Barletta Calcio, iscrizione ritirata. Ma Azzollini si defila

Archiviata la parentesi Perpignano, il Barletta deve voltare pagina e puntare alla D

giovedì 2 luglio 2015 9.52
Il Barletta è fuori dalla Lega Pro, dopo una mattinata di indiscrezioni circa la presunta irregolarità dell'iscrizione presentata da Giuseppe Perpignano (comunque incompleta) nella giornata di ieri, è stato lo stesso immobiliarista genovese a decidere di gettare la spugna ritirando l'iscrizione.

«La piazza non mi accetta, sembra che tutto quello che faccio non sia visto bene e perciò ho deciso di lasciare» ha affermato Perpignano ai microfoni di Amica 9 fugando ogni dubbio sulla sua decisione. «Il rammarico - ha aggiunto l'immobiliarista genovese - è che ci sono altre realtà nella nostra stessa condizione, ma mi sono ritrovato solo in questa stato ed ora chissà, Barletta potrà essere contenta di essersi liberata di me».

Ora, la parola passa all'Amministrazione comunale che dovrà scegliere la soluzione migliore per permettere al Barletta di ripartire dalle categorie dilettantistiche. Ma per fare tutto ciò ci sarà bisogno di una società sana e pronta. Al momento le ipotesi e le voci conducono ai nomi di Pasquale Di Cosola e Nicola Canonico, non più a quello di Corrado Azzollini, imprenditore molfettese di nascita ma giovinazzese d'adozione.

Il numero uno del Giovinazzo, infatti, non è andato oltre una manifestazione d'interesse. Insomma, il titolare della Draka Production s.r.l. (che sarebbe stato affiancato nell'avventura biancorossa da due imprenditori romani, nda) e che in un primo momento sembrava «seriamente interessato - sono sue parole - a vagliare una ripartenza dalla serie D», sembra essersi defilato, lasciando definitivamente il campo.

Sullo sfondo, dunque, rimangono solo Pasquale Di Cosola e Nicola Canonico, tutti per ricominciare dai Dilettanti, mentre Corrado Azzollini sembra intenzionato a proseguire la sua avventura a Giovinazzo, nel prossimo campionato di Promozione. Più complicata, invece, l'ipotesi di un ripescaggio in Eccellenza: «È molto difficile - ammette Marco Milano, diesse dei biancoverdi - soprattutto se sarà confermato il format a 16 squadre».

«Tuttavia - termina - noi siamo vigili, attendiamo l'evoluzione delle varie situazioni che si sono create e chiederemo il ripescaggio in Eccellenza».