Zanzare, blatte e topi, aumentano le segnalazioni dall'ex scuola Pansini
Sono soprattutto gli scarafaggi a creare notevoli disagi. Il caldo, poi, sta provocando un'emergenza sanitaria
lunedì 17 giugno 2019
Insetti, topi, zanzare e persino blatte. Il caldo di questi giorni in città, nei pressi dell'ex scuola Giuseppina Pansini, sta provocando un'emergenza sanitaria. Sono decine le segnalazioni giunte in redazione da parte di cittadini e ristoratori esasperati dalla presenza di questi ospiti indesiderati.
La situazione più critica - dopo le segnalazioni siamo andati a verificare di persona - si registra soprattutto tra piazzale Leichardt, via Fossato e via Salvemini dove residenti e commercianti della zona chiedono una non più rinviabile azione di disinfestazione anti-larvale, deblattizzazione e derattizzazione all'interno dell'ormai dismesso immobile, già intitolato alla pittrice Giuseppina Pansini, lasciato alla piena ed assoluta incuria.
Da anni, infatti, l'ex scuola materna attende un intervento di riconversione che non è mai partito. Attraverso una determina, la n. 32 del 31 marzo 2016, il Comune di Giovinazzo propose l'edificazione su quel suolo di un parcheggio a più livelli, con diversi piani interrati, e, contestualmente, uno spazio attrezzato per il centro scientifico per la cura delle tartarughe marine. A distanza di qualche mese, però, questo proposito è svanito nel nulla.
Poi non è successo altro. Lasciato dagli studenti, lo stabile è ridotto sempre più a ricettacolo di ogni tipo di rifiuti, imbrattato, violato e pericoloso. Si trova a pochi passi da piazzale Leichardt, inaugurato nel 2017 e decantato, tra le altre, come speciale attrattiva turistica della città. «Quell'immobile - è lo sfogo di chi abita in zona - cade a pezzi sotto il peso dell'incuria. Ormai i calcinacci che crollano sono all'ordine del giorno. Ignorare quel degrado è da irresponsabili».
Per quanto riguarda i ristoratori ed i gestori delle attività, invece, sono soprattutto scarafaggi e blatte a creare notevoli disagi, prendendo le sembianze di una vera e propria piaga. «Non c'è un tombino - dicono - che non è pieno di questi insetti, mentre i nostri locali, e i dehors, sono invasi dalle zanzare, che causano danni alle nostre entrate economiche. In un caso ce n'erano talmente tante che i miei clienti sono andati via mentre cenavano».
«Tra scarafaggi, blatte, zanzare e topi qui c'è un problema sanitario - terminano -. Chi dispone di una sala interna riesce a far fronte al problema, ma per quelli con i tavoli all'esterno è una tragedia. È indecente continuare ad ignorare questo problema, ma è anche giusto informare i clienti: non è colpa dei ristoratori».
La situazione più critica - dopo le segnalazioni siamo andati a verificare di persona - si registra soprattutto tra piazzale Leichardt, via Fossato e via Salvemini dove residenti e commercianti della zona chiedono una non più rinviabile azione di disinfestazione anti-larvale, deblattizzazione e derattizzazione all'interno dell'ormai dismesso immobile, già intitolato alla pittrice Giuseppina Pansini, lasciato alla piena ed assoluta incuria.
Da anni, infatti, l'ex scuola materna attende un intervento di riconversione che non è mai partito. Attraverso una determina, la n. 32 del 31 marzo 2016, il Comune di Giovinazzo propose l'edificazione su quel suolo di un parcheggio a più livelli, con diversi piani interrati, e, contestualmente, uno spazio attrezzato per il centro scientifico per la cura delle tartarughe marine. A distanza di qualche mese, però, questo proposito è svanito nel nulla.
Poi non è successo altro. Lasciato dagli studenti, lo stabile è ridotto sempre più a ricettacolo di ogni tipo di rifiuti, imbrattato, violato e pericoloso. Si trova a pochi passi da piazzale Leichardt, inaugurato nel 2017 e decantato, tra le altre, come speciale attrattiva turistica della città. «Quell'immobile - è lo sfogo di chi abita in zona - cade a pezzi sotto il peso dell'incuria. Ormai i calcinacci che crollano sono all'ordine del giorno. Ignorare quel degrado è da irresponsabili».
Per quanto riguarda i ristoratori ed i gestori delle attività, invece, sono soprattutto scarafaggi e blatte a creare notevoli disagi, prendendo le sembianze di una vera e propria piaga. «Non c'è un tombino - dicono - che non è pieno di questi insetti, mentre i nostri locali, e i dehors, sono invasi dalle zanzare, che causano danni alle nostre entrate economiche. In un caso ce n'erano talmente tante che i miei clienti sono andati via mentre cenavano».
«Tra scarafaggi, blatte, zanzare e topi qui c'è un problema sanitario - terminano -. Chi dispone di una sala interna riesce a far fronte al problema, ma per quelli con i tavoli all'esterno è una tragedia. È indecente continuare ad ignorare questo problema, ma è anche giusto informare i clienti: non è colpa dei ristoratori».