Via Marina, il TAR dà torto al Comune. PVA e SI attaccano
L'ordinanza intima a Palazzo di Città di relazionare sul riesame dei suoi atti
venerdì 23 settembre 2016
19.03
Ancora una volta il Tribunale Amministrativo della Puglia ha dato torto al Comune di Giovinazzo. In oggetto ancora una volta un ricorso da parte dell'azienda Archeo & Restauri s.r.l., a cui l'Ente di piazza Vittorio Emanuele II avrebbe intimato di apportare una variante e predisporre la rapida cantierizzazione di via Marina. Il Comune, di cui attendiamo una nota, con un atto del 15 settembre dello scorso anno, imponeva alla ditta appaltataria di muoversi in questo modo, pena la decadenza da tale qualifica.
Un atto ritenuto dal TAR illegittimo, che aveva portato la giustizia amministrativa a determinare che il Comune dovesse porre in essere tutte le procedure per riesaminarlo. Un'attività, si intuisce dall'ordinanza pubblicata il 22 settembre sul sito della Giustizia Amministrativa, che non ha soddisfatto i giudici. Infatti, il Comune dovrà render conto di questo riesame o attivarlo, se non lo ha avviato, entro e non oltre 60 giorni dalla pronuncia stessa. Nuova udienza fissata per il 16 dicembre prossimo.
Su questo aspetto, nelle ultime ore si sta nuovamente infiammando il dibattito politico, complice anche l'invio degli atti alla Procura della Repubblica di Bari per la verifica di eventuali omissioni.
«La vicenda amministrativa e giudiziaria relativa all'appalto degli "interventi di messa in sicurezza della passeggiata storica" di via Marina - scrivono in un comunicato congiunto PrimaVera Alternativa e Sinistra Italiana - finisce sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari. E la segnalazione di un possibile reato, che dà l'impulso all'apertura del procedimento penale a carico del Comune di Giovinazzo non proviene da un avversario politico e/o da un cittadino, bensì dal TAR della Puglia».
«Più nello specifico - ribadiscono -, il TAR Puglia, Bari, Sezione Prima, con ordinanza n. 1116/2016 del 22 settembre 2016, ha preso atto di come il Comune di Giovinazzo, per ragioni definite "del tutto inconsistenti" e "sconfessate in ricorso e negli atti defensionali", non abbia adempiuto alla precedente ordinanza n. 16/2016 resa dal Giudice Amministrativo, con la quale si ordinava all'Ente territoriale di riesaminare il provvedimento di variante ai lavori arbitrariamente imposto alla società aggiudicataria (Archeo & Restauri srl). Secondo il Giudice Amministrativo - attaccano da PVA e SI - il comportamento tenuto dall'Amministrazione comunale e dall'Ufficio Tecnico è stato così grave da indurlo a trasmettere l'intero incartamento processuale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, muovendo al Comune di Giovinazzo la gravissima accusa di non aver prestato "esatto adempimento ai propri doveri di ufficio"».
La nuova coalizione di centro-sinistra affonda il colpo: «Insomma - evidenziano -, un ennesimo capitolo di una brutta storia della vita amministrativa della nostra città, nella quale l'Amministrazione Depalma, a distanza di quasi quattro anni dall'approvazione dell'ipotesi progettuale (peraltro fortemente contestata dalla quasi totalità dei giovinazzesi), dopo aver speso oltre 60.000,00 euro per la progettazione dei lavori e per difendere giudizialmente il proprio indifendibile contegno procedimentale, finito ora finanche all'attenzione della magistratura penale, non riesce neanche ad iniziare i lavori di messa in sicurezza della passeggiata più suggestiva della nostra città».
«Il Giudice Amministrativo ha concesso un termine massimo di 60 giorni all'Amministrazione giovinazzese per adeguarsi alle disposizioni, ma sarebbe opportuno - è la posizione chiara - che il Sindaco Depalma si conformasse immediatamente alle decisioni del TAR, sia per evitare ulteriori lungaggini e possibili danni, sia perché il rispetto di un provvedimento giurisdizionale non è un vuoto formalismo, ma la essenza e la sostanza stessa su cui si fonda ogni pubblica amministrazione».
Un atto ritenuto dal TAR illegittimo, che aveva portato la giustizia amministrativa a determinare che il Comune dovesse porre in essere tutte le procedure per riesaminarlo. Un'attività, si intuisce dall'ordinanza pubblicata il 22 settembre sul sito della Giustizia Amministrativa, che non ha soddisfatto i giudici. Infatti, il Comune dovrà render conto di questo riesame o attivarlo, se non lo ha avviato, entro e non oltre 60 giorni dalla pronuncia stessa. Nuova udienza fissata per il 16 dicembre prossimo.
Su questo aspetto, nelle ultime ore si sta nuovamente infiammando il dibattito politico, complice anche l'invio degli atti alla Procura della Repubblica di Bari per la verifica di eventuali omissioni.
«La vicenda amministrativa e giudiziaria relativa all'appalto degli "interventi di messa in sicurezza della passeggiata storica" di via Marina - scrivono in un comunicato congiunto PrimaVera Alternativa e Sinistra Italiana - finisce sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari. E la segnalazione di un possibile reato, che dà l'impulso all'apertura del procedimento penale a carico del Comune di Giovinazzo non proviene da un avversario politico e/o da un cittadino, bensì dal TAR della Puglia».
«Più nello specifico - ribadiscono -, il TAR Puglia, Bari, Sezione Prima, con ordinanza n. 1116/2016 del 22 settembre 2016, ha preso atto di come il Comune di Giovinazzo, per ragioni definite "del tutto inconsistenti" e "sconfessate in ricorso e negli atti defensionali", non abbia adempiuto alla precedente ordinanza n. 16/2016 resa dal Giudice Amministrativo, con la quale si ordinava all'Ente territoriale di riesaminare il provvedimento di variante ai lavori arbitrariamente imposto alla società aggiudicataria (Archeo & Restauri srl). Secondo il Giudice Amministrativo - attaccano da PVA e SI - il comportamento tenuto dall'Amministrazione comunale e dall'Ufficio Tecnico è stato così grave da indurlo a trasmettere l'intero incartamento processuale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, muovendo al Comune di Giovinazzo la gravissima accusa di non aver prestato "esatto adempimento ai propri doveri di ufficio"».
La nuova coalizione di centro-sinistra affonda il colpo: «Insomma - evidenziano -, un ennesimo capitolo di una brutta storia della vita amministrativa della nostra città, nella quale l'Amministrazione Depalma, a distanza di quasi quattro anni dall'approvazione dell'ipotesi progettuale (peraltro fortemente contestata dalla quasi totalità dei giovinazzesi), dopo aver speso oltre 60.000,00 euro per la progettazione dei lavori e per difendere giudizialmente il proprio indifendibile contegno procedimentale, finito ora finanche all'attenzione della magistratura penale, non riesce neanche ad iniziare i lavori di messa in sicurezza della passeggiata più suggestiva della nostra città».
«Il Giudice Amministrativo ha concesso un termine massimo di 60 giorni all'Amministrazione giovinazzese per adeguarsi alle disposizioni, ma sarebbe opportuno - è la posizione chiara - che il Sindaco Depalma si conformasse immediatamente alle decisioni del TAR, sia per evitare ulteriori lungaggini e possibili danni, sia perché il rispetto di un provvedimento giurisdizionale non è un vuoto formalismo, ma la essenza e la sostanza stessa su cui si fonda ogni pubblica amministrazione».