Villa Comunale: bagni ancora off-limits
Nuovamente distrutti dai vandali. Su Facebook lo sdegno del primo cittadino
lunedì 31 agosto 2015
14.29
I vandali non si fermano più. Si allunga l'elenco dei raid notturni ai danni dei servizi igienici della Villa Comunale.
La banda di teppisti, dopo aver rotto il lucchetto della porta principale, ha fatto tappa nei bagni pubblici. Il risultato è sempre lo stesso, ormai da mesi: water e lavandini distrutti e resi inutilizzabili. «Purtroppo - lo sdegno del primo cittadino Tommaso Depalma pubblicato oggi su Facebook - esistono soggetti che certamente non ci rendono orgogliosi delle loro gesta. E mi riferisco a chi volutamente e stupidamente ha nuovamente devastato i bagni della villa Palombella che da oggi provvederemo a risistemare».
Intanto Palazzo di Città, di conseguenza, ha comunicato l'immediata chiusura fino ad avvenuto ripristino per inagibilità dei servizi igienici, non nuovi a questo genere di attenzioni. «Ho perso il conto - continua Depalma - di quante volte siamo dovuti intervenire e considerata questa deprecabile abitudine, credo che forse dovremmo rivedere la situazione in maniera radicale».
È sempre più pesante, infatti, il conto presentato al Comune di Giovinazzo per riparare i danni provocati dalle incursioni vandaliche in una città in balia di comportamenti irrazionali. Una Giovinazzo dove la noia, l'alcool e gli stupefacenti spingono i giovani, soprattutto nel polmone verde più esteso della città, a devastare le opere pubbliche: dal busto di Giuseppe Palombella ai bagni pubblici sino al parco giochi.
«È un dolore - conclude Depalma - pensare di dover spendere risorse pubbliche per "controllare" un bagno pubblico». I vandali, è bene ricordarlo, immiseriscono la città. Le loro incursioni sottraggono risorse ad altri capitoli di spesa, dalla manutenzione delle strade e dei marciapiedi, a quella delle aree a verde e dei luoghi di aggregazione.
Il consueto appello, ogni qualvolta si avvertono rumori sospetti, è quello di avvisare le forze dell'ordine (080.394.20.10 i Carabinieri della locale Stazione, 080.394.20.14, la Polizia Locale). Una chiamata costa pochissimo, ma può permettere di dare un volto a chi violenta i beni pubblici.
La banda di teppisti, dopo aver rotto il lucchetto della porta principale, ha fatto tappa nei bagni pubblici. Il risultato è sempre lo stesso, ormai da mesi: water e lavandini distrutti e resi inutilizzabili. «Purtroppo - lo sdegno del primo cittadino Tommaso Depalma pubblicato oggi su Facebook - esistono soggetti che certamente non ci rendono orgogliosi delle loro gesta. E mi riferisco a chi volutamente e stupidamente ha nuovamente devastato i bagni della villa Palombella che da oggi provvederemo a risistemare».
Intanto Palazzo di Città, di conseguenza, ha comunicato l'immediata chiusura fino ad avvenuto ripristino per inagibilità dei servizi igienici, non nuovi a questo genere di attenzioni. «Ho perso il conto - continua Depalma - di quante volte siamo dovuti intervenire e considerata questa deprecabile abitudine, credo che forse dovremmo rivedere la situazione in maniera radicale».
È sempre più pesante, infatti, il conto presentato al Comune di Giovinazzo per riparare i danni provocati dalle incursioni vandaliche in una città in balia di comportamenti irrazionali. Una Giovinazzo dove la noia, l'alcool e gli stupefacenti spingono i giovani, soprattutto nel polmone verde più esteso della città, a devastare le opere pubbliche: dal busto di Giuseppe Palombella ai bagni pubblici sino al parco giochi.
«È un dolore - conclude Depalma - pensare di dover spendere risorse pubbliche per "controllare" un bagno pubblico». I vandali, è bene ricordarlo, immiseriscono la città. Le loro incursioni sottraggono risorse ad altri capitoli di spesa, dalla manutenzione delle strade e dei marciapiedi, a quella delle aree a verde e dei luoghi di aggregazione.
Il consueto appello, ogni qualvolta si avvertono rumori sospetti, è quello di avvisare le forze dell'ordine (080.394.20.10 i Carabinieri della locale Stazione, 080.394.20.14, la Polizia Locale). Una chiamata costa pochissimo, ma può permettere di dare un volto a chi violenta i beni pubblici.