Versi per il Papa: ci sono anche Antonio Labombarda e Nicola De Matteo
Ieri sera la presentazione a Terlizzi del libro "Dalla fine del mondo. Poesie per Francesco"
lunedì 16 aprile 2018
06.00
Ieri sera, domenica 15 aprile, presso la Parrocchia Santa Maria di Sovereto a Terlizzi è stato presentato il libro "Dalla fine del mondo. Poesie per Francesco" , un nuovo quaderno delle edizioni Luce e Vita (periodico diocesano), il numero 60 per l'esattezza, in edizione limitata, che raccoglie quaranta scritti poetici dedicati al Santo Padre, redatti da quindici autori delle quattro città della Diocesi retta da Monsignor Domenico Cornacchia.
A rappresentare Giovinazzo sono stati chiamati Antonio Labombarda e Nicola De Matteo, quest'ultimo di fatto giovinazzese d'adozione. Nella raccolta ci sono anche i versi di Maria Addamiano, Gianpaolo Altamura, Luigi Armentano, Francesco Cagnetta, Daniela Calfapietro, Vito de Leo, Michele De Palma, Jole de Pinto, Lucia Sallustio, Elisabetta Stragapede, Francesco Tammacco, Pasquale Vitagliano e di quel Gianni Antonio Palumbo che è sì molfettese, ma che è anche un apprezzatissimo docente del Liceo "Matteo Spinelli" e da qualche tempo ricopre il ruolo di Direttore artistico della Notte Bianca della Poesia, la rassegna che andrà in scena nel borgo antico giovinazzese il prossimo 23 giugno.
«Diversi per cultura, formazione ed esperienze – scrive nella prefazione don Michele Amorosini – ma accomunati da un unico obiettivo: camminare. Passi timidi e incerti, passi decisi e sicuri, passi senza meta e mete senza passi. Liriche come riverberi di parole, suoni e colori, espressione di una umanità sofferente, implorante, ma con un ineludibile anelito di speranza, di misericordia e di pace. Da esse traspare un bisogno di Dio, in uno sguardo fisso sull'Uomo della croce, fatto pane spezzato, presenza, dono e cibo per tutti. Semi di amore sparsi su una terra assetata».
Antonio Labombarda è un appuntato scelto dei Carabinieri, in servizio presso la Compagnia di Molfetta, con un amore sconfinato per le liriche. Profondamente religioso, per lui i versi sono una sorta di passaggio catartico per l'anima, per tirarne fuori il meglio e raggiungere i sentimenti più nascosti, visti come la migliore dimensione possibile per l'uomo che crede in qualcosa di superiore. Spesso è stato protagonista di premi e rassegne letterarie a Giovinazzo.
Nicola De Matteo (in foto durante la serata di ieri), invece, che è palesino di nascita ma ormai giovinazzese d'adozione (e di formazione, visti i suoi trascorsi con un pedagogo come don Saverio Bavaro, ndr) è conosciuto per il suo incarico pubblico come delegato metropolitano all'Istituto Vittorio Emanuele II, ma la sua grande passione è la poesia. Ha già pubblicato sedici libri con editori diversi (l'ultimo è appena uscito) e ben sette sillogi. Ama comporre in Lucania, dove si ritira spesso, ed è stato membro di giurie nazionali ed internazionali. Strettissimo il suo rapporto emotivo con l'Est Europa ed in particolare con poeti di Paesi come Serbia e Romania. È lui l'ideatore e l'anima della Notte Bianca della Poesia, che da tre anni allieta le estati giovinazzesi, ma che è una kermesse nata sotto il porticato del Palazzo della Provincia sul Lungomare Nazario Sauro di Bari.
Durante la presentazione terlizzese di ieri sera sono intervenuti, tra gli altri, proprio don Michele Amorosini, Direttore dell'Ufficio Beni Culturali e Arte Sacra, e Luigi Sparapano, che dirige da diversi anni Luce e Vita. Gli intermezzi musicali sono stati affidati al Coro "Suite" diretto dal Maestro Daniele de Palma.
A rappresentare Giovinazzo sono stati chiamati Antonio Labombarda e Nicola De Matteo, quest'ultimo di fatto giovinazzese d'adozione. Nella raccolta ci sono anche i versi di Maria Addamiano, Gianpaolo Altamura, Luigi Armentano, Francesco Cagnetta, Daniela Calfapietro, Vito de Leo, Michele De Palma, Jole de Pinto, Lucia Sallustio, Elisabetta Stragapede, Francesco Tammacco, Pasquale Vitagliano e di quel Gianni Antonio Palumbo che è sì molfettese, ma che è anche un apprezzatissimo docente del Liceo "Matteo Spinelli" e da qualche tempo ricopre il ruolo di Direttore artistico della Notte Bianca della Poesia, la rassegna che andrà in scena nel borgo antico giovinazzese il prossimo 23 giugno.
«Diversi per cultura, formazione ed esperienze – scrive nella prefazione don Michele Amorosini – ma accomunati da un unico obiettivo: camminare. Passi timidi e incerti, passi decisi e sicuri, passi senza meta e mete senza passi. Liriche come riverberi di parole, suoni e colori, espressione di una umanità sofferente, implorante, ma con un ineludibile anelito di speranza, di misericordia e di pace. Da esse traspare un bisogno di Dio, in uno sguardo fisso sull'Uomo della croce, fatto pane spezzato, presenza, dono e cibo per tutti. Semi di amore sparsi su una terra assetata».
Antonio Labombarda è un appuntato scelto dei Carabinieri, in servizio presso la Compagnia di Molfetta, con un amore sconfinato per le liriche. Profondamente religioso, per lui i versi sono una sorta di passaggio catartico per l'anima, per tirarne fuori il meglio e raggiungere i sentimenti più nascosti, visti come la migliore dimensione possibile per l'uomo che crede in qualcosa di superiore. Spesso è stato protagonista di premi e rassegne letterarie a Giovinazzo.
Nicola De Matteo (in foto durante la serata di ieri), invece, che è palesino di nascita ma ormai giovinazzese d'adozione (e di formazione, visti i suoi trascorsi con un pedagogo come don Saverio Bavaro, ndr) è conosciuto per il suo incarico pubblico come delegato metropolitano all'Istituto Vittorio Emanuele II, ma la sua grande passione è la poesia. Ha già pubblicato sedici libri con editori diversi (l'ultimo è appena uscito) e ben sette sillogi. Ama comporre in Lucania, dove si ritira spesso, ed è stato membro di giurie nazionali ed internazionali. Strettissimo il suo rapporto emotivo con l'Est Europa ed in particolare con poeti di Paesi come Serbia e Romania. È lui l'ideatore e l'anima della Notte Bianca della Poesia, che da tre anni allieta le estati giovinazzesi, ma che è una kermesse nata sotto il porticato del Palazzo della Provincia sul Lungomare Nazario Sauro di Bari.
Durante la presentazione terlizzese di ieri sera sono intervenuti, tra gli altri, proprio don Michele Amorosini, Direttore dell'Ufficio Beni Culturali e Arte Sacra, e Luigi Sparapano, che dirige da diversi anni Luce e Vita. Gli intermezzi musicali sono stati affidati al Coro "Suite" diretto dal Maestro Daniele de Palma.