Velostazione, UrbanPromo e case popolari: tre interrogazioni di PVA

Il movimento d'opposizione le ha presentate durante l'ultimo Consiglio comunale

martedì 7 dicembre 2021
Ci sono argomenti che restano al centro del dibattito politico cittadino e che rimarcano la distanza netta tra l'attuale esecutivo a Palazzo di Città e PrimaVera Alternativa. Il movimento civico ha presentato in Consiglio comunale tre interrogazioni in cui si chiedono lumi sulla mancata apertura della velostazione di piazzetta Stallone, in cui si chiede conto delle spese sostenute dagli amministratori per partecipare ad UrbanPromo a Milano ed in cui si cerca di far luce su quello che è stato ribattezzato "protocollo fantasma" con ARCA Puglia per la realizzazione di ben 35 alloggi di edilizia popolare.
Tre nodi che il gruppo politico di centrosinistra ha riportato all'attenzione della massima assise e su cui si attendono risposte congrue da parte dell'Amministrazione comunale. Di seguito il testo inviatoci da PVA.

«PrimaVera Alternativa, nel rispetto del suo ruolo di forza politica di opposizione, prosegue nella vigilanza serrata sull'operato di Sindaco e Giunta, a difesa della cittadinanza: un pressing istituzionale sollecitato proprio dalle istanze provenienti dai Giovinazzesi e operato con lo strumento delle interrogazioni. Questi i temi affrontati: inaccessibilità e mancata utilizzazione della velostazione, spese per la partecipazione ad UrbanPromo e protocollo "fantasma" con ARCA Puglia per la realizzazione di 35 case popolari.

PERCHÈ LA VELOSTAZIONE, INAUGURATA 5 MESI FA, È ANCORA CHIUSA?

Cinque mesi fa (8 luglio 2021) veniva inaugurata in pompa magna la nuova velostazione realizzata, nonostante il parere contrario di larga parte dei residenti, nella Piazzetta Padre Michele Stallone.
Sta di fatto che ancora oggi la velostazione è tristemente chiusa e inaccessibile.
Già in occasione dell'avvio dei lavori per la sua realizzazione PrimaVera Alternativa condannò il doloroso abbattimento di svariati alberi per realizzare un'opera che, per avere senso, sarebbe dovuta essere allocata nelle immediate vicinanze o all'interno dello scalo ferroviario.
Per questo PVA ha interrogato l'amministrazione al fine di sapere "quando saranno fruibili al pubblico i servizi della velostazione, se per l'affidamento in concessione e/o in gestione vi sarà una gara pubblica ovvero un frettoloso e quanto mai inopportuno affidamento diretto in piena campagna elettorale e soprattutto se il Comune dovrà pagare un corrispettivo in favore del futuro concessionario e/o gestore".

URBANPROMO O "FUORI PORTA" MILANESE?

La Giunta comunale, ancora una volta, ha deciso di partecipare alla manifestazione "URBANPROMO 2021" che si è svolta a Milano nelle giornate del 16, 17 e 18 novembre.
Ingenti le spese sostenute: in totale € 6.357,50: € 3.477,00 come canone di partecipazione ed € 2.880,50 per biglietti, hotel (1.775,00) vitto e rimborso spese (1.105,50).
Tutto per garantire la presenza di una corposa delegazione istituzionale: n. 3 componenti della Giunta Comunale (Sindaco Depalma e assessori Depalo e Stallone) e n. 3 dipendenti dell'Ufficio Tecnico.

I consiglieri comunali di PrimaVera Alternativa hanno interrogato l'amministrazione per conoscere quale sia l'intervento pubblico in una proposta progettuale a scopo di lucro presentata da soggetti privati tale da giustificare l'esborso di fondi comunali per la partecipazione alla manifestazione e per la corposa composizione della delegazione comunale che si è recata a Milano, formata addirittura da n. 6 componenti (Sindaco, 2 assessori e 3 dipendenti comunali).

LA "BUFALA" DELLE 35 CASE POPOLARI NELLA ZONA 167

I consiglieri di opposizione de Gennaro, Fiorentino e Mastroviti, infine, hanno voluto chiedere lumi sullo stato dell'arte di quella che sin dal 2017 venne da loro bollata come una vera e propria "bufala elettorale": la promessa fatta da Depalma e Sollecito dell'imminente costruzione di 35 case popolari in zona 167 (nei pressi del Pala Pansini) sulla scorta di un fantomatico protocollo sottoscritto con ARCA Puglia.
Per PrimaVera Alternativa si tratta di uno squallido utilizzo a fini meramente propagandistici ed elettorali di una tematica così delicata, come quella degli alloggi popolari, che crea false aspettative specie nelle fasce più deboli dei nostri concittadini.
Una ipotesi irrealizzabile per PVA, perché quelle aree, in quanto destinate al soddisfacimento degli standard urbanistici (in questo caso per Attrezzature Scolastiche) non possono sviluppare una volumetria edificatoria.
PVA ha, dunque, deciso di chiedere all'amministrazione le ragioni per cui, a distanza di quattro (4) anni e mezzo dalla sottoscrizione con ARCA Puglia del "Protocollo d'Intesa", di case popolari non se ne sia vista neanche l'ombra!»