Violenza sulle donne, la Senatrice Piarulli elogia l'incontro giovinazzese
Un post Facebook per ribadire l'impegno comune sul tema senza distinzioni di colorazione politica ed il buon lavoro dell'Ente comunale
mercoledì 28 novembre 2018
La Senatrice del MoVimento 5 Stelle, Angela Bruna Piarulli, è intervenuta sabato sera ad uno dei tanti appuntamenti giovinazzesi per celebrare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
L'esponente pentastellata ha elogiato il lavoro svolto dall'Assessorato alle Pari Opportunità, guidato da Antonella Colaluce, rimarcando in un post pubblico l'importanza di condividere un percorso comune «a prescindere dalla compagine politica». Con lei, infatti, c'era anche la collega di Forza Italia, Carmela Minuto, anch'ella impegnata in questa battaglia.
Non possono dunque esservi divisioni di sorta sul tema e Giovinazzo si è ben comportata, grazie all'ausilio di una Consulta Femminile molto attiva e della locale sezione della Fidapa, allestendo un cartellone di eventi molto intenso e che ha coinvolto amministratori, artisti, associazionismo e rete scolastica locale.
«Il MoVimento 5 Stelle - ha spiegato la Sen. Piarulli -, con il Ministro Bonafede e il Ministro Bongiorno sta portando avanti il codice rosso, ossia la corsia preferenziale per la trattazione di denunce di donne, che entro tre giorni devono essere ascoltate dalla magistratura e dalle forze dell'ordine, in modo da adottare tutte le misure necessarie a prevenire ulteriori atti di violenza».
Angela Bruna Piarulli insiste sulla necessità di prevenire e fare rete, entrando nelle scuole del Paese al fine «di procedere ad un cambiamento culturale e sociale sulla parità e rispetto dei sessi, ricordando che "l'assassino non bussa, ha le chiavi di casa"».
La Senarice dei 5 Stelle ha quindi elogiato l'importante presenza a Giovinazzo degli operatori ed operatrici dei Centri antiviolenza, che svolgono un ruolo fondamentale e quasi di frontiera per combattere il fenomeno. Dal suo partito è giunta in Senato una mozione per la formazione delle forze dell'ordine proprio sul tema, nonché una necessaria «mappatura dei centri antiviolenza».
E la buona notizia è che, con ogni probabilità, sono in arrivo dal Governo centrale circa 20 milioni di euro da distribuire alle varie regioni per finanziare case rifugio per donne stalkerizzate ed aggredite ed i loro figli e per la costituzione di nuovi centri che si occupino della violenza di genere.
L'esponente pentastellata ha elogiato il lavoro svolto dall'Assessorato alle Pari Opportunità, guidato da Antonella Colaluce, rimarcando in un post pubblico l'importanza di condividere un percorso comune «a prescindere dalla compagine politica». Con lei, infatti, c'era anche la collega di Forza Italia, Carmela Minuto, anch'ella impegnata in questa battaglia.
Non possono dunque esservi divisioni di sorta sul tema e Giovinazzo si è ben comportata, grazie all'ausilio di una Consulta Femminile molto attiva e della locale sezione della Fidapa, allestendo un cartellone di eventi molto intenso e che ha coinvolto amministratori, artisti, associazionismo e rete scolastica locale.
«Il MoVimento 5 Stelle - ha spiegato la Sen. Piarulli -, con il Ministro Bonafede e il Ministro Bongiorno sta portando avanti il codice rosso, ossia la corsia preferenziale per la trattazione di denunce di donne, che entro tre giorni devono essere ascoltate dalla magistratura e dalle forze dell'ordine, in modo da adottare tutte le misure necessarie a prevenire ulteriori atti di violenza».
Angela Bruna Piarulli insiste sulla necessità di prevenire e fare rete, entrando nelle scuole del Paese al fine «di procedere ad un cambiamento culturale e sociale sulla parità e rispetto dei sessi, ricordando che "l'assassino non bussa, ha le chiavi di casa"».
La Senarice dei 5 Stelle ha quindi elogiato l'importante presenza a Giovinazzo degli operatori ed operatrici dei Centri antiviolenza, che svolgono un ruolo fondamentale e quasi di frontiera per combattere il fenomeno. Dal suo partito è giunta in Senato una mozione per la formazione delle forze dell'ordine proprio sul tema, nonché una necessaria «mappatura dei centri antiviolenza».
E la buona notizia è che, con ogni probabilità, sono in arrivo dal Governo centrale circa 20 milioni di euro da distribuire alle varie regioni per finanziare case rifugio per donne stalkerizzate ed aggredite ed i loro figli e per la costituzione di nuovi centri che si occupino della violenza di genere.