Villetta viale Moro, nuova replica di PVA al gestore
Continua la querelle sulla gestione dell'area verde nel rione Immacolata
giovedì 21 dicembre 2017
Nuova puntata della querelle tra PrimaVera Alternativa ed il gestore della Villetta di viale Moro, quella adiacente la parrocchia Immacolata.
Il partito d'opposizione è tornato sul punto, non convinto affatto delle spiegazioni addotte dal legale rappresentante della cooperativa che gestisce l'area verde: «Con i nostri Consiglieri - scrivono nella missiva girataci in redazione dal responsabile della comunicazione, Michele Aniello - abbiamo fatto una regolare richiesta di accesso agli atti ed è del tutto evidente che le nostre denunce avevano sin dal primo momento una fondatezza inconfutabile. Il contratto sottoscritto con il Comune di Giovinazzo il 25 ottobre 2016 (Rep. 2677) - sottolinea PVA - gli imponeva il rispetto di quanto previsto dal suo progetto tecnico e dal cronoprogamma da lui stesso predisposto».
«Il gestore - continua la nota del movimento del presidente Girolamo Capurso - avrebbe dovuto realizzare, secondo un preciso cronoprogramma, un impianto di videosorveglianza, aree giochi con nuovi giochi e moduli antishock (entro il 25 ottobre 2017, un anno dalla consegna), un'area di sgambamento cani ed un campetto di bocce in terra battuta delle dimensioni regolamentari 3 × 27,50.
Inoltre - proseguono da PVA -, sin dall'apertura, il gestore avrebbe dovuto dotarsi di una polizza con massimale di almeno 200.000 € per la responsabilità civile e rispettare precisi turni di apertura giornalieri». A tal proposito PVA allega alcuni atti, che vi proponiamo, secondo cui gli impegni di cui sopra sarebbero stati presenti anche «al contratto ed al progetto del 2016 e non alla proposta progettuale presentata nella manifestazione di interesse del 2015».
La stoccata finale è tutta politica, con il riferimento a presunti silenzi complici degli amministratori: «A questo punto - si legge - l'Amministrazione comunale non può più far finta di niente e deve prendere una posizione ufficiale sul rispetto del contratto e del progetto risultato vincitore di una gara ad evidenza pubblica, perché non può permettere, ad esempio, che cittadini frequentino luoghi pubblici privi di copertura assicurativa».
PVA quindi chiede chiarezza da parte di Palazzo di Città sull'intera vicenda, senza deleghe al gestore sull'intera vicenda. Siamo quasi certi che non sarà l'ultima puntata della querelle.
PrimaVera Alternativa ci ha inviato anche in allegato gli atti che vedrete nella gallery.
Il partito d'opposizione è tornato sul punto, non convinto affatto delle spiegazioni addotte dal legale rappresentante della cooperativa che gestisce l'area verde: «Con i nostri Consiglieri - scrivono nella missiva girataci in redazione dal responsabile della comunicazione, Michele Aniello - abbiamo fatto una regolare richiesta di accesso agli atti ed è del tutto evidente che le nostre denunce avevano sin dal primo momento una fondatezza inconfutabile. Il contratto sottoscritto con il Comune di Giovinazzo il 25 ottobre 2016 (Rep. 2677) - sottolinea PVA - gli imponeva il rispetto di quanto previsto dal suo progetto tecnico e dal cronoprogamma da lui stesso predisposto».
«Il gestore - continua la nota del movimento del presidente Girolamo Capurso - avrebbe dovuto realizzare, secondo un preciso cronoprogramma, un impianto di videosorveglianza, aree giochi con nuovi giochi e moduli antishock (entro il 25 ottobre 2017, un anno dalla consegna), un'area di sgambamento cani ed un campetto di bocce in terra battuta delle dimensioni regolamentari 3 × 27,50.
Inoltre - proseguono da PVA -, sin dall'apertura, il gestore avrebbe dovuto dotarsi di una polizza con massimale di almeno 200.000 € per la responsabilità civile e rispettare precisi turni di apertura giornalieri». A tal proposito PVA allega alcuni atti, che vi proponiamo, secondo cui gli impegni di cui sopra sarebbero stati presenti anche «al contratto ed al progetto del 2016 e non alla proposta progettuale presentata nella manifestazione di interesse del 2015».
La stoccata finale è tutta politica, con il riferimento a presunti silenzi complici degli amministratori: «A questo punto - si legge - l'Amministrazione comunale non può più far finta di niente e deve prendere una posizione ufficiale sul rispetto del contratto e del progetto risultato vincitore di una gara ad evidenza pubblica, perché non può permettere, ad esempio, che cittadini frequentino luoghi pubblici privi di copertura assicurativa».
PVA quindi chiede chiarezza da parte di Palazzo di Città sull'intera vicenda, senza deleghe al gestore sull'intera vicenda. Siamo quasi certi che non sarà l'ultima puntata della querelle.
PrimaVera Alternativa ci ha inviato anche in allegato gli atti che vedrete nella gallery.