Via Marina, nulla osta all'inizio dei lavori
Assenso anche della Soprintendenza Archeologica
venerdì 8 maggio 2015
03.16
Il nodo via Marina sembra essere sciolto. I lavori di riqualificazione della più bella passeggiata sul mare dell'intera costa nord barese possono finalmente partire.
È questo il senso del parere inviato dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia al Comune di Giovinazzo lo scorso 30 aprile. In precedenza l'Ente tarantino, competente sugli scavi effettuati in quell'area, interpellato anche dalla locale Pro Loco, aveva opposto un diniego. I lavori avrebbero intaccato le antiche mura aragonesi rinvenute al di sotto della sede stradale.
L'Amministrazione Comunale si era così fatta sentire per il tramite dello studio Russo, progettista dell'intera opera, asserendo che il progetto di abbassamento dell'attuale livello dei marciapiedi per creare sedute vista mare, non avrebbe arrecato nessun danno alle mura. Questione di centimetri, ma tanto bastava per non accettare il parere della Soprintendenza Archeologica.
La stesso Comune di Giovinazzo aveva quindi chiesto ed ottenuto un tavolo di confronto tra gli esperti della Soprintendenza tarantina e quella barese alle Belle Arti e Paesaggio, che invece si era sin da subito detta favorevole alla cantierizzazione.
Il 9 aprile scorso il nuovo sopralluogo alla presenza di tecnici ed esperti delle due Soprintendenze. Da tutto ciò scaturisce la lettera che vi riportiamo, scritta dalla Soprintendenza Archeologica: «alla luce del sopralluogo effettuato il 9.04.2015 - si legge - e di cui si è redatto verbale agli atti di questo ufficio, con il n. 4554 del 27.04.2015, visti i pareri espressi dalla Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio per le province di Bari, BAT e Foggia [...], preso atto che la variazione progettuale individuata in seguito alle risultanze delle indagini archeologiche risulta tale da garantire la tutela delle strutture murarie esistenti e rinvenute, questa Soprintendenza non ravvisa, per quanto di competenza, motivi ostativi all'esecuzione dei lavori in questione, riservandosi di fornire in corso d'opera eventuali ulteriori prescrizioni».
Una mazzata non da poco per chi ha sempre avversato quel progetto, con un invito esplicito finale rivolto all'Amministrazione: «Pertanto - chiosa perentorio da Taranto il Soprintendente ing. Luigi La Rocca - si invita codesta Amministrazione Comunale a comunicare tempestivamente la data di inizio lavori, e per il tramite del Direttore dei lavori, a prendere contatti con la scrivente per concordare sopralluoghi atti a monitorare il regolare andamento delle attività previste».
Se queste saranno state le ultime parole scritte in quella che si è palesata come una vera e propria saga, è ancora presto per dirlo. Via Marina potrebbe veder partire i lavori a breve, anche se l'estate è ormai alle porte ed i primi turisti, soprattutto stranieri, sono già in città. Lo stesso primo cittadino, Tommaso Depalma, dal suo profilo Facebook ha infatti palesato qualche perplessità circa l'opportunità di una apertura immediata del cantiere, se non altro per l'immagine della città. Ma adesso è davvero tutto in mano ai tecnici comunali.
Una partita lunga, quella legata a questa passeggiata con vista sul porticciolo. Lunga e tipicamente italiana, con due squadre a fronteggiarsi duramente e gli arbitri che potrebbero aver finalmente fischiato tre volte per sancire la fine della contesa.
È questo il senso del parere inviato dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia al Comune di Giovinazzo lo scorso 30 aprile. In precedenza l'Ente tarantino, competente sugli scavi effettuati in quell'area, interpellato anche dalla locale Pro Loco, aveva opposto un diniego. I lavori avrebbero intaccato le antiche mura aragonesi rinvenute al di sotto della sede stradale.
L'Amministrazione Comunale si era così fatta sentire per il tramite dello studio Russo, progettista dell'intera opera, asserendo che il progetto di abbassamento dell'attuale livello dei marciapiedi per creare sedute vista mare, non avrebbe arrecato nessun danno alle mura. Questione di centimetri, ma tanto bastava per non accettare il parere della Soprintendenza Archeologica.
La stesso Comune di Giovinazzo aveva quindi chiesto ed ottenuto un tavolo di confronto tra gli esperti della Soprintendenza tarantina e quella barese alle Belle Arti e Paesaggio, che invece si era sin da subito detta favorevole alla cantierizzazione.
Il 9 aprile scorso il nuovo sopralluogo alla presenza di tecnici ed esperti delle due Soprintendenze. Da tutto ciò scaturisce la lettera che vi riportiamo, scritta dalla Soprintendenza Archeologica: «alla luce del sopralluogo effettuato il 9.04.2015 - si legge - e di cui si è redatto verbale agli atti di questo ufficio, con il n. 4554 del 27.04.2015, visti i pareri espressi dalla Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio per le province di Bari, BAT e Foggia [...], preso atto che la variazione progettuale individuata in seguito alle risultanze delle indagini archeologiche risulta tale da garantire la tutela delle strutture murarie esistenti e rinvenute, questa Soprintendenza non ravvisa, per quanto di competenza, motivi ostativi all'esecuzione dei lavori in questione, riservandosi di fornire in corso d'opera eventuali ulteriori prescrizioni».
Una mazzata non da poco per chi ha sempre avversato quel progetto, con un invito esplicito finale rivolto all'Amministrazione: «Pertanto - chiosa perentorio da Taranto il Soprintendente ing. Luigi La Rocca - si invita codesta Amministrazione Comunale a comunicare tempestivamente la data di inizio lavori, e per il tramite del Direttore dei lavori, a prendere contatti con la scrivente per concordare sopralluoghi atti a monitorare il regolare andamento delle attività previste».
Se queste saranno state le ultime parole scritte in quella che si è palesata come una vera e propria saga, è ancora presto per dirlo. Via Marina potrebbe veder partire i lavori a breve, anche se l'estate è ormai alle porte ed i primi turisti, soprattutto stranieri, sono già in città. Lo stesso primo cittadino, Tommaso Depalma, dal suo profilo Facebook ha infatti palesato qualche perplessità circa l'opportunità di una apertura immediata del cantiere, se non altro per l'immagine della città. Ma adesso è davvero tutto in mano ai tecnici comunali.
Una partita lunga, quella legata a questa passeggiata con vista sul porticciolo. Lunga e tipicamente italiana, con due squadre a fronteggiarsi duramente e gli arbitri che potrebbero aver finalmente fischiato tre volte per sancire la fine della contesa.