ZES, le opposizioni a Sindaco e maggioranza: «Siamo alla farsa!»
Da PD e PVA sottolineano come Depalma sia ormai «divenuto tristemente portavoce di Iannone»
venerdì 15 febbraio 2019
05.00
«Abbiamo letto con stupore i comunicati stampa del Sindaco e dell'onnipresente Consigliere Iannone sul consiglio comunale straordinario da noi richiesto sulla esclusione del territorio del comune di Giovinazzo dalla ZES Adriatica. Il Sindaco, divenuto tristemente portavoce di Iannone e di Forza Italia (sic!), si è spinto ad accusarci di contraddittorietà. Siamo alla farsa!».
Così Partito Democratico e PrimaVera Alternativa nell'incipit di un loro comunicato stampa che intende fare nuova chiarezza sulla discussa tematica della Zona Economica Speciale Adriatica, in cui Giovinazzo non è rientrata. Il Consiglio comunale di una settimana fa aveva approvato un documento all'unanimità che impegna l'Amministrazione comunale a provare ad entrarvici, con le opposizioni pronte a supportare l'azione del governo cittadino nelle stanze dei bottoni in Regione Puglia. Ciascun Consigliere, infatti, dovrà cercare una significativa sponda nel suo gruppo referente a livello regionale per permettere a Giovinazzo di trovare asilo all'interno di un'area che inevitabilmente attirerebbe investimenti.
Su questo tema la maggioranza si era mostrata tiepida, asserendo anche in comunicati ed interviste successivamente rilasciati, che le possibilità di entrare nella ZES senza aree infrastrutturate all'uopo sono davvero minime e le speranze ridotte al lumicino.
Da PD e PVA sostengono invece il contrario e replicano sia alla nota del Sindaco sia alle dichiarazioni rilasciateci all'indomani della massima assise dal capogruppo forzista, Ruggero Iannone.
«Siamo arrivati al tragicomico punto - sottolineano le forze di opposizione - che chi (Sindaco e maggioranza) finora non è stato capace di far inserire alcuna porzione del territorio comunale nella ZES Adriatica e non ha mai interloquito con la Regione (Giovinazzo, al contrario di Bitonto, Gravina, Altamura, etc, non ha fatto richiesta di entrare nella ZES!) consideri contraddittorio il comportamento di forze politiche che, dinanzi a tale inerzia amminstrativa ed all'assenza di qualsivoglia visione di sviluppo economico-produttivo per la città, hanno indicato invece ben tre aree del territorio comunale da inserire, sin da subito, nella ZES Adriatica: area industriale delle ex AFP, zona D2 e area contermine al Lugo Terminal!
Incredibile poi - prosegue la nota congiunta - che queste accuse provengano da chi nei sei mesi successivi alla delibera regionale n. 1441 del 2 agosto scorso non abbia avuto nulla da ridire sulla esclusione della sua città da questa irripetibile occasione di rilancio economico per il Mezzogiorno! Se non fosse stato per le opposizioni nessuno avrebbe saputo degli straordinari benefici delle ZES (credito di imposta fino a 50 milioni di euro, semplificazioni amministrative, esenzioni Irap, IMU, Tasi e Tari) e delle incredibili potenzialità dell'ASI Giovinazzo – Bitonto (come riferito dal direttore tecnico dell'ASI, dr. Mariani, sono moltissime le imprese pronte a fare importanti investimenti).
Secondo loro - è la presa di distanza netta da quanto affermato dalla maggioranza - i giovinazzesi dovrebbero limitarsi a fare il tifo per i Comuni limitrofi, affinché le loro aree rientrino nella Zes Adriatica! Agli altri comuni investimenti, progettazioni e crescita produttiva, a Giovinazzo, invece, nulla!».
La conclusione del comunicato stampa è eloquente e non lascia spazio a possibili interlocuzioni tra le parti: «A noi questi "giochini" politici non interessano, perché quel che per noi conta è che il territorio di Giovinazzo entri a far parte della ZES Adriatica!».
Due visioni differenti, molto lontane, su cui sarà difficile lavorare per creare una sintesi. Ma adesso c'è un documento del Consiglio comunale che inchioda tutti a fare un passo in avanti per cercare di riaprire un filo diretto con la Regione. Quanto ai risultati, raggiungibili o meno, da PD e PVA hanno fatto bene intendere che sarebbe assurdo arrendersi senza averci nemmeno provato.
Così Partito Democratico e PrimaVera Alternativa nell'incipit di un loro comunicato stampa che intende fare nuova chiarezza sulla discussa tematica della Zona Economica Speciale Adriatica, in cui Giovinazzo non è rientrata. Il Consiglio comunale di una settimana fa aveva approvato un documento all'unanimità che impegna l'Amministrazione comunale a provare ad entrarvici, con le opposizioni pronte a supportare l'azione del governo cittadino nelle stanze dei bottoni in Regione Puglia. Ciascun Consigliere, infatti, dovrà cercare una significativa sponda nel suo gruppo referente a livello regionale per permettere a Giovinazzo di trovare asilo all'interno di un'area che inevitabilmente attirerebbe investimenti.
Su questo tema la maggioranza si era mostrata tiepida, asserendo anche in comunicati ed interviste successivamente rilasciati, che le possibilità di entrare nella ZES senza aree infrastrutturate all'uopo sono davvero minime e le speranze ridotte al lumicino.
Da PD e PVA sostengono invece il contrario e replicano sia alla nota del Sindaco sia alle dichiarazioni rilasciateci all'indomani della massima assise dal capogruppo forzista, Ruggero Iannone.
«Siamo arrivati al tragicomico punto - sottolineano le forze di opposizione - che chi (Sindaco e maggioranza) finora non è stato capace di far inserire alcuna porzione del territorio comunale nella ZES Adriatica e non ha mai interloquito con la Regione (Giovinazzo, al contrario di Bitonto, Gravina, Altamura, etc, non ha fatto richiesta di entrare nella ZES!) consideri contraddittorio il comportamento di forze politiche che, dinanzi a tale inerzia amminstrativa ed all'assenza di qualsivoglia visione di sviluppo economico-produttivo per la città, hanno indicato invece ben tre aree del territorio comunale da inserire, sin da subito, nella ZES Adriatica: area industriale delle ex AFP, zona D2 e area contermine al Lugo Terminal!
Incredibile poi - prosegue la nota congiunta - che queste accuse provengano da chi nei sei mesi successivi alla delibera regionale n. 1441 del 2 agosto scorso non abbia avuto nulla da ridire sulla esclusione della sua città da questa irripetibile occasione di rilancio economico per il Mezzogiorno! Se non fosse stato per le opposizioni nessuno avrebbe saputo degli straordinari benefici delle ZES (credito di imposta fino a 50 milioni di euro, semplificazioni amministrative, esenzioni Irap, IMU, Tasi e Tari) e delle incredibili potenzialità dell'ASI Giovinazzo – Bitonto (come riferito dal direttore tecnico dell'ASI, dr. Mariani, sono moltissime le imprese pronte a fare importanti investimenti).
Secondo loro - è la presa di distanza netta da quanto affermato dalla maggioranza - i giovinazzesi dovrebbero limitarsi a fare il tifo per i Comuni limitrofi, affinché le loro aree rientrino nella Zes Adriatica! Agli altri comuni investimenti, progettazioni e crescita produttiva, a Giovinazzo, invece, nulla!».
La conclusione del comunicato stampa è eloquente e non lascia spazio a possibili interlocuzioni tra le parti: «A noi questi "giochini" politici non interessano, perché quel che per noi conta è che il territorio di Giovinazzo entri a far parte della ZES Adriatica!».
Due visioni differenti, molto lontane, su cui sarà difficile lavorare per creare una sintesi. Ma adesso c'è un documento del Consiglio comunale che inchioda tutti a fare un passo in avanti per cercare di riaprire un filo diretto con la Regione. Quanto ai risultati, raggiungibili o meno, da PD e PVA hanno fatto bene intendere che sarebbe assurdo arrendersi senza averci nemmeno provato.