Volkswagen rubate e cannibalizzate nell'agro di Giovinazzo
Il ritrovamento in località Parco di Lella, la centrale dei ricettatori scovata dalle Guardie Campestri
mercoledì 26 gennaio 2022
10.43
Sono rapidi ed esperti. In poche ore, forse nel corso di una notte, riescono a rubare un'auto, a smontarla e a ridurla ai minimi termini per farne pezzi ed alimentare così il dinamico e redditizio mercato clandestino della vendita dei ricambi. Sono i "cannibali" delle auto, scatenati nell'area metropolitana a nord del capoluogo.
Ai proprietari non resta che constatare il furto e presentare una denuncia. Le Guardie Campestri di Giovinazzo, nel corso di due interventi, di auto cannibalizzate ne hanno scoperte altrettante, entrambe di marca Volkswagen, occultate fra gli ulivi in un'officina a cielo aperto all'interno di un fondo agricolo in località Parco di Lella, la nuova centrale dei ricettatori scoperta nelle campagne: una Polo e una T-Roc. Tutte denunciate a Giovinazzo e ritrovate sventrate nello stesso modo.
Significa, per ambedue, niente più motori, volanti, navigatori satellitari, plance, pezzi di carrozzeria, fari e centraline, ripuliti nei circuiti dei demolitori compiacenti (solo Cerignola, una città di 60.000 abitanti ha all'incirca 50 demolizioni dichiarate, nda) utilizzando documentazione soltanto apparentemente lecita. Sul posto è giunta una volante della Polizia Locale, che indaga: si pensa che dietro i due episodi - avvenuti entrambi nel corso del mese di gennaio - ci sia la stessa mano.
Per gli investigatori si tratta di una vera piaga del territorio. Solo lunedì scorso i Carabinieri hanno fermato 3 persone di Bitonto che avevano un obiettivo preciso. I furti d'auto: i tre indagati avrebbero consumato, in concorso tra loro, dieci furti di autovetture parcheggiate ad Acquaviva e, in una sola occasione, a Castellana.
Ai proprietari non resta che constatare il furto e presentare una denuncia. Le Guardie Campestri di Giovinazzo, nel corso di due interventi, di auto cannibalizzate ne hanno scoperte altrettante, entrambe di marca Volkswagen, occultate fra gli ulivi in un'officina a cielo aperto all'interno di un fondo agricolo in località Parco di Lella, la nuova centrale dei ricettatori scoperta nelle campagne: una Polo e una T-Roc. Tutte denunciate a Giovinazzo e ritrovate sventrate nello stesso modo.
Significa, per ambedue, niente più motori, volanti, navigatori satellitari, plance, pezzi di carrozzeria, fari e centraline, ripuliti nei circuiti dei demolitori compiacenti (solo Cerignola, una città di 60.000 abitanti ha all'incirca 50 demolizioni dichiarate, nda) utilizzando documentazione soltanto apparentemente lecita. Sul posto è giunta una volante della Polizia Locale, che indaga: si pensa che dietro i due episodi - avvenuti entrambi nel corso del mese di gennaio - ci sia la stessa mano.
Per gli investigatori si tratta di una vera piaga del territorio. Solo lunedì scorso i Carabinieri hanno fermato 3 persone di Bitonto che avevano un obiettivo preciso. I furti d'auto: i tre indagati avrebbero consumato, in concorso tra loro, dieci furti di autovetture parcheggiate ad Acquaviva e, in una sola occasione, a Castellana.