Xylella, Coldiretti alza la voce dopo i focolai a Brindisi
C'è paura per una diffusione dell'infezione anche al barese
venerdì 12 febbraio 2016
0.07
Premessa d'obbligo: nel nostro territorio la Xylella non c'è, lo ha attestato anche la Procura della Repubblica di Lecce, e la nostra produzione è stata di grande qualità.
Tuttavia la diffusione dell'infezione anche nel brindisino, dopo aver colpito le colture salentine, preoccupa e non poco i vertici pugliesi di Coldiretti che chiedono di «intensificare la lotta alla sputacchina», insetto principale causa della diffusione della moria di ulivi, onde evitare una sua espansione al resto della regione.
Secondo il Presidente pugliese di Coldiretti, Gianni Cantele, infatti, «Va data una risposta tempestiva all'esigenza di salvare gli ulivi sani e monitorare costantemente l'eventuale evoluzione dello stato di salute di quelli infetti, portando a termine le buone pratiche sia nelle aree private che pubbliche, perché migliorano lo stato di salute di alberi e terreno e sono utili al controllo della "sputacchina", come anche l'impiego di sostanze biologiche e biodinamiche e reti anti-insetto. La notizia diffusa dal TGR Puglia circa nuovi focolai e infezioni certificate dall'osservatorio fitosanitario regionale a San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico e Cellino San Marco - ha proseguito - non possono non destare forte preoccupazione. Il Piano anti- Xylella va perfezionato e immediatamente messo in pratica, per aiutare gli attori economici del territorio che da tre anni aspettano invano misure per il contenimento della malattia e di prevenzione».
Cantele, vista la diffusione della malattia, vuol vederci chiaro ed ha chiesto al Governatore regionale, Michele Emiliano, un incontro in tempi brevi, per comprendere il da farsi. Anche dalle nostre parti più di qualcuno inizia a temere una diffusione, nonostante nel barese le misure per evitare questa infestazione siano praticate da anni, cosa che, secondo alcuni esperti, sarebbe mancata in altre zone.
Il Presidente pugliese di Coldiretti però ha voluto anche porre l'accento sulle buone pratiche da perseguire, dando il giusto peso e valore alla produzione olearia della nostra provincia e della nostra regione.
«Al contempo, contro il danno all'immagine non si può che lavorare in maniera strategica e programmatica. Il Piano Olivicolo Nazionale dovrà sostenere – ha incalzato il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - iniziative dirette alla valorizzazione dell'olio extravergine di oliva, con particolare riguardo ad azioni divulgative per favorire la conoscenza delle proprietà nutrizionali e salutistiche degli oli extravergini di qualità. Dobbiamo evitare che al danno si aggiunga la beffa, ribadendo in ogni consesso che l'olio extravergine pugliese è di qualità eccellente e non esistono rischi sul fronte della sicurezza alimentare».
E quest'ultima parte è stata accolta con soddisfazione dai coltivatori del nostro territorio, quello tra Bitonto, Giovinazzo, Terlizzi, Ruvo e Corato, che da diversi anni stanno ottenendo riconoscimenti in tutto il mondo per la bontà della loro produzione.
Tuttavia la diffusione dell'infezione anche nel brindisino, dopo aver colpito le colture salentine, preoccupa e non poco i vertici pugliesi di Coldiretti che chiedono di «intensificare la lotta alla sputacchina», insetto principale causa della diffusione della moria di ulivi, onde evitare una sua espansione al resto della regione.
Secondo il Presidente pugliese di Coldiretti, Gianni Cantele, infatti, «Va data una risposta tempestiva all'esigenza di salvare gli ulivi sani e monitorare costantemente l'eventuale evoluzione dello stato di salute di quelli infetti, portando a termine le buone pratiche sia nelle aree private che pubbliche, perché migliorano lo stato di salute di alberi e terreno e sono utili al controllo della "sputacchina", come anche l'impiego di sostanze biologiche e biodinamiche e reti anti-insetto. La notizia diffusa dal TGR Puglia circa nuovi focolai e infezioni certificate dall'osservatorio fitosanitario regionale a San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico e Cellino San Marco - ha proseguito - non possono non destare forte preoccupazione. Il Piano anti- Xylella va perfezionato e immediatamente messo in pratica, per aiutare gli attori economici del territorio che da tre anni aspettano invano misure per il contenimento della malattia e di prevenzione».
Cantele, vista la diffusione della malattia, vuol vederci chiaro ed ha chiesto al Governatore regionale, Michele Emiliano, un incontro in tempi brevi, per comprendere il da farsi. Anche dalle nostre parti più di qualcuno inizia a temere una diffusione, nonostante nel barese le misure per evitare questa infestazione siano praticate da anni, cosa che, secondo alcuni esperti, sarebbe mancata in altre zone.
Il Presidente pugliese di Coldiretti però ha voluto anche porre l'accento sulle buone pratiche da perseguire, dando il giusto peso e valore alla produzione olearia della nostra provincia e della nostra regione.
«Al contempo, contro il danno all'immagine non si può che lavorare in maniera strategica e programmatica. Il Piano Olivicolo Nazionale dovrà sostenere – ha incalzato il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - iniziative dirette alla valorizzazione dell'olio extravergine di oliva, con particolare riguardo ad azioni divulgative per favorire la conoscenza delle proprietà nutrizionali e salutistiche degli oli extravergini di qualità. Dobbiamo evitare che al danno si aggiunga la beffa, ribadendo in ogni consesso che l'olio extravergine pugliese è di qualità eccellente e non esistono rischi sul fronte della sicurezza alimentare».
E quest'ultima parte è stata accolta con soddisfazione dai coltivatori del nostro territorio, quello tra Bitonto, Giovinazzo, Terlizzi, Ruvo e Corato, che da diversi anni stanno ottenendo riconoscimenti in tutto il mondo per la bontà della loro produzione.