Volkswagen rubate e cannibalizzate nell'agro di Giovinazzo

Il ritrovamento in località Parco di Lella, la centrale dei ricettatori scovata dalle Guardie Campestri

mercoledì 26 gennaio 2022 10.43
A cura di Nicola Miccione
Sono rapidi ed esperti. In poche ore, forse nel corso di una notte, riescono a rubare un'auto, a smontarla e a ridurla ai minimi termini per farne pezzi ed alimentare così il dinamico e redditizio mercato clandestino della vendita dei ricambi. Sono i "cannibali" delle auto, scatenati nell'area metropolitana a nord del capoluogo.

Ai proprietari non resta che constatare il furto e presentare una denuncia. Le Guardie Campestri di Giovinazzo, nel corso di due interventi, di auto cannibalizzate ne hanno scoperte altrettante, entrambe di marca Volkswagen, occultate fra gli ulivi in un'officina a cielo aperto all'interno di un fondo agricolo in località Parco di Lella, la nuova centrale dei ricettatori scoperta nelle campagne: una Polo e una T-Roc. Tutte denunciate a Giovinazzo e ritrovate sventrate nello stesso modo.

Significa, per ambedue, niente più motori, volanti, navigatori satellitari, plance, pezzi di carrozzeria, fari e centraline, ripuliti nei circuiti dei demolitori compiacenti (solo Cerignola, una città di 60.000 abitanti ha all'incirca 50 demolizioni dichiarate, nda) utilizzando documentazione soltanto apparentemente lecita. Sul posto è giunta una volante della Polizia Locale, che indaga: si pensa che dietro i due episodi - avvenuti entrambi nel corso del mese di gennaio - ci sia la stessa mano.

Per gli investigatori si tratta di una vera piaga del territorio. Solo lunedì scorso i Carabinieri hanno fermato 3 persone di Bitonto che avevano un obiettivo preciso. I furti d'auto: i tre indagati avrebbero consumato, in concorso tra loro, dieci furti di autovetture parcheggiate ad Acquaviva e, in una sola occasione, a Castellana.