è stata dunque premiata l'attività di un dirigente dalla storia lunghissima, a coronamento di un lungo percorso fatto di attaccamento e di impegno.
Il Diploma di Benemerenza è la più importante onorificenza della Federazione Italiana Giuoco Calcio e della Lega Nazionale Dilettanti ed è un riconoscimento di alto valore simbolico, ma è soprattutto una testimonianza sull'importanza del ruolo delle società che costituiscono la base e la colonna portante del sistema calcio italiano. Un premio alla passione ed alla tenacia, ma anche alla fedeltà ed al senso di appartenenza.
Antonio Carlucci, il presidente di una solida realtà. Perché l'astratto è importante, essenziale. Ma è poi la concretezza a materiare ciò che (e chi) siamo. Splende un bel sole nel futsal di Giovinazzo, grazie a lui. La spontaneità di tener fede alle proprie radici da 18 anni. La bellezza di un vessillo, il PalaPansini riboccante di tifo e di entusiasmo, le note dell'inno ufficiale che scalda il cuore, i colori biancoverdi, il sorriso di un bambino per un gol. È qui il futsal.
È questa la sua intrinseca e naturale dimensione. La grande bellezza è nel far le cose semplici, nel sorridere insieme, nel gioire insieme, nel mangiare e nel bere insieme. E il (sacrosanto) merito va dato al presidente Antonio Carlucci ed al suo grande lavoro, un instancabile impegno che è stato premiato a Roma con una meritatissima copertina.
Perché Antonio Carlucci a Giovinazzo (dove il futsal - l'unica palla che rotola in paese - incontra la vita vera, dove lo sport è ancora vita vera), rappresenta il bello del futsal, la spina dorsale che sostiene tutto con la gente che ti chiama "Presidente" per le vie del paese. Con, per e tra la gente. Da 20 anni…