Verso il 2022, il punto di vista di Angelo Lasorsa
Nuova intervista della nostra testata a responsabili di partiti, movimenti e liste in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno
martedì 18 maggio 2021
Nono appuntamento con le nostre interviste settimanali ai protagonisti della politica giovinazzese in vista delle elezioni amministrative del 2022. Questa volta è toccato ad Angelo Lasorsa, Consigliere comunale del gruppo misto e sostenitore da quattro anni dell'Amministrazione guidata da Tommaso Depalma. Di seguito quanto ci ha raccontato rispondendo alle nostre domande.
Consigliere grazie per la sua disponibilità.
Vorremmo partire dalla situazione attuale in maggioranza. Che idea si è fatto sulla posizione critica di Alfonso Arbore? La posizione del presidente non mi ha sorpreso.
La posizione critica assunta può anche essere propedeutica alla creazione di una discussione nella vita politica della città.
Forse però sarebbe stato più propedeutico per tutti avviare una più ampia riflessione/discussione interna alla maggioranza (noi compresi !!!) anziché uscire direttamente sui giornali.
Il gruppo che la sostiene è stato in passato oggetto di critiche per il cambio in alcuni assessorati. Ci può raccontare cosa è accaduto in quella fase politica?
Il gruppo che rappresentiamo io ed il Consigliere Giovanni Del Giudice ha fondamenta forti e solide, basate sulla stima ed il rispetto che in un gruppo politico sono elementi fondamentali. In riferimento al cambio degli assessori , all'interno della maggioranza perfetta, immagino che tutte le forze politiche meritino la loro rappresentatività ed in passato, senza paura di essere smentito, evidentemente qualcosa era mancato.
Lei è tra i sostenitori più convinti di questa maggioranza, pur avendo fatto sentire la sua voce spesso. In vista delle elezioni del 2022, lei ed il suo gruppo come pensate di collocarvi? Avete una lista, una nuova proposta politica rispetto al 2017? È vero che potreste divenire un nuovo riferimento per la destra giovinazzese o sono solo chiacchiere da bar?
Sono chiacchiere da bar, ci sono esponenti storici della destra giovinazzese, riferimenti che difficilmente sono sostituibili.
Posso però dire che la nostra area politica è quella che oggi non si sente rappresenta dal governo regionale che, a nostro modesto parere, è un disastro in tutti i settori.
In merito alla futura competizione, come detto in sedi istituzionali e non, noi siamo un movimento civico il nostro gruppo si chiamava e si chiama Movimento Puglia ed è pronto per la prossima competizione elettorale.
Racconti ai giovinazzesi qualcosa di cui va fiero in questa sua esperienza da Consigliere: un atto, una proposta, un'opera pubblica realizzata dalla vostra maggioranza…
Il lavoro svolto da questa amministrazione è sotto gli occhi di tutti ed è inutile dire che si sarebbe potuto fare molto di più, perché tutto è migliorabile.
Io, ed in particolare il Consigliere Del Giudice, siamo stati i promotori della riqualificazione del manto stradale della maglia urbana D1.1 è siamo orgogliosi di aver dato una piccola risposta a tutte quelle famiglie che risiedono in quella zona.
Senza dimenticare opere come il rifacimento di Piazza Stallone che ha ridato una nuova linfa ad una zona della città abbandonata da anni.
C'è un nervo scoperto per l'attuale Amministrazione comunale ed è certamente quello della Casa di Riposo: a che punto siamo e qual è la sua opinione in merito, quali i suggerimenti dati nel prevedibile dibattito interno e quali possono essere stati a suo avviso gli errori?
Quando è stata presa la decisione di chiudere e ristrutturare la Casa di Riposo non ero in Consiglio comunale. Mi permetto di esprimere una mia opinione, che ho già rappresentato in approfondimenti interni alla maggioranza, ovvero che l'ente comunale con il carico di lavoro e con le poche risorse a disposizione non può essere proprietario di una struttura complessa come quella.
Detto ciò, il mio auspicio e che in qualche modo il cantiere venga riaperto al fine di concludere i lavori e soprattutto che i dipendenti tornino al loro lavoro quotidiano.
Da fuori Giovinazzo si ha l'impressione di una cittadina cresciuta negli ultimi 20 anni. Ecco, da un punto di vista turistico-attrattivo, partita assai importante quando la pandemia sarà finita, quali sono le sue idee e le proposte che avanzerete da qui alla fine del mandato ed anche in campagna elettorale?
Certamente alla ripartenza bisogna farsi trovare pronti per dare nuovo slancio alla via economica della città, bisogna supportare le attività commerciali che in questi due anni hanno dovuto combattere con una burocrazia inimmaginabile, bisogna cercare di sburocratizzare quanto più possibile qualunque tipo di iter autorizzativi.
Abbiamo il compito di essere vicini ai giovani che hanno intrapreso o che vorranno intraprendere il "rischio impresa", soprattutto le imprese che riavviano settori come la pesca o l'agricoltura che a Giovinazzo erano ormai dimenticati.
Inoltre abbiamo proposto ed intrapreso una discussione al fine di istituire il DUC, Distretto unico del commercio, come mezzo per supportare la ripartenza economica della nostra città.
Se le dico Michele Sollecito candidato Sindaco, lei cosa mi risponde?...
Michele è un mio coetaneo, una persona molto preparata dal punto di vista politico / amministrativo e se dovesse essere lui un candidato sindaco sarà sicuramente in grado di ricoprire il ruolo.
Non sono mancati in questi quattro anni scontri tra lei e gli oppositori in Consiglio comunale. Che giudizio ha dei vostri avversari politici di sinistra? Cosa rimprovera loro e cosa invece avreste potuto fare voi diversamente per attutire i contrasti?
Io non li chiamerei scontri, bensì accesi scambi di opinione, che avvenivano già quando ero Consigliere comunale di opposizione all'epoca dell' allora Sindaco Antonello Natalicchio.
Le accese discussioni sono l'anima bella della politica, sempre nei limiti del rispetto e dell' educazione che quando trascende diventa un cattivo esempio per tutti i cittadini che noi ci onoriamo di rappresentare.
Angelo Lasorsa ha fatto pensare per alcuni anni al suo papà, uomo in vista della città e con incarichi ben oltre il perimetro comunale. Le ha pesato questo paragone?
Non mi pesa assolutamente perché ripercorrere la carriera politica di mio padre per me sarebbe un orgoglio, tenuto conto che ancora oggi riceve attestazioni di stima, come dice lei ben oltre il perimento comunale.
Inoltre penso che l'esperienza politica degli uomini con i "capelli bianchi" e i consigli che gli stessi sanno darti servano a far crescere la nuova classe politica.
Avere uomini con i capelli bianchi che sanno ascoltare le esigenze di noi giovani e coniugarle con la loro esperienza penso sia un mix eccezionale per qualunque schieramento politico.
Giovinazzo è migliore rispetto a quella che avete trovato nel 2017? Ed in cosa?
Giovinazzo è la nostra città e noi vogliamo il meglio per essa. Le dico che sicuramente è migliorata tanto, basti pensare alle opere pubbliche che si sono realizzate, però allo stesso tempo sicuramente tanto altro si sarebbe potuto fare e si dovrà fare.
I tempi cambiano, le esigenze cambiano ed il bravo amministratore dovrà correre ogni giorno per fare in modo di migliorare la città.
Chiusura con i suoi progetti: si candiderà ancora o lascerà spazio ad altri? Come vorrebbe lasciare la sua città al termine del mandato e cosa vorrebbe fare se ancora avesse la possibilità di far parte di una compagine di governo?
Certo che mi ricandido! Ho 38 anni ed ho voglia di lavorare ancora al servizio della nostra comunità.
Consigliere grazie per la sua disponibilità.
Vorremmo partire dalla situazione attuale in maggioranza. Che idea si è fatto sulla posizione critica di Alfonso Arbore? La posizione del presidente non mi ha sorpreso.
La posizione critica assunta può anche essere propedeutica alla creazione di una discussione nella vita politica della città.
Forse però sarebbe stato più propedeutico per tutti avviare una più ampia riflessione/discussione interna alla maggioranza (noi compresi !!!) anziché uscire direttamente sui giornali.
Il gruppo che la sostiene è stato in passato oggetto di critiche per il cambio in alcuni assessorati. Ci può raccontare cosa è accaduto in quella fase politica?
Il gruppo che rappresentiamo io ed il Consigliere Giovanni Del Giudice ha fondamenta forti e solide, basate sulla stima ed il rispetto che in un gruppo politico sono elementi fondamentali. In riferimento al cambio degli assessori , all'interno della maggioranza perfetta, immagino che tutte le forze politiche meritino la loro rappresentatività ed in passato, senza paura di essere smentito, evidentemente qualcosa era mancato.
Lei è tra i sostenitori più convinti di questa maggioranza, pur avendo fatto sentire la sua voce spesso. In vista delle elezioni del 2022, lei ed il suo gruppo come pensate di collocarvi? Avete una lista, una nuova proposta politica rispetto al 2017? È vero che potreste divenire un nuovo riferimento per la destra giovinazzese o sono solo chiacchiere da bar?
Sono chiacchiere da bar, ci sono esponenti storici della destra giovinazzese, riferimenti che difficilmente sono sostituibili.
Posso però dire che la nostra area politica è quella che oggi non si sente rappresenta dal governo regionale che, a nostro modesto parere, è un disastro in tutti i settori.
In merito alla futura competizione, come detto in sedi istituzionali e non, noi siamo un movimento civico il nostro gruppo si chiamava e si chiama Movimento Puglia ed è pronto per la prossima competizione elettorale.
Racconti ai giovinazzesi qualcosa di cui va fiero in questa sua esperienza da Consigliere: un atto, una proposta, un'opera pubblica realizzata dalla vostra maggioranza…
Il lavoro svolto da questa amministrazione è sotto gli occhi di tutti ed è inutile dire che si sarebbe potuto fare molto di più, perché tutto è migliorabile.
Io, ed in particolare il Consigliere Del Giudice, siamo stati i promotori della riqualificazione del manto stradale della maglia urbana D1.1 è siamo orgogliosi di aver dato una piccola risposta a tutte quelle famiglie che risiedono in quella zona.
Senza dimenticare opere come il rifacimento di Piazza Stallone che ha ridato una nuova linfa ad una zona della città abbandonata da anni.
C'è un nervo scoperto per l'attuale Amministrazione comunale ed è certamente quello della Casa di Riposo: a che punto siamo e qual è la sua opinione in merito, quali i suggerimenti dati nel prevedibile dibattito interno e quali possono essere stati a suo avviso gli errori?
Quando è stata presa la decisione di chiudere e ristrutturare la Casa di Riposo non ero in Consiglio comunale. Mi permetto di esprimere una mia opinione, che ho già rappresentato in approfondimenti interni alla maggioranza, ovvero che l'ente comunale con il carico di lavoro e con le poche risorse a disposizione non può essere proprietario di una struttura complessa come quella.
Detto ciò, il mio auspicio e che in qualche modo il cantiere venga riaperto al fine di concludere i lavori e soprattutto che i dipendenti tornino al loro lavoro quotidiano.
Da fuori Giovinazzo si ha l'impressione di una cittadina cresciuta negli ultimi 20 anni. Ecco, da un punto di vista turistico-attrattivo, partita assai importante quando la pandemia sarà finita, quali sono le sue idee e le proposte che avanzerete da qui alla fine del mandato ed anche in campagna elettorale?
Certamente alla ripartenza bisogna farsi trovare pronti per dare nuovo slancio alla via economica della città, bisogna supportare le attività commerciali che in questi due anni hanno dovuto combattere con una burocrazia inimmaginabile, bisogna cercare di sburocratizzare quanto più possibile qualunque tipo di iter autorizzativi.
Abbiamo il compito di essere vicini ai giovani che hanno intrapreso o che vorranno intraprendere il "rischio impresa", soprattutto le imprese che riavviano settori come la pesca o l'agricoltura che a Giovinazzo erano ormai dimenticati.
Inoltre abbiamo proposto ed intrapreso una discussione al fine di istituire il DUC, Distretto unico del commercio, come mezzo per supportare la ripartenza economica della nostra città.
Se le dico Michele Sollecito candidato Sindaco, lei cosa mi risponde?...
Michele è un mio coetaneo, una persona molto preparata dal punto di vista politico / amministrativo e se dovesse essere lui un candidato sindaco sarà sicuramente in grado di ricoprire il ruolo.
Non sono mancati in questi quattro anni scontri tra lei e gli oppositori in Consiglio comunale. Che giudizio ha dei vostri avversari politici di sinistra? Cosa rimprovera loro e cosa invece avreste potuto fare voi diversamente per attutire i contrasti?
Io non li chiamerei scontri, bensì accesi scambi di opinione, che avvenivano già quando ero Consigliere comunale di opposizione all'epoca dell' allora Sindaco Antonello Natalicchio.
Le accese discussioni sono l'anima bella della politica, sempre nei limiti del rispetto e dell' educazione che quando trascende diventa un cattivo esempio per tutti i cittadini che noi ci onoriamo di rappresentare.
Angelo Lasorsa ha fatto pensare per alcuni anni al suo papà, uomo in vista della città e con incarichi ben oltre il perimetro comunale. Le ha pesato questo paragone?
Non mi pesa assolutamente perché ripercorrere la carriera politica di mio padre per me sarebbe un orgoglio, tenuto conto che ancora oggi riceve attestazioni di stima, come dice lei ben oltre il perimento comunale.
Inoltre penso che l'esperienza politica degli uomini con i "capelli bianchi" e i consigli che gli stessi sanno darti servano a far crescere la nuova classe politica.
Avere uomini con i capelli bianchi che sanno ascoltare le esigenze di noi giovani e coniugarle con la loro esperienza penso sia un mix eccezionale per qualunque schieramento politico.
Giovinazzo è migliore rispetto a quella che avete trovato nel 2017? Ed in cosa?
Giovinazzo è la nostra città e noi vogliamo il meglio per essa. Le dico che sicuramente è migliorata tanto, basti pensare alle opere pubbliche che si sono realizzate, però allo stesso tempo sicuramente tanto altro si sarebbe potuto fare e si dovrà fare.
I tempi cambiano, le esigenze cambiano ed il bravo amministratore dovrà correre ogni giorno per fare in modo di migliorare la città.
Chiusura con i suoi progetti: si candiderà ancora o lascerà spazio ad altri? Come vorrebbe lasciare la sua città al termine del mandato e cosa vorrebbe fare se ancora avesse la possibilità di far parte di una compagine di governo?
Certo che mi ricandido! Ho 38 anni ed ho voglia di lavorare ancora al servizio della nostra comunità.