ZES, intervento di Francesca Galizia alla Camera dei Deputati
Si tratta di un primo storico discorso per la deputata giovinazzese
giovedì 17 gennaio 2019
Da tempo Giovinazzo non aveva rappresentanti in Parlamento. L'ultimo era stato tra la VII e l'VIII legislatura Tommaso Sicolo (siamo negli anni '70), in realtà di origine bitontina. Ieri, 16 gennaio 2019, è toccato a Francesca Galizia, deputata del MoVimento 5 Stelle, far sentire la sua voce nell'aula di Montecitorio in diretta Rai, evento a suo modo storico per una cittadina di 20.000 abitanti.
Il suo intervento, durante il question time dedicato alle risposte dei Ministri alle interrogazioni parlamentari, verteva sulle cosiddette ZES, le Zone Economiche Speciali, un nuovo strumento per rilanciare l'economia di alcune aree del Paese. Francesca Galizia, in realtà, non ha posto un quesito, ma è intervenuta a supporto dell'azione dell'Esecutivo, sottolineando la bontà delle nuove disposizioni governative in materia. Il tutto, dopo che Aldo Penna aveva illustrato il punto e il Ministro per il Sud, la salentina Barbara Lezzi, aveva dato la sua risposta.
«Le manifesto innanzitutto tutta la mia soddisfazione per il lavoro che Lei sta portando avanti per lo sviluppo del Sud - ha detto la deputata rivolgendosi al Ministro -. Apprezziamo tutti molto il suo impegno messo nella realizzazione della semplificazione burocratica per le Zone Economiche Speciali, volta a renderle operative in tempi più brevi rispetto a quelli attuali e abbiamo accolto con entusiasmo l'annuncio dell'emendamento presentato al Decreto Legge sulle semplificazioni.
Con tale emendamento - ha spiegato Francesca Galizia - si introduce per le Zone Economiche Speciali (ZES) e per le Zone Logistiche Speciali (ZLS) un nuovo meccanismo che garantirà sia l'individuazione di misure di semplificazione, sia l'accesso agli interventi di urbanizzazione primaria, più rapidi e tempestivi alle imprese insediate in queste aree.
Stiamo parlando di aree del Sud collegate a zone portuali - è stata la sottolineatura - che saranno destinatarie d'importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative e che comporteranno un significativo sviluppo delle imprese già insediate o potenzialmente insediabili, attraendo anche investimenti dall'estero.
Le ZES rappresentano, pertanto, un importantissimo strumento con il quale rilanciare il Mezzogiorno.
Con le ZES sarà possibile avviare nelle regioni del Sud (Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata e Puglia, ma anche in Abruzzo, Molise e Sardegna) una crescita della competitività ed un generale rafforzamento di tutto il tessuto produttivo - è il pensiero dell'esponente pentastellata - attraverso l'aumento degli investimenti anche stranieri, l'aumento delle esportazioni, la creazione di nuovi posti di lavoro, l'aumento dell'innovazione».
Francesca Galizia, sul finire del suo breve ed incisivo intervento, ha quindi puntato la sua attenzione sullo snellimento delle procedure burocratiche connesse alla creazione delle ZES, fattore assai importante per il rilancio delle aree più svantaggiate del Paese: «Grazie al suo impegno - ha detto rivolgendosi ancora a Barbara Lezzi - sarà fatto un altro importante passo in avanti in tema di sburocratizzazione, che consentirà di semplificare notevolmente la procedura di accesso a tutti quei servizi ritenuti essenziali per il nostro Sud.
Riuscendo, infatti, ad accedere ai servizi in maniera più diretta e facilitata - è stata la chiosa - potremmo iniziare a sperare in una nuova dinamica territoriale in grado di colmare quel divario ormai storico e conclamato tra Nord e Sud».
Il suo intervento, durante il question time dedicato alle risposte dei Ministri alle interrogazioni parlamentari, verteva sulle cosiddette ZES, le Zone Economiche Speciali, un nuovo strumento per rilanciare l'economia di alcune aree del Paese. Francesca Galizia, in realtà, non ha posto un quesito, ma è intervenuta a supporto dell'azione dell'Esecutivo, sottolineando la bontà delle nuove disposizioni governative in materia. Il tutto, dopo che Aldo Penna aveva illustrato il punto e il Ministro per il Sud, la salentina Barbara Lezzi, aveva dato la sua risposta.
«Le manifesto innanzitutto tutta la mia soddisfazione per il lavoro che Lei sta portando avanti per lo sviluppo del Sud - ha detto la deputata rivolgendosi al Ministro -. Apprezziamo tutti molto il suo impegno messo nella realizzazione della semplificazione burocratica per le Zone Economiche Speciali, volta a renderle operative in tempi più brevi rispetto a quelli attuali e abbiamo accolto con entusiasmo l'annuncio dell'emendamento presentato al Decreto Legge sulle semplificazioni.
Con tale emendamento - ha spiegato Francesca Galizia - si introduce per le Zone Economiche Speciali (ZES) e per le Zone Logistiche Speciali (ZLS) un nuovo meccanismo che garantirà sia l'individuazione di misure di semplificazione, sia l'accesso agli interventi di urbanizzazione primaria, più rapidi e tempestivi alle imprese insediate in queste aree.
Stiamo parlando di aree del Sud collegate a zone portuali - è stata la sottolineatura - che saranno destinatarie d'importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative e che comporteranno un significativo sviluppo delle imprese già insediate o potenzialmente insediabili, attraendo anche investimenti dall'estero.
Le ZES rappresentano, pertanto, un importantissimo strumento con il quale rilanciare il Mezzogiorno.
Con le ZES sarà possibile avviare nelle regioni del Sud (Calabria, Campania, Sicilia, Basilicata e Puglia, ma anche in Abruzzo, Molise e Sardegna) una crescita della competitività ed un generale rafforzamento di tutto il tessuto produttivo - è il pensiero dell'esponente pentastellata - attraverso l'aumento degli investimenti anche stranieri, l'aumento delle esportazioni, la creazione di nuovi posti di lavoro, l'aumento dell'innovazione».
Francesca Galizia, sul finire del suo breve ed incisivo intervento, ha quindi puntato la sua attenzione sullo snellimento delle procedure burocratiche connesse alla creazione delle ZES, fattore assai importante per il rilancio delle aree più svantaggiate del Paese: «Grazie al suo impegno - ha detto rivolgendosi ancora a Barbara Lezzi - sarà fatto un altro importante passo in avanti in tema di sburocratizzazione, che consentirà di semplificare notevolmente la procedura di accesso a tutti quei servizi ritenuti essenziali per il nostro Sud.
Riuscendo, infatti, ad accedere ai servizi in maniera più diretta e facilitata - è stata la chiosa - potremmo iniziare a sperare in una nuova dinamica territoriale in grado di colmare quel divario ormai storico e conclamato tra Nord e Sud».