Variante PRG in via Piscitelli, Depalma: «Del tutto lecita alla luce della normativa vigente»
Il Sindaco non ci sta: «Durante Consiglio comunale l’opposizione ha attaccato in maniera indecorosa un cittadino che ha fatto richiesta lecita»
domenica 24 maggio 2020
06.00
Vi riportiamo replica dell'Amministrazione comunale a quanto dichiarato dalle opposizioni cittadine e riportato in un nostro articolo sulla variante al Piano Regolatore Generale conseguente ad una richiesta di ritipizzazione di un'area compresa tra via Piscitelli e viale De Gaetano.
In merito a quanto dichiarato dalle opposizioni sulla variante del Piano Regolatore Generale, il sindaco Tommaso Depalma precisa che la richiesta di ritipizzazione dell'area di un privato cittadino, tipizzata come verde urbano dal vigente PRG, è del tutto lecita alla luce della normativa vigente.
Nella fattispecie, il suolo è sottoposto alla disciplina dell'art. 32 che al primo comma recita testualmente: «Le aree a verde pubblico sono destinate al tempo libero e sono di proprietà pubblica».
Dopo ben 29 anni dall'approvazione dello strumento urbanistico generale (delibera GR 27.12.1991, N.7583), il Comune non ha mai posto in essere alcuna procedura per far sì che il suolo, di proprietà di quel privato, divenisse pubblico, attraverso una procedura legittima di esproprio come richiesto dal primo comma dell'art. 32 delle Norme Tecniche del PRG per realizzare gli interventi stabiliti dallo stesso art. 32.
Inoltre, si precisa che le aree oggetto della richiesta di ritipizzazione comprendono suoli già edificati ovvero occupati da altre attività antropiche, comunque già esistenti all'indomani dell'approvazione del PRG (27.12.1991), al quale il PRG in maniera del tutto incongruente (gli attuali fabbricati erano già esistenti), attribuì all'area la vocazione a verde pubblico.
«Sono molto dispiaciuto che durante il Consiglio comunale l'opposizione abbia voluto attaccare in maniera indecorosa un cittadino che ha fatto una richiesta lecita alla Pubblica Amministrazione - commenta il sindaco Depalma -. Quel cittadino, in quel momento, poteva essere chiunque. Mi preme sottolineare che l'Ufficio Tecnico ha il ruolo solo di verificare la rispondenza dei progetti alle norme e non di comprimere i diritti dei cittadini o di bloccare l'iniziativa privata pretestuosamente ed in maniera infondata.
Inoltre la delibera non conclude il suo percorso nell'aula di Consiglio, bensì dovrà passare al vaglio e ricevere anche l'autorizzazione della Regione. Rigettiamo per intero le accuse dell'opposizione che tace sui grandi drammi urbanistici di questa città compiuti nel passato e vorrebbe soggiogare la libertà di un privato cittadino che, come tutti sanno, non sta privando la città di un polmone verde ma di suoli e servizi di sua proprietà. Andiamo avanti sereni e consapevoli che il nostro compito sia dare risposte ai cittadini piuttosto che intasare i tribunali».
In merito a quanto dichiarato dalle opposizioni sulla variante del Piano Regolatore Generale, il sindaco Tommaso Depalma precisa che la richiesta di ritipizzazione dell'area di un privato cittadino, tipizzata come verde urbano dal vigente PRG, è del tutto lecita alla luce della normativa vigente.
Nella fattispecie, il suolo è sottoposto alla disciplina dell'art. 32 che al primo comma recita testualmente: «Le aree a verde pubblico sono destinate al tempo libero e sono di proprietà pubblica».
Dopo ben 29 anni dall'approvazione dello strumento urbanistico generale (delibera GR 27.12.1991, N.7583), il Comune non ha mai posto in essere alcuna procedura per far sì che il suolo, di proprietà di quel privato, divenisse pubblico, attraverso una procedura legittima di esproprio come richiesto dal primo comma dell'art. 32 delle Norme Tecniche del PRG per realizzare gli interventi stabiliti dallo stesso art. 32.
Inoltre, si precisa che le aree oggetto della richiesta di ritipizzazione comprendono suoli già edificati ovvero occupati da altre attività antropiche, comunque già esistenti all'indomani dell'approvazione del PRG (27.12.1991), al quale il PRG in maniera del tutto incongruente (gli attuali fabbricati erano già esistenti), attribuì all'area la vocazione a verde pubblico.
«Sono molto dispiaciuto che durante il Consiglio comunale l'opposizione abbia voluto attaccare in maniera indecorosa un cittadino che ha fatto una richiesta lecita alla Pubblica Amministrazione - commenta il sindaco Depalma -. Quel cittadino, in quel momento, poteva essere chiunque. Mi preme sottolineare che l'Ufficio Tecnico ha il ruolo solo di verificare la rispondenza dei progetti alle norme e non di comprimere i diritti dei cittadini o di bloccare l'iniziativa privata pretestuosamente ed in maniera infondata.
Inoltre la delibera non conclude il suo percorso nell'aula di Consiglio, bensì dovrà passare al vaglio e ricevere anche l'autorizzazione della Regione. Rigettiamo per intero le accuse dell'opposizione che tace sui grandi drammi urbanistici di questa città compiuti nel passato e vorrebbe soggiogare la libertà di un privato cittadino che, come tutti sanno, non sta privando la città di un polmone verde ma di suoli e servizi di sua proprietà. Andiamo avanti sereni e consapevoli che il nostro compito sia dare risposte ai cittadini piuttosto che intasare i tribunali».