Xylella e gelate nelle campagne: le posizioni di Damascelli e Amati
L'olio giovinazzese resta di qualità, ma la stagione olivicola in corso sembra non essere tra le migliori per resa
mercoledì 12 dicembre 2018
Dati allarmanti dopo la riunione della IV Commissione Agricoltura della Regione Puglia che ha fatto il punto sulla situazione del comparto agricolo pugliese quasi al termine della campagna olivicola che si preannuncia una delle più disastrose del secolo, sebbene l'olio giovinazzese e di tutto il Nord barese resta tra i migliori della nazione per qualità.
«Perdite fino al 95% del prodotto – ha denunciato il vicepresidente della IV Commissione consiliare, il Consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli (in foto con Nino Marmo durante un colloquio con le associazioni di categoria, ndr) - un bilancio drammatico quello delle gelate che lo scorso febbraio hanno inferto un colpo durissimo ad aziende agricole, frantoi e oleifici cooperativi. Servono misure straordinarie per sostenere il settore, e la situazione è talmente compromessa da richiedere la massima attenzione da parte del Governo regionale. Per questo ho depositato una richiesta di audizione, in IV Commissione Agricoltura, del presidente della Giunta Emiliano, oltre che dell'Assessore regionale Di Gioia, del direttore del Dipartimento regionale e dei rappresentanti del settore agricolo, delle centrali cooperative e dei frantoiani».
«La paralisi del comparto olivicolo – ha aggiunto - riguarda aziende agricole, frantoi singoli, oleifici cooperativi e, a cascata, operai stagionali addetti alla raccolta e dipendenti a tempo indeterminato. A causa di una delle peggiori campagne olivicole di sempre, la raccolta è durata solo pochi giorni e diverse aziende hanno già concluso l'attività; altre non hanno neppure iniziato a lavorare.
L'assoluta eccezionalità della calamità di fine febbraio 2018 - ha poi proseguito il Consigliere bitontino - sta portando al collasso l'intero sistema e avrà pesanti ripercussioni in ogni settore produttivo e commerciale della Puglia, con la conseguenza di un disagio sociale dilagante. Cosa chiediamo alla Giunta Emiliano? Di mettere in campo misure straordinarie, di trovare risorse per sostenere il settore ed attivare indennizzi e sussidi per produttori e trasformatori, per favorire l'accesso al credito e prevedere ammortizzatori sociali per i lavoratori. Ma non basta: alla Giunta chiediamo anche di far valere le ragioni del mondo olivicolo in sede di Conferenza Stato-Regioni, affinché il Ministero riconosca lo stato di calamità naturale e stanzi risorse finanziarie straordinarie».
«L'audizione in Commissione Agricoltura – ha concluso Damascelli - sarà un momento importante per fare il punto su quest'apolitica crisi olivicola, con gli attori del mondo agricolo e la Regione Puglia. Per questo il presidente Emiliano non deve mancare».
E intanto si allarga la diffusione della Xylella, ormai giunta alle porte di Fasano, mai arrestata nel Salento e che sembra poter arrivare a creare danni nel barese, dove imprenditori ed agricoltori rivendicano a gran voce le loro corrette procedure di prevenzione.
«Non c'è nessun progetto di ricerca sulla Xylella che abbia documentato risultati apprezzabili su metodi di prevenzione o di contenimento. Le cose che si sentono dire o propagandare sui progetti Silecc e Scortichini in particolare, non si ritrovano in nessuna relazione o atto depositati presso la Regione». Lo dichiara il presidente della commissione regionale Bilancio, Fabiano Amati (PD), con riferimento a notizie non meglio identificate su sperimentazioni in grado di prevenire e contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa.
«La Regione Puglia – prosegue - ha finanziato diversi progetti di ricerca e sperimentazione finalizzati alla prevenzione e al contenimento del complesso del disseccamento rapido dell'olivo. Allo stato per alcuni progetti è stata depositata la relazione finale e per altri una relazione intermedia o una richiesta di proroga. Tra i progetti di ricerca finanziati ve ne sono due, Silecc e Accordo Regione-Crea (Scortichini), riportati più volte e sorprendentemente con esiti entusiastici nelle comunicazioni alla stampa o sui canali social».
«Per quanto attiene il progetto cosiddetto Scortichini – aggiunge Amati - allo stato risulta depositata solo una richiesta di proroga sulla conclusione del lavoro e una comunicazione di mutamento dei campi di sperimentazione. Non risulta dunque alcuna relazione o comunicazione, sia pur interlocutoria, sull'esito della sperimentazione. Per quanto riguarda invece il progetto Silecc è stata depositata una relazione finale che conclude per esiti statisticamente non significativi per tutti i campioni di piante positive al batterio Xylella fastidiosa e sottoposti ai diversi trattamenti oggetto del progetto di ricerca. Risulta, dunque, difficilmente comprensibile – conclude - come possano essere posti a fondamento di entusiastica soddisfazione scientifica una mancata conclusione del lavoro e una relazione con risultati statisticamente non significativi».
Nella giornata di ieri, poi, Fabiano Amati ha anche denunciato aggressioni sui social per aver preso questa posizione.
«Perdite fino al 95% del prodotto – ha denunciato il vicepresidente della IV Commissione consiliare, il Consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli (in foto con Nino Marmo durante un colloquio con le associazioni di categoria, ndr) - un bilancio drammatico quello delle gelate che lo scorso febbraio hanno inferto un colpo durissimo ad aziende agricole, frantoi e oleifici cooperativi. Servono misure straordinarie per sostenere il settore, e la situazione è talmente compromessa da richiedere la massima attenzione da parte del Governo regionale. Per questo ho depositato una richiesta di audizione, in IV Commissione Agricoltura, del presidente della Giunta Emiliano, oltre che dell'Assessore regionale Di Gioia, del direttore del Dipartimento regionale e dei rappresentanti del settore agricolo, delle centrali cooperative e dei frantoiani».
«La paralisi del comparto olivicolo – ha aggiunto - riguarda aziende agricole, frantoi singoli, oleifici cooperativi e, a cascata, operai stagionali addetti alla raccolta e dipendenti a tempo indeterminato. A causa di una delle peggiori campagne olivicole di sempre, la raccolta è durata solo pochi giorni e diverse aziende hanno già concluso l'attività; altre non hanno neppure iniziato a lavorare.
L'assoluta eccezionalità della calamità di fine febbraio 2018 - ha poi proseguito il Consigliere bitontino - sta portando al collasso l'intero sistema e avrà pesanti ripercussioni in ogni settore produttivo e commerciale della Puglia, con la conseguenza di un disagio sociale dilagante. Cosa chiediamo alla Giunta Emiliano? Di mettere in campo misure straordinarie, di trovare risorse per sostenere il settore ed attivare indennizzi e sussidi per produttori e trasformatori, per favorire l'accesso al credito e prevedere ammortizzatori sociali per i lavoratori. Ma non basta: alla Giunta chiediamo anche di far valere le ragioni del mondo olivicolo in sede di Conferenza Stato-Regioni, affinché il Ministero riconosca lo stato di calamità naturale e stanzi risorse finanziarie straordinarie».
«L'audizione in Commissione Agricoltura – ha concluso Damascelli - sarà un momento importante per fare il punto su quest'apolitica crisi olivicola, con gli attori del mondo agricolo e la Regione Puglia. Per questo il presidente Emiliano non deve mancare».
E intanto si allarga la diffusione della Xylella, ormai giunta alle porte di Fasano, mai arrestata nel Salento e che sembra poter arrivare a creare danni nel barese, dove imprenditori ed agricoltori rivendicano a gran voce le loro corrette procedure di prevenzione.
«Non c'è nessun progetto di ricerca sulla Xylella che abbia documentato risultati apprezzabili su metodi di prevenzione o di contenimento. Le cose che si sentono dire o propagandare sui progetti Silecc e Scortichini in particolare, non si ritrovano in nessuna relazione o atto depositati presso la Regione». Lo dichiara il presidente della commissione regionale Bilancio, Fabiano Amati (PD), con riferimento a notizie non meglio identificate su sperimentazioni in grado di prevenire e contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa.
«La Regione Puglia – prosegue - ha finanziato diversi progetti di ricerca e sperimentazione finalizzati alla prevenzione e al contenimento del complesso del disseccamento rapido dell'olivo. Allo stato per alcuni progetti è stata depositata la relazione finale e per altri una relazione intermedia o una richiesta di proroga. Tra i progetti di ricerca finanziati ve ne sono due, Silecc e Accordo Regione-Crea (Scortichini), riportati più volte e sorprendentemente con esiti entusiastici nelle comunicazioni alla stampa o sui canali social».
«Per quanto attiene il progetto cosiddetto Scortichini – aggiunge Amati - allo stato risulta depositata solo una richiesta di proroga sulla conclusione del lavoro e una comunicazione di mutamento dei campi di sperimentazione. Non risulta dunque alcuna relazione o comunicazione, sia pur interlocutoria, sull'esito della sperimentazione. Per quanto riguarda invece il progetto Silecc è stata depositata una relazione finale che conclude per esiti statisticamente non significativi per tutti i campioni di piante positive al batterio Xylella fastidiosa e sottoposti ai diversi trattamenti oggetto del progetto di ricerca. Risulta, dunque, difficilmente comprensibile – conclude - come possano essere posti a fondamento di entusiastica soddisfazione scientifica una mancata conclusione del lavoro e una relazione con risultati statisticamente non significativi».
Nella giornata di ieri, poi, Fabiano Amati ha anche denunciato aggressioni sui social per aver preso questa posizione.