Barletta Calcio, presentata l'iscrizione in Lega Pro
La domanda d'ammissione di Giuseppe Perpignano cancella le speranze di Corrado Azzollini
mercoledì 1 luglio 2015
10.05
Quando tutto sembrava finito, quando sembrava sul punto di dire addio al Barletta, Giuseppe Perpignano ha estratto l'ennesimo coniglio dal cilindro iscrivendo il Barletta Calcio, anche se con una documentazione incompleta, al campionato di Lega Pro.
L'immobiliarista genovese, giunto a Firenze ieri mattina in occasione dell'assemblea di Lega, è riuscito a trovare i 42mila euro necessari a pagare quantomeno la tassa di iscrizione al campionato, requisito minimo per presentare la domanda. Oltre a questo, però, più nulla. Non ci sarebbe traccia, infatti, dei 400mila euro di fidejussione, delle liberatorie dei calciatori, degli emolumenti allo staff e degli avvenuti pagamenti all'erario, senza contare la mancata disponibilità dello stadio "Cosimo Puttilli".
Ora, Perpignano vedrà respingersi la domanda presentata, e previo il versamento di 9mila euro potrà inoltrare ricorso al fine di ottenere altre due settimane di tempo per mettersi in regola e portare a termine quella che sembra davvero una missione impossibile. Il pallino del gioco resta dunque nelle mani dell'immobiliarista genovese, con buona pace di coloro i quali, Corrado Azzollini in primis, erano alla finestra con in mano progetti per eventuali ripartenze dalla serie D.
Una prospettiva a cui era fortemente interessato il numero uno del Giovinazzo: «Ma adesso non più - si limita a dire -. Non sarebbe possibile». In questo momento, salvo colpi di scena, il Barletta potrebbe iscriversi al principale campionato dilettantistico solo rilevando il titolo sportivo di una società che ha maturato sul campo il diritto a partecipare alla prossima serie D.
L'immobiliarista genovese, giunto a Firenze ieri mattina in occasione dell'assemblea di Lega, è riuscito a trovare i 42mila euro necessari a pagare quantomeno la tassa di iscrizione al campionato, requisito minimo per presentare la domanda. Oltre a questo, però, più nulla. Non ci sarebbe traccia, infatti, dei 400mila euro di fidejussione, delle liberatorie dei calciatori, degli emolumenti allo staff e degli avvenuti pagamenti all'erario, senza contare la mancata disponibilità dello stadio "Cosimo Puttilli".
Ora, Perpignano vedrà respingersi la domanda presentata, e previo il versamento di 9mila euro potrà inoltrare ricorso al fine di ottenere altre due settimane di tempo per mettersi in regola e portare a termine quella che sembra davvero una missione impossibile. Il pallino del gioco resta dunque nelle mani dell'immobiliarista genovese, con buona pace di coloro i quali, Corrado Azzollini in primis, erano alla finestra con in mano progetti per eventuali ripartenze dalla serie D.
Una prospettiva a cui era fortemente interessato il numero uno del Giovinazzo: «Ma adesso non più - si limita a dire -. Non sarebbe possibile». In questo momento, salvo colpi di scena, il Barletta potrebbe iscriversi al principale campionato dilettantistico solo rilevando il titolo sportivo di una società che ha maturato sul campo il diritto a partecipare alla prossima serie D.