Versi che vanno dritti al cuore
La poesia di Salvatore Bernocco nel terzo incontro de “Lo ScambiaLibro”
lunedì 27 aprile 2015
12.28
«Il poeta vero mette a nudo la carne. È un uomo che va a fondo delle cose e non si ferma in superficie». Con questa frase Salvatore Bernocco ha definito il poeta ed il ruolo che deve avere nella società, durante il terzo appuntamento de "Lo ScambiaLibro", organizzato dall'associazione culturale "Tracce".
In una conversazione rilassata ed amichevole con Anna Marolla, membro dell'associazione organizzatrice dell'evento, il poeta originario di Ruvo di Puglia ha presentato la sua ultima fatica intitolata "Il Randagio", svelando al pubblico il suo lato più intimo di poeta e di uomo. Confidenze a cuore aperto le sue, senza reticenze o misteri, tutte raccontate con tranquillità e trasparenza, nel corso di una chiacchierata con la sua interlocutrice, rivelatasi piacevole all'ascolto dei presenti.
La parola "randagio" non ha una connotazione negativa, perché «è la rappresentazione plastica di ogni uomo», ha affermato Bernocco. Nell'ottica del poeta, come il randagio è libero ed esprime la propria libertà muovendosi da un luogo all'altro, così l'uomo si sposta da una situazione all'altra esprimendo anch'egli la propria libertà. «Il randagio- ha poi proseguito - è colui che erra nei sentimenti, vivendo emozioni diversissime, completamente agli antipodi».
Quelli di Bernocco sono versi di amore e di passione, di gioia e di dolore, di illusione e di delusione, «partoriti», come lui stesso ha sottolineato, con una consapevolezza disarmante e scritti con uno stile semplice e diretto, che arriva senza dover ricorrere ad elucubrazioni e complesse interpretazioni. Tanti i temi della sua raccolta, messi in risalto nella lettura pacata di Anna Marolla e di cui si è discusso per cogliere la sensibilità da cui sono nati.
La relazione amorosa, concepita come una ricerca costante e mai come una meta, la nostalgia del padre ed il ricordo commosso dei suoi ultimi momenti, il tributo ai propri anni, da cui Bernocco lancia l'invito a vivere pienamente la vita, l'idealizzazione e la celebrazione dell'amore, quest'ultimo inteso un atto di donazione agli altri. Frammenti di vita, sentimenti profondi che fanno parte dell'esistenza umana e che il poeta interpreta sempre in chiave cristiana, accompagnato da una fede che non lo abbandona mai.
La raccolta "Il Randagio", con i suoi tanti pezzi, ricompone nel suo insieme un puzzle che, come ha voluto rimarcare Bernocco, fa della «poesia la fioritura della parola» ed un momento magico che tutti attraversiamo spesso senza vedere. Ognuno dunque fa esperienza della poesia, in ogni modo ed in ogni senso, seguendo i dettami del cuore.
Un significato che è totalmente in linea con il ciclo di incontri tenuti nell'ambito de "Lo ScambiaLibro". L'obiettivo della manifestazione è quello di sperimentare percorsi emozionali attraverso la lettura ed i sensi che questa riesce a coinvolgere. Certamente si continuerà a solcare questo percorso negli ultimi due incontri, previsti per il 31 maggio ed il 28 giugno prossimi.
In una conversazione rilassata ed amichevole con Anna Marolla, membro dell'associazione organizzatrice dell'evento, il poeta originario di Ruvo di Puglia ha presentato la sua ultima fatica intitolata "Il Randagio", svelando al pubblico il suo lato più intimo di poeta e di uomo. Confidenze a cuore aperto le sue, senza reticenze o misteri, tutte raccontate con tranquillità e trasparenza, nel corso di una chiacchierata con la sua interlocutrice, rivelatasi piacevole all'ascolto dei presenti.
La parola "randagio" non ha una connotazione negativa, perché «è la rappresentazione plastica di ogni uomo», ha affermato Bernocco. Nell'ottica del poeta, come il randagio è libero ed esprime la propria libertà muovendosi da un luogo all'altro, così l'uomo si sposta da una situazione all'altra esprimendo anch'egli la propria libertà. «Il randagio- ha poi proseguito - è colui che erra nei sentimenti, vivendo emozioni diversissime, completamente agli antipodi».
Quelli di Bernocco sono versi di amore e di passione, di gioia e di dolore, di illusione e di delusione, «partoriti», come lui stesso ha sottolineato, con una consapevolezza disarmante e scritti con uno stile semplice e diretto, che arriva senza dover ricorrere ad elucubrazioni e complesse interpretazioni. Tanti i temi della sua raccolta, messi in risalto nella lettura pacata di Anna Marolla e di cui si è discusso per cogliere la sensibilità da cui sono nati.
La relazione amorosa, concepita come una ricerca costante e mai come una meta, la nostalgia del padre ed il ricordo commosso dei suoi ultimi momenti, il tributo ai propri anni, da cui Bernocco lancia l'invito a vivere pienamente la vita, l'idealizzazione e la celebrazione dell'amore, quest'ultimo inteso un atto di donazione agli altri. Frammenti di vita, sentimenti profondi che fanno parte dell'esistenza umana e che il poeta interpreta sempre in chiave cristiana, accompagnato da una fede che non lo abbandona mai.
La raccolta "Il Randagio", con i suoi tanti pezzi, ricompone nel suo insieme un puzzle che, come ha voluto rimarcare Bernocco, fa della «poesia la fioritura della parola» ed un momento magico che tutti attraversiamo spesso senza vedere. Ognuno dunque fa esperienza della poesia, in ogni modo ed in ogni senso, seguendo i dettami del cuore.
Un significato che è totalmente in linea con il ciclo di incontri tenuti nell'ambito de "Lo ScambiaLibro". L'obiettivo della manifestazione è quello di sperimentare percorsi emozionali attraverso la lettura ed i sensi che questa riesce a coinvolgere. Certamente si continuerà a solcare questo percorso negli ultimi due incontri, previsti per il 31 maggio ed il 28 giugno prossimi.