Via Marina, il Tar Puglia condanna il Comune di Giovinazzo

Per la coalizione di de Gennaro «si tratta dell'ennesimo naufragio giudiziario dell'amministrazione Depalma»

venerdì 14 luglio 2017 15.19
«La vicenda amministrativa e giudiziaria relativa all'appalto degli "interventi di messa in sicurezza della passeggiata storica" di via Marina è emblematica degli ingenti danni che la "cattiva" politica e l'assenza di una seria programmazione in tema di urbanistica e di lavori pubblici possono infliggere al "bene comune" ed alla collettività».

È quanto afferma in una nota la coalizione di Daniele de Gennaro: «L'Amministrazione Depalma, dopo aver approvato una ipotesi progettuale invisa a quasi tutti i nostri concittadini, ostinatamente disatteso le puntuali contestazioni mosse dalla Pro Loco, perseverato nel voler attuare a tutti costi l'appalto aggiudicato sin dall'anno 2013 alla ditta "Archeo Costruzioni", nel mese di luglio 2015 ha incredibilmente operato un repentino dietrofront, decidendo di non realizzare più l'opera pubblica aggiudicata, e di procedere solo alla sostituzione delle balaustre pericolanti!

Il pressapochismo amministrativo di Depalma ha generato un contenzioso davanti al Tar Puglia Bari azionato dalla ditta aggiudicataria dei lavori Archeo Costruzioni, nel quale lo stesso Tar Puglia, con ordinanza n. 1116/2016 del 22 settembre 2016, dopo aver preso atto di come il Comune di Giovinazzo, per ragioni definite "del tutto inconsistenti" e "sconfessate in ricorso e negli atti defensionali", non avesse adempiuto alla precedente ordinanza n. 16/2016 resa dal Giudice Amministrativo, ha deciso di trasmettere l'intero incartamento processuale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, muovendo al Comune di Giovinazzo la gravissima accusa di non aver prestato "esatto adempimento ai propri doveri di ufficio".

Ma non è finita qui! Il Tar Puglia Bari, Sezione Prima, con sentenza n. 785/2017 del 13 luglio 2017, ha condannato il Comune di Giovinazzo al risarcimento del danno da responsabilità precontrattuale nei confronti della ditta aggiudicataria, liquidandolo in complessivi 6.800 euro, oltre rivalutazione ed interessi, ed al pagamento in favore della ditta Archeo & Restauri S.r.l. delle spese e dei compensi di lite, (circa 12.000 euro se si considerano anche i costi del contributo unificato versato dalla società ricorrente).

Altri 20.000 euro che si aggiungono ai 70.000 euro già spesi inutilmente da Tommaso Depalma per la progettazione dei lavori e per difendere in giudizio il proprio indifendibile contegno procedimentale: quasi 100.000 euro letteralmente gettati al vento.

Ma quel che più sconcerta e desta preoccupazione sono le parole utilizzate dal Giudice Amministrativo per descrivere l'azione dell'amministrazione Depalma; nella sentenza si legge testualmente che: "il contegno istituzionale complessivamente tenuto dal Comune di Giovinazzo (…) non appare essere stato ispirato ai criteri di correttezza e buona fede che sarebbe stato lecito attendersi nel quadro dell'attività preliminare alla stipula di un contratto di appalto di lavori".

Ed ancora: "connotato da evidenti profili di scorrettezza. (…) A ciò si aggiunga l'intempestività con cui la resistente decideva di agire in autotutela; la revoca veniva, infatti, decisa dopo che erano decorsi ormai più di due anni dall'aggiudicazione e, comunque, dopo che questo Tribunale veniva adito per definire il contenzioso e si pronunciava plurime volte, con il pieno avallo del Giudice di appello".

Insomma, il bruttissimo finale di una brutta storia della vita amministrativa della nostra città, nella quale l'amministrazione Depalma riesce nella orribile impresa di sperperare 100.000 euro, senza riuscire in quattro anni (!!) neanche ad iniziare i lavori di messa in sicurezza della passeggiata più suggestiva della nostra città.

E se questo è l'inizio, non osiamo immaginare cosa ci riserverà il Depalma bis…».